martedì 15 marzo 2011

CABERLOT, COLPO DI FULMINE A TERRE DI TOSCANA 2011


Il mio colpo di fulmine si chiama CABERLOT. Lo conoscevo solo di fama e solo approssimativamente il CABERLOT, ora sono ben documentata, è un vino unico e raro derivante dal vitigno omonimo, un ibrido, un incrocio naturale di cabernet franc e merlot scoperto per caso negli anni sessanta, prodotto in quantità limitate e solo in formato magnum dal Podere il Carnasciale a Mercatale Valdarno (Ar) che anche quest'anno si conferma fra i migliori vini secondo le più autorevoli guide, per alcune proprio il 2007 viene definita un'edizione memorabile.

Ho avuto il piacere di assaggiarlo per la prima volta lunedì a Terre di Toscana riuscitissima manifestazione enogastronomica tenutasi domenica 13 e lunedì 14 marzo, a Lido di Camaiore, ospitata dall'UNA Hotel, moderno, minimal di gusto, funzionale e adatto alla manifestazione grazie ai suoi ampi spazi. Ottima organizzazione, a parte la mancanza di tracolline per i bicchieri (scherzo), che a casa ne ho una collezione e me le dimentico puntualmente oppure quando me ne infilo in borsa una, vado e la trovo sul posto così ne aggiungo una nuova alla collezione.
Grandi nomi dell'enologia toscana presenti con alcuni produttori mito, in carne ed ossa, che non sempre si muovono per questo genere di manifestazioni o non danno neanche i vini! Grande onore e merito dunque ad AcquaBuona, vino e gastronomia in rete dal 1999, organizzatrice di  Terre di Toscana, giunta alla sua quarta edizione, che si guadagna il merito di essere diventato un evento di riferimento per il vino toscano con 120 produttori e più di 500 etichette (che ci vorrebbe una settimana per assaggiarli tutti......)
Degustazioni guidate, banchi di assaggio di prodotti gastronomici,  finger food show con chef conosciuti come Umberto Gorizia dello stellato Colombaio di Casole d'Elsa, il jeune restaurateur d’Europe Cristiano Tomei dell’Imbuto di Viareggio e Stefano Pinciaroli, chef emergente del ristorante PS di Cerreto Guidi (FI). Coordinamento Food : Claudio Mollo, giornalista enogastronomo.


Tornando al mio colpo di fulmine, non vorrei far torto a nessuno, c'erano tanti amici produttori, vini favolosi, ho dovuto selezionare, scartando per motivi solamente pratici quelli che conoscevo, mi sono dedicata a quelle che per me erano novità assolute limitandomi a pochi assaggi. 

Prima del Caberlot, ho degustato il fratello minore, si fa per dire, il Carnasciale 08 che viene prodotto con uve provenienti dagli stessi vigneti (3 a diverse altitudini dai 200 ai 400 mt) risultanti dalla selezione per il vino principale e già ho avuto una folgorazione: naso ampio, intenso, complesso, una sinfonia di aromi varietali dal frutto al vegetale nella loro più raffinata espressione a cui si fondono note di grande carattere e personalità, fiori secchi, muschio, balsami speziati. Il palato li conferma tutti, bocca piena armoniosa, vena acida perfetta, tannini ben svolti, finale lungo e piacevole.

Il Caberlot 07 ripropone lo stesso carattere ma più profondo, più marcato, frutti neri, pepe nero, note di cioccolato, note floreali e balsamiche. Viene affinato 21 mesi in barrique di rovere francese (Vosges, Allier e Tronçais) e 18 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio. In bocca è vellutato senza rotondità stucchevoli, vena acida gradevole, tannini importanti ma eleganti, grande struttura e persistenza. Mi hanno particolarmente affascinato queste note di fiori secchi e licheni che risaltano nel retronasale ad armonizzare il frutto e lo straordinario finale che pare non  volerti abbandonare.
E non ti abbandona perchè si imprime nella tua memoria olfattiva e gustativa con l'intenzione di rimanerci per molto tempo.
La "mia" bottiglia era la nr. 1369 su 3200 prodotte!!! Ci siamo già capiti, questo vino ha solo un piccolo difetto, il prezzo. Ma, come si suol dire, noblesse oblige.....



1 commento:

  1. Per la verità era uno dei vino che volevo assaggiare assolutamente, chiaramente la sua fama lo precedeva , ma altre volte sono rimasto deluso dopo aver assaggiato qualche "blasonato"ma devo dire che in questo caso sia il carnasciale che il caberlot hanno superato le mie aspettative, concordo con la tua anallisi, devo aggiungere la simpatia dell'enologo Peter Schilling(credo sia lui)!

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