domenica 18 settembre 2011

INSALATA DI FRUTTA E VERDURA AL MOSCATO, CORIANDOLO, MENTA E BASILICO


Scene di ordinaria frenesia da MTC!
Tutto di corsa, tutto a incastro, pur di farcela....lo so lo so...è solo il 18 settembre, mancano ancora 10 giorni, ma io domani parto per un viaggetto di lavoro/piacere e rientro proprio il 28, dall'annuncio del tema della sfida di settembre ad oggi non ho avuto tempo per dedicarmici materialmente ma con la mente elaboravo e fremevo per arrivare al giorno programmato in cui avrei potuto concretizzare le mie idee!
Alla vigilia di una partenza con il solo volo prenotato, valigia completamente da fare, ancora da prenotare hotel, auto, leggere dove andare, cosa vedere e, molto importante, dove mangiare!!
Almeno avevo fatto la spesa, tutti gli ingredienti studiati, pronti! Peccato solo che oggi ci sia il temporale, quindi brutta luce per le foto.
Il tavolo interamente occupato da frutta e verdura, il libro "Scolpire frutta e verdura" che mi ha regalato mia sorella tempo fa e che avevo sfogliato appena, l'ho ripescato ancora negli scatoloni del trasloco, coltellini affilatissimi, il moscato, scottex e vai......nonostante gli improperi del marito a cui tocca, una volta tanto litigare con booking.com......

INSALATA DI FRUTTA E VERDURA AL MOSCATO, CORIANDOLO, MENTA E BASILICO


per l'MTC di SETTEMBRE



Ingredienti:
melone,pesca,pera,mango,carota,zucchina,finocchio,barbabietola
1 bottiglia di moscato
menta,basilico,coriandolo



Porca miseria, mi rendo conto ora che se avessi fotografato ogni passaggio, avrei evitato di spiegare tutto. Ci provo.
Con la mandolina ho affettato le zucchine, a mano ho tolto la buccia a melone e mango e li ho tagliati a fettine, alla pera ho lasciato la buccia, mi piaceva il contorno, così come per la pesca, tagliata a tocchetti, la barbabietola a fettine.
I fiorellini di carote sono veramente elementari, la base del fruit carving, infatti l'unica cosa che conoscevo già prima di leggere il libro.  Bisogna innanzitutto pelarle, poi bisogna praticare dei taglietti lungo i lati in modo che in seguito, tagliate in sezione a rondelle risultino dei fiorellini, così:


Ho versato il moscato in una capiente insalatiera e ho buttato tutta la frutta e  le verdure tranne le barbabietole, queste vanno trattate a parte e tenute separate fino all'ultimo altrimenti tingono tutto, meglio passarle prima in acqua e ghiaccio, scolarle bene e poi tuffarle nel moscato in una ciotola a parte.

E ora è il momento delle calle, si capisce no? sono fatte con le foglie esterne dei finocchi, quando le ho viste sul libro non ho potuto resistere, a mio avviso fanno un figurone e sono facilissime da fare, basta incidere la foglia alla base del finocchio e staccarle facendo attenzione a non romperle, rifilarle dandogli la forma del petalo della calla, praticare un foro nel gambo e inserire una carotina modellata in modo che rimanga una protuberanza a mò di pistillo del fiore.

Poi si affetta fine fine il resto del finocchio e si unisce al moscato.
Ho assemblato il piatto, cosparso il tutto con foglioline di menta e basilico, semi di coriandolo, e la marinata al moscato.
Dopo la foto abbiamo distrutto l'opera, abbiamo dato una bella mescolata e ce la siamo goduta come merenda.  Se lasciata macerare qualche ora sarà sicuramente  più buona.
E' una macedonia molto fresca, verdure e frutta stanno benissimo insieme in un'armonia di dolce, acidulo, aromatico e l'insolito  pizzicore dato dal coriando.

E anche l'MTC di settembre è stato onorato!!







giovedì 1 settembre 2011

UMIDO DI MOSCARDINI AI PEPERONI


Un tradizionale, gradevole  rosso del Rodano da finire, aperto la sera prima per accompagnare  un ottimo arrosto di girello di manzo acquistato d'emergenza dal  nuovo macellaio-rosticcere che trovo lungo la strada di casa, e l'intenzione di  provarlo con una zuppetta di mare saporita e speziata mi hanno ispirato questo connubio. Opto per i moscardini rammentando un crostone con umido di moscardini ai peperoni molto saporito  assaggiato da qualche parte e abbinato ad un Bolgheri Doc (prevalenza cabernet) . Decido che col St Joseph 2009 "Clos des Martinets" di Barge, syrah classico, fruttato, pepato, speziato e minerale anzi roccioso, se mi si passa il termine, perchè si sente proprio il terroir, la roccia, granito nel suo caso, portato dal recente viaggio nella Valle del Rodano di giugno, poteva proprio starci bene l'umido che avevo in mente, magari caricato con una speziatura decisa come il chiodo di garofano.
Il piatto però non è risultato essere quello che avevo in mente, ho usato  l'aceto balsamico ma era troppo marcato, meglio il vino, ho utilizzato il pomodoro fresco, non era ben maturo, meglio sarebbe stata la salsa e addirittura un po' di concentrato (ma me l'ero dimenticato), era buono ma slegato e col vino non andava, non perchè sia una  sommelier del menga, la teoria  era giusta, è stata la pratica che non ha funzionato a causa dei piccoli errori descritti, dominava il peperone, in tal caso meglio il cabernet ovviamente! Ma ci riproverò e aggiusterò così la ricetta:



x 2 persone
600 gr di moscardini
500 gr di peperoni rossi e gialli
150 gr di passata di pomodoro + un cucchiaio di concentrato (anzichè i pomodori freschi che ho usato io)
aglio, 2 foglie di alloro, 3-4 foglie di salvia, 3- 4 chiodi di garofano
1/2 bicchieredi vino rosso col quale si accompagnerà il piatto (anzichè l'aceto balsamico)

Io alleggerisco a modo mio gli umidi di seppie, polpi, moscardini, lessandoli al dente in pentola pressione, così si riducono moltissimo i tempi di cottura, poi li rosolo con le basi degli umidi e proseguo la cottura utilizzando la loro acqua come brodo per allungare.
I moscardini erano piccoli, li ho buttati ad acqua fredda e appena iniziato il fischio, li ho lasciati cuocere 10 minuti. A fine cottura ho aggiunto un pizzico di sale e li ho lasciati riposare nella loro acqua fino al momento di utilizzarli per l'umido.
Ho rosolato un grosso spicchio d'aglio con 2 foglie di alloro spezzate, la salvia, con un filo d'olio e appena l'aglio iniziava a sfrigugliare, ho allungato con un po' di brodo dei moscardini, poi ho unito i  moscardini facendoli rosolare a fuoco vivo, sfumato con l'aceto balsamico, ripeto: meglio il vino, lasciato evaporare, aggiunto i peperoni tagliati a listarelle, il pomodoro, ripeto: meglio  la passata e il concentrato di pomodoro, regolato di sale, pepe, i chiodi di garofano, e fatto cuocere allungando con brodo dei moscardini per una ventina di minuti.
Da servire  su fette di pane grigliate e chi gradisce agliate, irrorato con olio evo a crudo e un pizzico di peperoncino a piacere.

St Joseph 09 "Clos des martinets"