venerdì 29 aprile 2011

CHOCOLATE BISCUIT CAKE PER ALESSANDRA (raravis) WILLIAM E KATE


Che i dolci non siano la mia specialità è ormai cosa nota, infatti quei pochi che faccio sono semplicissimi. Questa chocolate biscuit cake, una versione britannica del nostrano salame di cioccolato, che suona più plebeo ovviamente soprattutto ora che quella britannica viene ulteriormente nobilititata perchè scelta come una delle torte nuziali del matrimonio di William e Kate, è facilissima, veloce e praticamente senza cottura.
Perfetta per me, pasticcera pasticciona e perfetta  per riciclare l'uovo di Pasqua che mi hanno regalato, nonostante le (St)-renne abbiano proposto tanti usi più originali e complessi per utilizzare gli avanzi di cioccolato delle uova pasquali, ma ahimè fuori dalla mia portata.
La ricetta l'ho presa da  Ale, Menu Turistico alla quale dedico questa mia modesta replica con tanta ammirazione per la sua attività frenetica, per le idee strepitose che sforna di continuo, per la sua sensibilità e per il suo stile arguto e ironico che mi diverte moltissimo!

E poi ovviamente, dal momento che proprio oggi è il gran giorno e ci libereremo dalla tortur....cioè finalmente potremo assistere in diretta al matrimonio, le cui notizie invadono le cronache da mesi ormai, che farà  la gioia di tutti gli amanti delle famiglie reali, dedico questa tortina idealmente anche a William e Kate, soprattutto a William, perchè è la sua preferita e perchè la sua mamma, ok lo ammetto, mi piaceva tanto e il suo matrimonio l'ho visto in diretta tv, me lo ricordo perfettamente, come pure il funerale purtroppo. Quindi una fetta di torta anche a te Diane, ovunque tu sia. Amen


Notare l'alzatina e il centrino fatto a mano dalla suocera, nonchè le margheritine del mio giardino!

martedì 26 aprile 2011

BIS DI RUINART


Una magnum di "R" de Ruinart andava immortalata, non capita proprio tutti i giorni.
Anche se ho il privilegio di collaborare saltuariamente con Philarmonica Spa, società di distribuzione bresciana importatrice in esclusiva per l'Italia della storica casa francese, e di tanto in tanto un calice delle nobili bollicine mi tocca, era la prima volta che provavo una magnum di "R" de Ruinart. Emozionante!  Sorseggiato in un contesto meraviglioso, in riva al mare,  accompagnato da  un'entrée a base di acciughine panate e fritte e tempura di verdure, al ristorante La perla del mare di San Vincenzo, dagli amici Deborah ed Emanuele.  Che desiderare di più? Una Jéroboam?!
Incredibile ma vero, bis il giorno successivo, coincidenza vuole che capitino due eventi in sequenza, e chi si tira indietro? Il secondo round : Ruinart BLANC DE BLANCS ad annaffiare un buffet finger food elegantissimo al nientepopodimenoche....Hotel Byron di Forte dei Marmi per un esclusivissimo aperitivo durante il torneo di BEACH POLO che vedeva fra gli sponsor la maison Ruinart, con organizzazione Philarmonica.
Un evento mondano ma easy, signore in abito elegante e tacchi ma anche in jeans e sneakers (in minoranza però).  Seguo il suggerimento di mio marito e della responsabile marketing dell'azienda, che mi aveva invitata rassicurandomi che non era prescritta nessuna mise formale, e mi presento easy rimpiangendo però immediatamente i miei tacchi, mannaggia! una volta che mi capita di sfoggiare!!!! Per fortuna avevo le sneakers griffate e le aveva anche una nota signora presente tra  gli invitati, abbigliata anche più easy della sottoscritta, quindi mi rilasso e mi godo lo champagne e gli stuzzichini del buffet incominciando a stringere  mani e a sfoderare sorrisi.


Ruinart è la più antica Maison de champagne,  fondata nel 1729, non ha certo bisogno di presentazioni, comunque...un po' di notizie sulla pagina di  Philarmonica e sul sito della Maison Ruinart

Sono champagne straordinariamente eleganti che ripongono nella finezza la loro arma di seduzione. Accarezzano il palato con un perlage fine e leggero e  seducono per la gradevolezza della beva.

R de Ruinart, champagne brut, 40% chardonnay - 60% pinot noir (di cui 20-25% vins de réserve) 
Colore  giallo dai riflessi dorati e dallo splendore cristallino, un'effervescenza vivace e delicata.
Un naso fine, fresco e fruttato, orchestrato attorno a note di frutti a polpa bianca, soprattutto pera, su cui s'intrecciano note floreali  che si completano con accenni di frutta secca e  aromi golosi di burro fresco e brioche.
Uno champagne ricco, complesso, squisitamente equilibrato e tattile. Costruito su una dominante di freschezza, presenta un'armonia perfetta e una bella rotondità che avvolge a lungo il palato.


Ruinart Blanc de Blancs, champagne brut, chardonnay 100%
Di colore oro,  luminoso, presenta un perlage fine, leggero e persistente.
Il naso è dominato da sentori di grande freschezza, agrumi, aromi di fiori bianchi e frutti bianchi, tra cui  pesca e susina.
Un blanc de blancs che gioca tutto sulla finezza e morbidezza, che accarezza il palato con assoluta grazia e conclude con un finale armonioso e lungo

Pronta per il tris con  Ruinart rosé!

LE CHAMPAGNE EST LE SEUL VIN QUI LAISSE LA FEMME BELLE APRES LE BOIR
M.me de Pompadour





martedì 12 aprile 2011

TAGLIOLINI NERI GAMBERI E AGRUMI


Stavo facendo pulizia nell'archivio e ho trovato la foto di questo piatto che ricordo perfettamente, eseguito tra novembre e dicembre, quando ancora non era nata INSALATA MISTA e quindi non potevo pubblicarlo su Poverimabelliebuoni. Lo avevo liberamente copiato  dallo chef  Michele Martinelli della Locanda Martinelli  di Nibbiaia, Li.  Gli avevo anche inviato la foto  per mostrargli il mio quasi plagio e Michele aveva gradito. La sua versione era solo con il limone, io l'ho provato con arancia e limone insieme.

I tagliolini neri, ammetto, li avevo  comperati già pronti  però poi ho  provato a fare la pasta nera, i   CUORI NERI per il contest Hart-t-Hart di Flavia ,  e anche dei  CRACKERS NERI, basta unire all'impasto il nero di seppia, infilarsi i guantini - altrimenti è un dramma - e il gioco è fatto!
La pasta è semplicissima:
ho fatto rosolare  in un filo d'olio  della cipolla rossa e alloro, che mi piace tanto abbinato ai crostacei, a parte ho preparato un fumetto con i gusci e le teste dei gamberi e ne ho unito un mestolo  alla cipolla per farla stufare.
Gran parte dei gamberi li ho spezzettati nel guazzetto, due o tre li ho buttati interi, sfumato con una spruzzata di succo d'arancia, una grattatina di scorza d'arancia e limone  e ho spento il fuoco.
Lessati i tagliolini al dente, riaccendo il fuoco, li butto nel sughetto che deve essere  abbastanza bagnato, nel caso si aggiunge ancora un po' di fumetto. Li salto a fuoco vivace in modo che incorporino tutto il sugo e si insaporiscano bene, un filo d'olio a crudo e via in tavola!
Niente di trascendentale nè di originale ma quando i gamberi sono buoni, magari quelli rossi di Marzara del Vallo, sono da dipendenza.....