lunedì 28 maggio 2012

COCKTAIL D'AUGURI IN ROSA PER BABI


COCKTAIL DI MAZZANCOLLE AL PEPE ROSA, MAIONESE DI FRAGOLE E CAVOLFIORI IN AGRODOLCE

Che biglietto d'auguri si può mandare ad una foodblogger se non un bella foto di una preparazione culinaria sfiziosa che sicuramente attirerà la sua attenzione più di una foto di Brad Pitt nudo? L'ho sparata grossa? Beh...effettivamente  Brad è sempre Brad.....comunque Babi, questo cocktail è per te!
Quando sabato, cioè l'altro ieri,  a bruciapelo ci hai detto che lunedì sarebbe stato il tuo compleanno, ho pensato che non potevamo limitarci a farti una telefonatina d'auguri, dovevamo farti un regalino, non c'era tempo per spedirti materialmente qualcosa e allora mi si è accesa la lampadina: regalo virtuale! 
Passa da Sara, anche lei ha qualcosa per te!
Non abbiamo avuto tempo di coordinare post e piatto naturalmente, ti becchi quello che passa il convento, da Sara quello che aveva in programma per oggi, io ho pescato nei miei files, Poverimabelliebuoni offriva solo acciughe tanto per cambiare e te le volevo risparmiare almeno oggi, ma l'archivio di Insalata Mista offre di tutto. Questo cocktail rosa era la seconda opzione per il colore rosa di COLOR&FOOD di aprile ma non l'ho pubblicato per mancanza di tempo (a quanto pare è andata bene lo stesso :-), giaceva nell'archivio, me ne ero quasi scordata.
Quando l'ho rivisto ho pensato che sarebbe stato perfetto per il tuo compleanno, spero di aver fatto centro!!


Gli ingredienti sono: mazzancolle crude (precedentemente abbattute o congelate come sempre) cipolle rosse di tropea, pepe rosa in grani, la famigerata maionese di fragole di Moreno Cedroni che ben conosci come pure le cimette di cavolfiore in agrodolce, descritte nello stesso post.
Che velocità! un riciclaggio bell'e buono ma fa la sua porca figura no?

AUGURIIIIIIIIIII


mercoledì 23 maggio 2012

STARBOOKS: INSALATA DI FAGIOLINI VERDI CON SEMI DI SENAPE E DRAGONCELLO DI YOTAM OTTOLENGHI


Si fa presto a dire insalata!!! Questa vi garantisco è una signora insalata che rispetta ed esalta le verdure di stagione con un  mix di  verde totale, cotto e crudo, insaporito dalle immancabili spezie che rispecchiano le origini mediorientali dell'autore del confortante  PLENTY (dopo lo stress cedroniano) , uno dei libri  più amati di tutta la nostra attività di Starbooks da gennaio ad oggi, forse secondo solo allo scoppiettante GREAT BRITAIN di Jamie Oliver.
A malincuore sospendo  con il mese di maggio la mia attività per STARBOOKS  ma è solo una pausa, causa grosse rotture di p...ehm...cioè...impegni domestici, riprenderò col gruppo a settembre, se mi vorranno ancora!
Le irriducibili continuano e anche oggi ci deliziano con le loro scelte dal libro del mese:


Da parte mia,  avrei voluto chiudere in bellezza e postare due ricette, quest'insalata infatti avrebbe dovuto accompagnare delle succulente cipolle ripiene ma le cipolle sono ancora in frigorifero in attesa di essere farcite perchè nella mattinata che avevo destinato a queste preparazioni niente è andato come avrei voluto, urgenze lavorative, difficoltà con le utenze per la casa nuova, non ultimo ho anche rigato la macchina entrando distrattamente in un posteggio con una manovra al limite che mi ha fatto urtare contro il paraurti di una povera auto che se ne stava lì al suo posto tranquilla!!! Meno tranquilla era la proprietaria che mi ha distrutto psicologicamente nella fase di compilazione della constatazione amichevole ma sorvoliamo.....
Sono arrivata a casa stanca e arrabbiata al limite dell'ora di pranzo  ma non ho rinunciato alla mia bella insalatona e in 35 min esatti era in tavola, già fotografata, pronta per essere mangiata.
Per chi inorridisce davanti alle buste di insalata pronta, comprenderà il tempo da record perchè sa quanto tempo ci vuole a mondare e lavare più volte le insalate, se parliamo solo di "frasche", se poi aggiungiamo altra roba, aggiungiamo tempo e in questo caso  c'erano anche delle verdure scottate.

Il titolo originale riportato dal libro non rende merito a questa bella insalata composta da tanti ingredienti: GREEN BEAN SALAD WITH MUSTARD SEEDS AND TARRAGON = INSALATA DI FAGIOLINI CON SEMI DI SENAPE E DRAGONCELLO

In realtà ci sono anche i piselli, i piselli mangiatutto e le foglie di bietola e a livello di semi: il coriandolo e la nigella o sesamo nero, però effettivamente non si possono mettere tutti nel titolo!

Via con la ricetta!

Ingredienti per 4 persone:
250 gr di fagiolini verdi
250 gr di piselli mangiatutto
250 di piselli, freschi o surgelati (io di questi tempi li sgrano volentieri quindi preferisco quelli freschi)
2 cucchiai di semi di coriandolo schiacciati grossolanamente in un mortaio (il mio mortaio, vedi post precedente: semi stesi fra due fogli di carta da forno pestati con un batticarne)
1 cucchiaio di semi di senape (non è previsto dalla ricetta ma ho pestato pure quelli)
3 cucchiai d'olio d'oliva (io rigorosamente extravergine)
1 cucchiaio di semi di nigella (sesamo nero)
1/2 cipolla rossa piccola finemente affettata
1 peperoncino fresco dolce (friggitello? me lo sono dimenticato....) privato dei semi e tritato finemente
1 spicchio d'aglio schiacciato
la scorza grattugiata di 1 limone
2 cucchiai  di dragoncello tritato (ho lasciato le foglioline intere)
30 gr di foglie di bietola baby, optional  (bietolina selvatica raccolta nel campo dei suoceri, impagabile e irrinunciabile!!)
fior di sale (Maldon)

Riempire una padella media con dell'acqua e portare ad ebollizione. Sbianchire i fagiolini verdi mondati per 4 min, poi toglierli dalla padella e tuffarli in una bacinella con acqua e ghiaccio per farli raffreddare (in questo modo si fissa il colore che rimane un bel verde brillante, operazione molto utile per tutte le verdure verdi). Scolare e far asciugare.
Ripetere (infatti) l'operazione con i piselli mangiatutto facendoli sbollentare solo per 1 minuto e poi passarli in acqua e ghiaccio. Tuffare nella stessa acqua di cottura dei mangiatutto anche i piselli per 20 secondi, raffreddarli nell'acqua e ghiaccio, sgocciolare ed asciugare.
Disporre  i fagiolini, i mangiatutto ed i piselli in una insalatiera.
Mettere i semi di coriandolo e i semi di senape in un pentolino con l'olio e scaldare; quando i semi iniziano a scoppiettare, togliere dal fuoco e  versare olio e semi sopra ai fagiolini e piselli. Aggiungere i semi di nigella (sesamo nero), la cipolla tritata,l'aglio schiacciato, il peperoncino tritato, le zeste di limone e il dragoncello. Mescolare e condire con i fiocchi di sale.
Prima di servire, se si vogliono unire, aggiungere le foglie di bietola baby (a mio avviso sono irrinunciabili altro che optional e poi sinceramente le ho messe insieme a tutto il resto prima di mescolare)



Allora? Avevo ragione? Si fa presto a dire insalata......


mercoledì 16 maggio 2012

STARBOOKS DI MAGGIO, ITAMAR'S BULGHAR PILAF DI YOTAM OTTOLENGHI



Dal libro PLENTY di Yotam Ottolenghi, presentato la scorsa settimana da Ale, Menu Turistico, un piatto inequivocabilmente  medio-orientale, un  bulgur pilaf di verdure e spezie profumatissimo e gustosissimo, facile e veloce da realizzare.



Le proposte PLENTY delle altre starbookers:



e la mia interpretazione di

    ITAMAR'S BULGHAR PILAF


Questo il titolo originario della ricetta nel libro che è edito in inglese. Nella premessa alla ricetta, Yotam Ottolenghi ringrazia questo Itamar Srluvoich ma non spiega chi sia, probabilmente un amico che  gli ha passato la ricetta! E io ringrazio sia Itamar che Yotam per questa delizia!
Trascrivo di seguito la ricetta traducendo letteralmente con le mie solite annotazioni tra parentesi:

Ingredienti per 4-6 persone
( ho dimezzato le dosi come al solito perchè siamo sempre in due, bastavano infatti per 3 e mio marito non ha disdegnato di fare il bis il secondo giorno che era solo a pranzo, si è trovato la pappa pronta, doveva solo riscaldare)
ca 90 ml di olio d'oliva
4 piccole cipolle tagliate finemente (=200 gr)
3 peperoni rossi, tagliati a striscioline ( qui non è molto preciso, 3 peperoni ma quanto grossi? sarebbe stato meglio indicare il peso in gr, fatte le debite proporzioni, direi gr 400)
2 cucchiai e 1/2 di passata di pomodoro
1 cucchiaio di zucchero
2 cucchiai di bacche di pepe rosa
2 cucchiai di semi di coriandolo
100 gr di uvetta sultanina
400 gr di grano bulgur medio
400 ml di acqua
una manciata di erba cipollina tritata
sale e pepe nero

Scaldare l'olio in una padella capiente e saltare le cipolle e i peperoni insieme a fiamma media per ca 12-15 min. o finchè saranno teneri. Successivamente, aggiungere il pomodoro, lo zucchero, le spezie (io ho schiacciato e sbriciolato sia il pepe rosa che il coriandolo), l'uvetta (io l'ho fatta ammollare precedentemente in acqua calda). Aggiungere il bulgur, l'acqua, regolare di sale e pepe, mescolare bene e portare a bollore poi coprire la padella con un coperchio ben aderente, togliere dal fuoco e lasciar riposare per almeno 20 min.
Da ultimo, sgranare il bulgur con una forchetta e unire l'erba cipollina. Se dovesse rimanere asciutto, aggiungere ancora un po' d'olio, assaggiare, aggiustare il condimento, servire tiepido (io l'ho rimesso sul fuoco ancora qualche minuto)

COMMENTI
Che altro aggiungere? Semplicemente squisito! Pepe rosa e coriandolo insieme si sposano perfettamente e vanno a nozze pure con tutto il resto conferendo una nota fresca e speziata decisa e di gran carattere creando un perfetto equilibrio con la dolcezza generale del piatto e il vegetale dei peperoni. Piatto interessante, divertente, profumato e colorato, una vera gioia per vista, olfatto e palato




mercoledì 9 maggio 2012

BROAD BEANS BURGERS (BURGERS DI FAVE) DI YOTAM OTTOLENGHI PER LO STARBOOKS DI MAGGIO


Non sono vegetariana ma le verdure non mancano mai nella mia dieta, possibilmente sia crude che cotte nello stesso pasto! Sono inoltre una fanatica delle verdure di stagione e per onorare l'orto di primavera, tema scelto per iniziare questo STARBOOKS di maggio, attingendo dal libro PLENTY di Yotam Ottolenghi, presentato da Alessandra, Menu Turistico, fra le tante validissime proposte, ho scelto questi i BROAD BEANS BURGERS (BURGERS DI FAVE in italiano,  il libro è edito in inglese) . Eppure le fave non sono fra le mie verdure primaverili preferite ma mi diverto a cucinarle in svariati modi e questi burgers mi hanno proprio stuzzicato e poi, facendoli e gustandoli, anche divertito! Ho fatto pure i panini!


Ho  scoperto le fave quando sono approdata in Toscana più di vent'anni fa, a casa mia non usavano.
Qui c'è un vero culto per i cosiddetti "baccelli", cioè il baccello delle fave che diventa sinonimo del contenuto stesso.
Per la scampagnata del 1° maggio non possono assolutamente mancare i baccelli, il prosciutto e il pecorino giovane detto  "baccellone" appunto, perchè accompagna le fave novelle. Per i toscani che leggono, notare la finezza, ho evitato di scrivere le GIOVANI FAVE!!!! Perchè lo so che a questo punto, se un toscano sta leggendo, appena si nomina la parola FAVA gli scappa di sicuro da ridere come del resto sto facendo io mentre scrivo.
Per far ridere anche  i non toscani: FAVA è uno dei tanti appellativi del membro maschile. Ebbene, è nota la gogliardia di questa splendida regione, inutile citare gli innumerevoli modi di dire non propriamente eleganti  in cui la fava figura come protagonista.
Ecco perchè la scorsa settimana quando ho pubblicato le chips di acciughe e guacamole di fave , ho rinunciato alla tentazione di  rinominarlo FAVAMOLE ma  non era proprio il caso!!!

Sarà bene passare alla ricetta di questo intraprendente cuoco nato in Israele da madre tedesca e padre italiano, approdato alla fine degli anni '90 a  Londra dove  ha creato una serie di negozi, bakery, deli-café e restaurants che sono diventati dei veri luoghi di culto gastronomico. Cura inoltre una rubrica settimanale THE NEW VEGETARIAN sul quotidiano inglese THE GUARDIAN in cui propone una cucina vegetariana non solo per vegetariani, divertente, intelligente, originale e gustosissima grazie all'uso di molte spezie in onore ai suoi natali mediorentali.

Dagli altri orti primaverili delle compagne starbookers:



BROAD BEANS BURGERS
AND GREEK YOGHURT SAUCE



Per 4 persone
(in corsivo la traduzione della ricetta, fra parentesi le mie annotazioni)

3/4 di cucchiaio da minestra ciascuno: semi di cumino, coriandolo e finocchio
225 gr di spinaci
3 cucchiai da minestra di olio d'oliva (io uso solo extravergine)
500 gr di fave fresche sbucciate
350 gr di patate, pelate e tagliate a cubetti
1/2 peperoncino piccante verde fresco, privato dei semi e tagliato finemente
2 spicchi d'aglio schiacciati
1/4 di cucchiaio da minestra di curcuma macinata
3 cucchiai da minestra di coriandolo tritato
1 uovo proveniente da allevamenti a terra
40 gr di pan grattato
120 ml di olio di semi di girasole
4 spicchi di limone
sale e pepe macinato

Mi sono divertita troppo a fare la "speziale", ho dovuto dimezzare tutte le dosi perchè siamo sempre in 2 quando faccio esperimenti,  per fortuna mi aiuta la bilancina elettronica di precisione: non ho fatto altro che riempire un cucchiaio da minestra con i semi previsti, ho pesato il contenuto del cucchiaio, diviso per 4 e poi moltiplicato o diviso di nuovo a seconda delle dosi prescritte.
Mettere i semi interi in una padella e tostarli a secco a fiamma alta per 3-4 min  o finchè iniziano a rilasciare il loro aroma. Macinarli in un mortaio e metterli da parte  (il mio mortaio: ho preso un foglio di carta da forno, ho disposto i semi, ho richiuso il foglio e ho pestato con un batticarne)
Saltare gli spinaci in padella con 1 cucchiaio di olio d'oliva (io evo) farli raffreddare e strizzarli bene per far uscire tutto il liquido, poi sminuzzarli e metterli da parte.
Sbianchire le fave fresche in acqua bollente per un minuto circa (io un po' di più), scolare, far raffreddare sotto acqua corrente e rimuovere la pelle.
(come Ottolenghi stesso premette, nella prima versione di questa ricetta pubblicata nella sua colonna THE NEW VEGETARIAN per THE GUARDIAN non aveva decorticato le fave, nella pubblicazione del libro ha deciso di farlo per ottenere un risultato più morbido e raffinato e sostiene che ca 30 min di lavoro supplementare per decorticare le fave valgono la pena. Sono d'accordo e sono andata dritta a questa opzione!)
Cuocere le patate sbucciate e tagliate a dadini in acqua bollente (qui mi permetto di dissentire perchè io cuocio sempre le patate con la buccia) per circa 15 min o finchè saranno tenere. Scolarle e metterle in una ciotola. Aggiungere le fave decorticate, i semi tostati e ridotti in polvere, il peperoncino, l'aglio, la curcuma e i rimanenti 2 cucchiai di olio d'oliva, regolare di sale e pepe. Usare uno schiacciapatate per schiacciare tutto in modo anche grossolano, non importa se qualche fava rimane non completamente tritata. (io ho schiacciato le patate con una forchetta, poi ho aggiunto le fave tritate grossolanamente e tutto il resto). Da ultimo unire gli spinaci sminuzzati, il coriandolo tritato, il pan grattato e infine anche l'uovo.
Inumidire i palmi delle mani, prendere un po' di composto e formare una polpetta schiacciata di ca 5 cm di diametro e 2 di spessore (le ho misurate, mi sono venute precise precise al primo colpo, che occhio! o che c....!) Farle raffreddare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Scaldare l'olio di semi di girasole in una padella e friggere i burgers a fuoco vivace per 5 min per parte o finchè risulteranno ben dorati. Servire caldi con fette di limone o accompagnati da una salsa agrodolce allo yogurt greco:

Salsa allo yogurt:
50 gr di yogurt greco
50 gr di panna acida
2 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaio di coriandolo tritato
sale e pepe nero

Miscelare semplicemente tutti gli ingredienti a freddo e mettere da parte

COMMENTI
Ricetta dettagliatissima, dosi che funzionano. Un gusto decisamente insolito, una sinfonia di spezie veramente interessante, in poche parole: BUONI!