lunedì 20 maggio 2013

TAIEDDHRA PASTICCIATA CON RISO VENERE E CAPESANTE PER L'MTC DI MAGGIO 2013

 

La mia Taieddhra pasticciata con riso venere, patate  e capesante per l'MTC di maggio 2013


Confesso che ho sempre provato diffidenza e indifferenza per questo piatto pugliese di cui non conoscevo il nome, a me era noto semplicemente come  RISO PATATE E COZZE, non capivo il perché di riso e patate insieme, che bisogno c'era? E poi ricordo che, anni fa,   era diventato un tormentone da quando una mia cugina aveva sposato un pugliese e non faceva che invitarci a mangiare riso, patate e cozze, inviti che regolarmente declinavo.
Strano vero? Sono così curiosa di tutto. Non solo, sono stata diverse volte in Puglia e non l'ho mai mangiato!!
Ma ancora una volta l'MTC mi porta a provare cose che proprio non avrei mai preso in considerazione, forse per una forma  di snobismo gastronomico  oppure semplicemente per una questione di preferenze di gusti.
La prima idea è stata quella di rifarla pari pari come ho fatto con il chili, non avendolo proprio mai mangiato. Poi la vena creativa e sperimentale ha preso il sopravvento e questo è il risultato:

 
Volevo una taieddhra cremosa e profumata e anche un po' "figheddra", perché no? Ho optato dunque per il raffinato e profumato riso venere, tenace in cottura e che ben si sarebbe adattato al forno, volevo un frutto di mare, una conchiglia preziosa (non ditelo a quella di Poverimabelliebuoni altrimenti mi chiude questo blog), non ho resistito ad abbinare al venere la capasanta, ho trovato il connubio perfetto, poi ho giocato con i profumi, ultimamente sono in fase "erbe aromatiche e spezie dal gusto fresco, erbaceo, agrumato".  Non ho rinunciato alla base di patate a cui ho aggiunto le cipolle e poi ho proseguito con gli strati come da indicazioni di Christian:  riso, capesante, pomodori, acqua delle capesante e brodo di pesce, poi uno strato di formaggio fresco, una purea di patate e una crosticina di mollica di pane ma per arrivare al risultato finale è stato tutto un programma!
 
Intanto gli ingredienti per 2 persone e per un coccetto di ca 18 cm di diametro :
 
 
120 gr di riso venere
250 gr di patate
1/2 cipolla di Tropea fresca
5-6 pomodorini ciliegia ben maturi
12 conchiglie di capesante
olio evo, sale, pepe
1 cucchiaino di bacche di coriandolo
2 rametti di origano fresco
un pizzico di scorza grattugiata di lime bio
50 gr di pecorino primo sale
una fetta di pane raffermo
 
Ho unto di olio evo il coccio, ho foderato il fondo con delle fette di patata, fette di cipolla, foglioline di origano fresco e bacche di coriandolo schiacciate, sale e pepe. Poi ho coperto con il riso, cosparso la superficie con i pomodorini tagliati a spicchi e le capesante. Nella mia pescheria le ho trovate già semi-aperte, mi hanno privato del piacere di sgusciarle a crudo!!
 
 
 
 
Ho coperto il tutto con il poco liquido che le capesante hanno lasciato, ho aggiunto un mestolo di brodo di polpo lessato il giorno precedente (non fate bleah! è molto buono!). Ho aggiunto poco sale perché il brodo era già saporito. Ho disposto delle fette di pecorino primo sale e ho chiuso il tutto con una purea ottenuta dalle restanti patate lessate e poi ridotte in purea piuttosto fluida con olio, acqua, un'idea di scorza di lime grattugiata, ancora origano fresco e timo al limone.
Ho passato in forno a 160° C per 1 h ca. poi ho notato che la mia copertura di purea aveva fatto una bolla e si era bruciacchiata nel mezzo. Era proprio brutta da vedere, non si formava una crosticina come volevo, forse avrei dovuto cospargerla di pan grattato e allora ho rimediato, ho tolto lo strato bruciacchiato, ho fatto una bella copertura di pane raffermo sbriciolato, un giro d'olio e via ancora per un'altra mezzoretta.
 
 
 
 
 
Non mi sono sbagliata, crosticina croccante e cuore morbido, come la volevo! Magari non è proprio una taieddhra impeccabile ma era strabuona e ringrazio Christian che in qualche modo mi ha fatto riconciliare con riso patate e .....prossimamente COZZE, lo giuro!!!
 
 
 
  







 

29 commenti:

  1. No una tahieddra figheddra solo tu potevi pensarla...mi hai fatto morire, però deve essere buona davvero. Brava Cri.

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  2. No, la figheddra piace anche a me!! Bel colore di insieme e capesante, coriandolo, origano e lime mi piace come mix di sapori!
    Cri, ottimo lavoro, come sempre e... aspettiamo le cozze :-)))!
    Dani

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  3. Anch'io son qui che penso se farne una tradizionale (visto che non l'ho mai mangiata) oppure mettere in pratica quelle due o tre ideuzze che ho per la testa...questa tua versione è proprio figheddra!!

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  4. La voglio assaggiare la tua tiella figheira....:-p

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  5. Un mix di spezie e aromatiche davvero "figheddre"!

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  6. Che dire..è sicuramente chic..è poi ha un'aria goduriosa con la sua copertura cremosa ed insieme croccante..
    Complimenti!

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  7. Ciao Insalatamista :-)
    Che dire della tua taieddhra figheddhra? Molto particolare.
    Innanzitutto l'abbinamento del riso venere con le capesante mi sembra molto azzeccato. Mi ha colpito anche tantissimo l'utilizzo del brodo di polpo che io amo e che sicuramente sarà stato molto saporito, lo pesco e ne sono un grande estimatore. Un'altra cosa particolare e molto creativa è stata quella di usare il purè di patate anzichè le patate e di mettere il formaggio all'interno così che sarà rimasto bello cremoso. La crosticina poi data dal pane e nata per caso è stata proprio la ciliegina sulla torta.
    Grazie mille!
    Cristian

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    1. Grazie Christian, ho cercato di darle una piccola rinnovata senza sconvolgerla troppo!

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    2. ps: Christian, se sei un pescatore ti invito a visitare l'altro mio blog Poverimabelliebuoni!! Ci conto :-)

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    3. anche perchè il poverimabelliebuoni sarà offesissimo :-)
      Ma come?!?!? e le acciughe????? :-)
      e io che pensavo "vedrai la cristina cosa ci tirerà fuori con le acciughe, vedrai che sorpresa... e invece,la sorpresa c'è stata, ma di quelle a 360 gradi!
      Partiamo dall'inizio: come te-e anzi, grazie per averlo detto. Prima di questa tornata dell'MTC, avevo sempre rifiutato questo piatto. Era una "colpa"di cui ero respnsabile già allora, perchè ne ho sempre e solo sentito tessere lodi: ma avevo tantissime remore, dal riso e patate insieme, alle cozze cotte nel guscio (ecco l'ho detto :-)
      Poi, ho visto la taieddhra della sfida- e ho iniziato a cambiare prospettiva,ad intuire tutto quello che il giudizio affrettato di prima mi aveva precluso. Dopodichè, siete arrivati voi- e ora sono semmai nell'imbarazzo opposto, quello di chi non sa da dove iniziare.
      la Taieddhra figgheddra finirà, ovviamente, nella to do list, al pari di tutti i tuoi contributi all'mtc. altrettanto ovviamente, la schiaffo in un menu figghedro- e già me la vedo in mini teglie di coccio, per dire. Bello il purè, bella la cremosità, azzecatissimo il tocco di lime, per un'interpretazione nuova, di uno spirito sempre in ricerca, come sei tu. e io, continuo a seguirti, con curiosità e ammirazione!

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    4. Grazie Alessandra! Per il tocco di lime nel puré dobbiamo ringraziare l'amico Moreno ;-)

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  8. ....da te la capesanta proprio non me la serei aspettata...e la povera acciuga o la spatola....poverineeeee!! Baci cri

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    1. ma qui siamo a casa di Insalata Mista, c'è di tutto e soprattutto quello che non si trova di là da Poverimabelliebuoni :-)

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  9. Niente acciughe?????? Ma tu vuoi che muoro???????????
    Scherzi a parte mi piace tanto la tua versione. Il purè lo avevo pensato anch'io rifacendomi un po' alle preparazioni britanniche... ma tu mi hai battuto! Le capesante sono il tocco *figo*, convengo ma mi sa che ci stan benissimo con il riso profumato come il venere.
    Brava. Perfetta come sempre.
    Nora

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  10. Sei troppo forte Cri!!!! :-D Un'autentica figheddhra!!!
    Ma a te le capesante si sono mantenute morbide? Perché con le capesante l'ho provata pure io, ma sono risultate stopposissime e quindi la ricetta non l'ho pubblicata.

    Mi piace la copertura con la purea fluida, sei sempre geniale!

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    1. effettivamente non era proprio la cottura ottimale per le capesante come per ogni altro mollusco o pesce che ci infili però ho lasciato il riso molto umido e tutto sommato è andata bene

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    2. Forse a me è andata peggio perché ho usato le capesante per una taieddhra da buffet e il calore si è rivelato eccessivo per i poveri molluschi. :-)
      Comunque tu sei una grande, sempre. ^_^
      Un bacione!

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  11. E' figherrima! Mi piace molto l'accostamento dei sapori, delle consistenze oltre a quello dei colori. Bravissima, come sempre.

    Fabio

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  12. Sublime.... come me utilizzi il brodo del polpo, chi ama il pesce non può di certo gettarlo, un grande piatto!!!

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    1. Sara, da sempre uso il brodo del polpo per fare il finto risotto di mare, cioè quando lesso il polpo, il giorno dopo uso il brodo e le sue verdurine per fare un risotto semplicissimo, senza aggiungere altro che il suo brodo, un po' di prezzemolo alla fine e hai il gusto del mare senza polpa ovviamente, se poi riesci a tenere da parte qualche tocchettino di polpo o ci vuoi buttare due vongoline alla fine ancora meglio!!!

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    2. Ma questa non la sapevo! E io che la butto sempre! Alla prossima ti rubo l'idea!

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  13. Altro che pasticciata...questa taieddhra è ben pensata in ogni minimo particolare ed è chiccosissima :)

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  14. Io lo sapevo! Ti ho vista scettica ma sapevo che la tua testolina stava ragionando! Non so chi vincerà questo mese l'MTC, ma sicuramente a te va il premio per l'originalità!

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  15. Per il tocco di lime sul pure' ringraziamo il mitico Cedroni che ce lo ha fatto scoprire e che e' gagliardissimo! Il resto, ancora piu gagliardo, ce lo hai messo tu. Anche io sono in fissa come te con le erbe aromatiche e la stagione si presta...questo mi sembra un piatto uscito da un quadro di Botticelli....Venere uscita dalle acque?
    Ps: e' blues perché e' lento, intenso, ti strappa il sorriso e ti fa venire voglia di non smettere....baci bella mora! Pat

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    1. Grazie Patty! Vero, mi sono dimenticata di citare la fonte Cedroniana :-) e Starbooks naturalmente!!

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  16. Grazie per essere passata dal mio blog e complimenti per la tua originale ricetta!!!!
    Un salutone Susy

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