lunedì 27 aprile 2020

CROSTATA DI GRANO SARACENO ALL'OLIO CON MARMELLATA DI MIRTILLI, LIMONE E CANNELLA


"Amore ti faccio un dolcino? cosa vuoi? una bella torta di mele, che dici?"
"No, perché non mi fai una crostata che non la fai mai, altro che i tuoi esperimenti strani, senza questo e senza quello, fai una crostata alla marmellata classica, con tutto quello che ci vuole,  mi raccomando bella croccante e friabile"
"Te l'ho già spiegato tante volte che la crostata vera non è quella che piace a te, la crostata non è croccante, è morbida e burrosa, deve cuocere poco"
"E allora fammi quella sbagliata!"

E che gli vuoi dire? Mi è toccato farla ben cotta e croccante, che poi anche a me piace così,  però non è proprio super classica, ho usato la farina di grano saraceno e, non avendo il burro in casa, ho fatto la frolla all'olio che non è una novità (come la farina di grano saraceno, già usata in una crostata). Per la marmellata ho optato per quella di mirtilli bio con solo zucchero della frutta di una nota catena di supermercati che è buonissima. L'ho aromatizzata con cannella e limone per dare un po' più di complessità di gusto all'insieme (abbinamenti ideali confermati anche da The Flavor Bible).

L'ho cotta ieri pomeriggio e non pensavo di immortalarla, tutta scura in quel modo, e il marito mi ha criticato che non ho fatto la griglia sopra con la pasta frolla...uff..non avevo voglia e cambiava poco..allora per ravvivarla un po' mi è venuta l'idea delle fette di limone caramellate. Non che sia uno spettacolo però era fotografabile ma fondamentalmente buona.  Si comincia bene la settimana con una crostata così a colazione la mattina del lunedì, anche se non basta a rincuorarci dopo le ultime deludenti notizie che prolungano la prigionia...sigh..


Ingredienti per una tortiera di 22 cm di diametro

150 g di farina 00
100 g di farina di grano saraceno
150 g d'olio di riso (o olio extravergine d'oliva fruttato delicato)
90 g di zucchero a velo
40 g di tuorli d'uovo
2 limoni bio
1 confezione di marmellata di mirtilli bio da 330 g
cannella in polvere qb
sale, zucchero di canna qb
acqua qb

Miscelate le farine. Sbattete con una frusta le uova con l'olio, incorporate lo zucchero e un pizzicotto di sale fino, continuate a sbattere. Fate la fontana di farina su una spianatoia con il buco al centro, versate il composto di uova zucchero e olio, lavorate con una forchetta partendo dal centro e con movimenti concentrici incorporate la farina. Terminate impastando a mano, aggiungendo, se necessario un po' di acqua fredda. Fate una palla, copritela con pellicola e fate riposare fuori dal frigorifero 20 minuti circa. Stendetela col matterello fra due fogli di carta forno, sotto ai quali avrete disegnato la circonferenza della torta, debordate di un paio di cm. Rifilate i bordi. Con la pasta avanzata potete fare dei decori (io ho cotto 3-4 biscotti). Posizionate la tortiera, spennellata d'olio e infarinata, sopra il disco di pasta, da cui avrete tolto la carta da forno in superficie ovviamente, Ribaltate la tortiera e la carta forno che trattiene la pasta, aiutandovi con una spatola, in modo da agevolare il posizionamento della pasta nella tortiera, compattatela sempre aiutandovi con la carta forno. Ritagliate ancora eventuali sbavature dei bordi, mettete dei legumi secchi o pesi da pasticceria sopra la carta forno e cuocete in bianco per ca 15 minuti a 175° C
Nel frattempo preparate la farcia diluendo un poco la marmellata con succo di limone e una cucchiaiata d'acqua che avrete versato nel barattolo in modo da scuoterlo e recuperare tutta la marmellata rimasta. Insaporite a piacere con cannella macinata, la scorza del limone grattugiata e, se necessario, dolcificate  un poco (io ho messo un cucchiaino di dolcificante).
Dopo i primi quindici minuti, togliete la torta dal forno, eliminate la carta con i legumi, versate la marmellata e rimettete in forno per 35-40 minuti, di cui gli ultimi 15 nella parte più bassa del forno in modo che si asciughi bene. A fine cottura, lasciatela intiepidire, rimuovetela dalla stampo (meglio se a cerniera) e fatela freddare sopra una griglia per dolci.

Per i limoni caramellati, inventati al momento, io ho fatto così : ho affettato finemente il limone, ho messo le fette in una teglia coperta da carta da forno, le ho cosparse con abbondante zucchero di canna biondo e un pizzico di sale e le ho fatte caramellare 20-30 minuti a 180° C, poi le ho fatte asciugare su una griglia e infine le ho usate per decorare la torta, che poi si sono rivelate ottime all'assaggio insieme alla marmellata con quel tocco caramellato e un po' salato che sorprende piacevolmente! Provare per credere e assaggiare sempre :-)

PS: se avete la pazienza di aspettare, è perfetta il giorno dopo



mercoledì 22 aprile 2020

POLLO AGLI ANACARDI THAI-MED


E' troppo stimolante questa versione di Mtchallenge da quarantena, in cui le sfide si susseguono velocissime a ruota e non ci si annoia, no!! 
Dopo il rodaggio con la pasta con gli scarti in cui ho scatenato Poverimabelliebuoni, ora tocca a Insalata Mista in quanto il tema della nuova sfida è IL POLLO
Materia universale e democratica, oltre che versatile, il pollo si trova in tutte le cucine del mondo, infatti dobbiamo misurarci con una ricetta nota, di qualsivoglia nazionalità, reinterpretandola con un guizzo personale.
Scegliere non è facile...ci pensate quante ricette col pollo ci possono essere nel mondo? Ho consultato tutti i libri di cucina che ho che offrono esempi di ricette dal mondo, curiosato e cercato a ore on line, vagliando, in primis, molte ricette legate proprio all'Mtchallenge, a Mag About Food a cui ho partecipato per un periodo, dedicandomi a ricette carnivore, pollo incluso naturalmente, al Keep Kalm and what's for dinner? e non ultimo lo Starbooks 

Dovendo guardare fuori casa, sono sempre molto attratta dalle sfumature delle spezie esotiche che non finiscono mai di sorprendere in ogni loro declinazione, che sia medio orientale, africana, indiana o dell'estremo oriente. Però poi, per questa prima proposta, ho scelto di pancia, una ricetta senza spezie, in preda ad un amarcord dell'ultimo lungo viaggio importante fatto nel 2018, cioè Thailandia e Cambogia. Inutile dire che a livello di scoperte gastronomiche oltre che di bellezze naturali ed artistiche, è stato semplicemente entusiasmante. 
Ho optato per un piatto molto noto della cucina thailandese che mi era piaciuto moltissimo, in particolare una versione semplicissima, mangiata in un posticino modesto, nell'area ristoro prospicente un parco archeologico che avremmo visitato in seguito, ma forse il migliore mai assaggiato e che si è impresso nella mia memoria : il pollo agli anacardi
Ricordo perfettamente quel giorno, eravamo in ritardo sulla tabella di marcia perché mi ero dilungata  in un mercato pazzesco dove la nostra guida si prodigava nello spiegarmi tutti i piatti e gli ingredienti strani che vedevo, facendomi assaggiare di tutto e divertendosi molto per la mia curiosità.
Arrivammo a destinazione verso le h 14.30 e trovammo parecchi ristoranti chiusi, eravamo affamati nonostante i vari assaggi lungo il percorso. Finalmente come un miraggio un ristorante ci accoglie verso le h 15 e imbastisce un pranzetto niente male con quello che era rimasto in cucina.


Non penso che fosse per la fame ma quel pollo con anacardi e pochi altri ingredienti basilari come cipolle, cipollotti e funghi, mi sembrò divino, considerato anche il contesto in cui ci trovavamo, solitario, decisamente desolante, lungo un fiume giallo e limaccioso ma da lì a poco avremmo scoperto siti incantevoli come Satchanalai e Sukhothai.

POLLO AGLI ANACARDI THAI-MED 


RICETTA

Ho cercato on line la ricetta, ne ho lette diverse, poi ho anche consultato la moglie thailandese di mio cugino, e alla fine ho elaborato la mia versione. 
La ricetta canonica prevede bocconcini di pollo infarinati e poi saltati a fuoco vivace in un wok o una capiente padella di ghisa o alluminio pesante, cipolle bianche o dorate, funghi vari e peperoncini freschi, anacardi e la parte verde dei cipollotti, il tutto glassato con una salsa che è una sinfonia risultante da un mix di salsa di soia, salsa di pesce, salsa d'ostrica, olio di sesamo o d'arachidi, sale, pepe, zucchero, peperoncino piccante. In una versione trovata su un sito thai, c'era anche l'optional di completare il tutto con peperoncini essiccati e fritti...pensare alla versione italica è stato un attimo, guarda un po', avevo i peperoni cruschi in dispensa!! Aggiudicati.
Le altre mie sostituzioni "med" (mediterranee) vertono sull'olio, ho usato il mio amato extravergine d'oliva, quello del 2018 con cui cucino, che ha perso la sua irruenza. Volevo una versione agro-dolce e dal piccante medio, quindi ho aggiunto anche una spruzzata di aceto di mele e anzichè i peperoncini piccanti freschi ho preferito usare i friggitelli dolci. Al posto della salsa di pesce, una valida alternativa è offerta dalla nostra colatura di alici. Per quanto riguarda la salsa d'ostriche, ordinandola on line, a parte costarmi un botto, non c'era la tempistica ai fini della gara, ho optato per la teriyaki che lo so che non è la stessa cosa ma offre una bella intensità sapido-dolce che male non ci sarebbe stata e infatti ho avuto ragione perché il risultato non era lontano da quello che la mia memoria gustativa conservava..
I funghi...quel che offre il supermercato: champignon e tanti saluti ma avrei preferito i pioppini
I peperoni cruschi fritti e  sbriciolati sopra sono molto divertenti, si armonizzano con il gusto dei friggitelli, conferendo anche una nota tostata. L'habanero fatali  ha una piccantezza piuttosto alta, quindi consona ad un piatto thai ma ne ho usato veramente poco. Asseconda il gusto dei peperoni con sfumature di frutta esotica.
L'accompagnamento canonico del pollo agli anacardi sarebbe stato  il riso jasmine, io invece il giorno precedente avevo cotto del riso rosso hermes, profumato e aromatico, con una sfumatura di frutta secca che secondo me poteva richiamare gli anacardi e anche questa ipotesi è stata confermata all'assaggio. 
Non ultimo, quando ho portato in tavola il piatto ho sperimentato anche un tocco di coriandolo fresco che finalmente ho la piantina in giardino e lo adoro. Ci stava divinamente ma era molto impattante, bisogna proprio amarlo e su quello mi sembra che non ci siano mezze misure per noi occidentali, chi lo ama e chi lo odia! In ogni caso non l'ho trovato nelle ricette thai..

Ingredienti per 2 persone (gli ingredienti sottolineati sono le mie varianti )

280-300 g di petto di pollo di fattoria al netto degli scarti e del grasso, tagliato a bocconcini
60 g ca di anacardi non salati
1 cipolla bionda media
2 spicchi d'aglio rosa
4-5 friggitelli
la parte verde di 3 cipollotti freschi
4-5 champignons medi
farina di riso o amido di mais qb

2-3 cucchiai di olio evo dal gusto delicato
2-3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di salsa teriyaki
1 cucchiaio di colatura di alici di Cetara
1 cucchiaio di aceto di mele
la puntina di un cucchiaino di peperoncino Habanero Fatali in fiocchi

3-4 peperoni cruschi essiccati e fritti
coriandolo fresco se piace

Riso jasmine o hermes bollito per accompagnare il piatto.

Tostare gli anacardi in una padellina antiaderente e tenere da parte.
Sbucciare e affettare le cipolle a spicchi di 1-1,5 cm di larghezza. Pelare e affettare l'aglio.
Tagliare a tocchetti la parte verde dei cipollotti. Tagliare a metà i friggitelli nel senso della lunghezza, privarli dei semini e della parte bianca interna, dividerli a metà per ottenere dei tocchetti simili ai cipollotti, ca 4-5 cm 
Pulire e affettare gli champignon.

Preparare la salsa emulsionando insieme la salsa di soia, la teriyaki, la colatura

In un wok o in una capiente padella d'alluminio pesante o ghisa,  in un paio di cucchiaiate d'olio, emulsionato con un cucchiaio di salsa di soia,  rosolate i bocconcini di pollo infarinati con la farina di riso, facendoli dorare bene. Mettete da parte.
Nello stesso fondo, aggiungete un altro cucchiaio d'olio e saltatevi le cipolle con l'aglio, spruzzate con un po' di aceto di mele, unite i friggitelli e gli champignon, fate insaporire,  versate la salsa e i bocconcini di pollo, amalgamate bene scuotendo e facendo saltare il tutto, lasciate andare due o tre minuti, unendo acqua calda se dovesse asciugare troppo velocemente (si deve creare un fondo lucido fluido ma viscoso). Regolate di sale e peperoncino. Unite da ultimo i cipollotti verdi, fateli appena appassire,  e infine gli anacardi, mantecando fuori dal fuoco. Servite guarnendo con peperoni cruschi spezzati grossolanamente e foglie di coriandolo, se piace. Accompagnate con riso bollito a piacere (jasmine o hermes come sperimentato dalla sottoscritta). 

A presto con il prossimo pollo dal Far East al Far West (probabilmente...)