Pagine

sabato 21 gennaio 2017

MACARONS CON CREMA PASTICCERA AL GARAM MASALA E CON CREMOSO AL WASABI PER L'MTC N. 62


Giovedì 5 gennaio 2017, h 7.45, mentre gran parte d'Italia iniziava ad essere  minacciata, se non già flagellata, da un'ondata feroce di gelo e neve, che ancora non ci lascia,  un altro flagello si stava per abbattere in casa Mtc.
Io mi crogiolavo nel calduccio del mio letto, infischiandomene della sveglia che mi  ricordava di  andare in palestra a tentare di smaltire le mangiate delle feste. 
"Come si fa ad andare in palestra alle otto e mezza di mattina??" - si chiede mio marito, nato di domenica a mezzogiorno.
"Hai ragione, è da matti, con questo freddo poi" . Ammazzo la sveglia e mi giro dall'altra parte. E lui mi copia, tanto è in ferie.
Ma una sveglia inconscia mi fa riaprire gli occhi esattamente alle nove, l'ora fatidica dell'annuncio della nuova sfida Mtchallenge.
Impaziente, accendo subito  il cellulare, con gli occhi ancora cisposi, inforco gli occhiali e leggo e non mi sorprendo, seppur sgomenta: I MACARONS!!! Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo, accidenti la De Felice, neo-proclamata Nostra Signora degli Indizi,  ci aveva preso, ne ero sicura, m.....a, m......a, ,m......aaaaaaaaa. Mi vogliono morta!!
Do uno scrollone all'occupante del lato sinistro del letto (chiedo scusa a  Francesca per il plagio)  "amore, preparati, ci toccano i macarons questo mese, aiutoooo!"
E lui felice "Oh, finalmente, un piatto di pasta!!!"
"Come un piatto di pasta? i macarons!! sono dolci"
"Ah sì? E che ne so io? pensavo fosse un termine scherzoso che usate fra di voi per i maccheroni"
"Seeeeh"
"E che diavolo sono 'sti macarons?"
"Ma come? non sai cosa sono i macarons?"
"NO, è un reato?"
"Non facciamoci sentire da nessuno, non sia mai detto che il marito di una food blogger, gourmet, guida gastronomica e pure sommelier,  non sappia cosa siano i macarons!!! quei dischetti  di meringa colorati accoppiati come yo-yo, hai presente?"
"NO, è vorrei tanto sentire altri mariti se lo sanno!!"
"Ossignur!! Ma sì che te li ho fatti vedere proprio di recente sia a Firenze che a Lucca, nelle vetrinette di Ladurée, quegli affarini con tantissimi gusti e colori, che non si comperano mai perché troppo dolci ma qualche volta li abbiamo assaggiati dai"
"Ah sì" - ma non è convinto -
"Eccotene alcuni esempi" e gliene mostro alcuni bellissimi trovati on line


"Ora ho capito!Ma dai..non ero ancora completamente sveglio..questa non la scrivi sul blog vero?"
"mmmmm, è troppo bellina dai e poi hai l'alibi che eri assonnato"
"Va beh! E che hanno di tanto speciale? Perché li temi?"
"Perché sono difficilissimi da fare e molto delicati, la loro riuscita può essere compromessa da molte variabili, la materia prima innanzitutto, le temperature, le condizioni meteo, l'umidità, il maledetto forno che se anche hai fatto tutto bene, lui può ammazzarteli definitivamente. Capisci? Prevedo di battere il record dei savoiardi salati!"
"E no! Bisogna mettere un freno a questa storia, bisogna stabilire un limite. Impongo anch'io delle regole come all'Mtc, non più di tre tentativi!! Altrimenti dici alla Van Pelt,  che le mando le bollette di luce e gas, e sorvoliamo su tutte le uova che sciupi  e compagnia bella, t'è capì?"

".....dimenticavo, e le mando pure il costo della palestra" e ride (pensando alla Van Pelt)

Io non rido, invece, e inizio seriamente a preoccuparmi. Mi stampo sulla carta e poi in testa le preziose indicazioni di Ilaria, del blog Soffici, che ha seminato il terrore proponendo la difficile sfida sui MACARONS per l'MTC N. 62


Se non li avessi visti fare, durante una lezione di pasticceria, e non fossi stata traumatizzata da  tutte le istruzioni e i  consigli, le precauzioni nonché i trucchi da seguire per superare le insidie che si presentano durante la lavorazione ed arrivare ad un'ottima riuscita, che a me sembravano questioni non da piccolo chimico ma da mago, forse non sarei stata così terrorizzata!! Inoltre, inutile dire che, se non fosse stato per l'Mtc, mai mi sarei sognata di fare i macarons.
E allora che sfida sia! Parafrasando l'Albertone nazionale:  "Macarons voi mi sfidate? e io ve faccio (forse) e ve magno!"

Prima prova, versione dolce, fallita. Ho fatto dei macaronetti o amaretton, proprio brutti ma bon.
Farina grossolana, non setacciata a dovere. Termometro che mi abbandona mentre faccio lo sciroppo, così ho l'alibi, continuo lo stesso, a senso (capirai il mio senso per i dolci) e la meringa mi viene pure bene ma poi sbaglio il macaronage e il croutage  e in forno avviene il crépage con conseguente smadonnage (cit Luisa Jane Rusconi) !!
Che poi ho scoperto che esistono anche i macarons con il craquelé, sono quelli di Nantes!!


Ma non mi sgomento troppo, avevo già previsto la défaillance; faccio tesoro degli errori per il prossimo tentativo, ho altri albumi a maturare in frigorifero, che attendono il loro tragico destino.
E alla seconda, anche se non è andato tutto proprio liscio ma sorvoliamo,   esulto trionfante e chiamo persino mio marito in ufficio per dirgli che ho fatto i macaron; scambio foto con le amiche con cui condividevo la paura e ora condivido la gioia, li mando anche a  mia sorella, a Deborah, a Loretta.
Sta a vedere che alla fine mi piacciono e mi piace pure la pasticceria. Chi l'avrebbe detto?

Per quanto riguarda gli abbinamenti, avevo moltissime idee ma una in particolare non mi mollava e più ne concepivo, più mi incasinavo. Ma come dice bene Giuliana, la prima di solito è la migliore. Le ho dato retta e non mi sono pentita.
Ho giocato con le spezie e  con ingredienti inusuali per i dolci per ottenere gusti non dolcissimi. 
Ho pensato innanzitutto ad una farcia di crema pasticcera al garam masala che avevo assaggiato da Enrico Panero, quando era chef del  ristorante Da Vinci a Eataly, Firenze,  e che mi aveva letteralmente folgorata, ma non avevo mai avuto occasione di riprodurre. Non gli ho chiesto la ricetta, ho fatto di testa mia. Fra i quattro curry mix che ho in dispensa (Sry Lanka e Singapore), ho optato per il profumatissimo garam masala di Singapore, dono di Alessandra, blog An old fashioned lady, al recente raduno Mtc a Napoli, dalle note fresche e pungenti in cui spiccano coriandolo e cumino, seguite dal  cardamomo, cannella e tutto il resto e con un finale  leggermente e piacevolmente piccante. Il  tutto viene mitigato dalle carote che si sposano soprattutto con cumino e coriandolo, oltre che addolcito dalla crema pasticcera.
Per il secondo macaron sono andata più in crisi, troppe idee,  ma alla fine, ho attinto al mio amato Cedroni e mi sono liberamente  ispirata ad un suo dessert con un  cremoso al cioccolato e wasabi e ad un altro suo dessert che già ho sfruttato, in cui fra gli ingredienti compare il sedano rapa che offre sfumature mandorlate tendenti all'amaricante. La nota acido-piccante della salsa wasabi rinfresca il gusto e si armonizza con tutto quanto per il risultato che volevo: insolito, fresco, dolce non dolce.  La wasabi inoltre, mi ispira il colore verde per i gusci (poi dovrò colorare anche la farcia e i due verdi non sono proprio in armonia ma va beh...).
Due macaron dunque  ai profumi e gusti d'oriente, speziati e piacevolmente piccanti.


Et voilà, il primo macaron della mia vita, anzi un macarunin perché l'è picinin :-)
Proprio il primo in assoluto, fresco di farcitura,  immortalato e orgogliosamente condiviso e assaggiato. I gusci chiari, sono venuti più piccoli dei verdi, eppure ho usato lo stesso coppa pasta di 3,5 cm di diametro per disegnare i dischi sulla carta forno ma non mi sono accorta che per una teglia ho contornato l'interno e per l'altra l'esterno!!
I gusci verdi mi sono scappati appena di  cottura ma li ho salvati in tempo; all'assaggio, entrambi  prima di essere montati, mi sembravano un po' secchi, invece una volta farciti e lasciati riposare le canoniche ventiquattrore in frigorifero, devo dire che mi hanno più che sorpresa, quelli chiari soprattutto: ERANO DEI MACARONS VERI!!!! Sicuramente migliorabili, e lo so che chi si loda si imbroda,   ma un bel 7 me lo darei!! (magari 7=, sono onesta)


ET ALORS, ALLONS ENFANTS!!



Preparazione gusci come da preziose istruzioni di Ilaria, ricetta di Pierre Hermé, da leggere molto attentamente, le mie dosi sono dimezzate, per ca 48 gusci da 3,5 cm di diametro=24 macarons (suddivise a loro volta in due colori ma andiamo per gradi) :

TPT
75 g zucchero al velo
75 g farina di mandorle
55 g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 27,5 g l'una

Per lo sciroppo
75g zucchero semolato
25 ml di acqua

1 cucchiaio di colorante verde in polvere (meglio in pasta come suggerito da Ilaria ma non l'ho trovato)

Di seguito, la preparazione copiata e incollata dal post di Ilaria, con le mie annotazioni,  personali nelle frasi sottolineate:

TPT (Tant Pour Tant = stessa quantità di zucchero a velo e farina di mandorle)
Tostate leggermente la farina di mandorle in forno a 150° per circa 10minuti (nel mio forno, che scalda tanto, 130° per 6-7 minuti). Lasciate raffreddare completamente.
Passate al mixer la farina insieme allo zucchero al velo per ottenere  una miscela aerea e impalpabile e passate successivamente al setaccio.  
Dividete i TPT in due parti esatte e incorporate ad ognuna 13,75 g di albumi a crudo (se poi son 14 g, pace..tanto qualcosa rimane sempre appiccicato alle ciotole). Ad una parte degli albumi, unite il colorante verde in polvere mescolando bene Incorporate gli albumi  ad ogni tpt  servendovi di una spatola in silicone. E’ necessario amalgamare bene in modo da ottenere una pasta morbida, omogenea e densa.


MERINGA ITALIANA
Versate lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal fondo spesso. Inserite un termometro e cuocete a fuoco medio.  Quando la temperatura arriva a 115° simultaneamente cominciate a montare i rimanenti 27,5 g di albume ad alta velocità. Se, una volta che lo zucchero comincia a bollire, tendesse ad attaccarsi utilizzate un pennello bagnato in acqua fredda e passatelo sui lati (come per il caramello).
Quando il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a filo sulla meringa (non ancora completamente montata) avendo cura di farlo scivolare sul lato della ciotola. Continuate a montare per un altro minuto. Poi diminuite la velocità e montate ancora per circa 2-3 minuti o comunque fino a  quando il composto risulterà bello gonfio, lucido e bianchissimo e la temperatura sarà scesa a 40°C. solo a questo punto la meringa potrà essere aggiunta alla pasta di mandorle. Alzando le fruste la massa montata deve formare il cosiddetto "becco d'uccello", Ilaria l'aveva scritto nelle raccomandazioni generali. Io ho usato le fruste elettriche anziché la planetaria, dovendo lavorare piccolissime quantità ed è venuta benissimo, non era la prima volta che facevo la meringa all'italiana comunque, oh yeah, almeno quella la so :-)
Volendo aggiungere del colore può essere fatto in questa fase ricordandosi di usare solo coloranti idrosolubili che non smontano gli albumi.

MACARONAGE
Pesate e dividete la meringa in due parti uguali. Incorporate ad ogni TPT, inizialmente una piccola quantità di meringa e mescolate in modo da rendere l’impasto più fluido. Aggiungete la restante meringa usando una spatola in silicone, mescolando dal centro verso i lati esterni e raccogliendo continuamente l’impasto. Quando il composto comincia a diventare lucido fate la prova del MACARONNER, ovvero l’impasto è pronto quando sollevando la spatola ricadrà sulla ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una certa difficoltà.
Si trovano diversi  video che spiegano molto bene il macaronage, vi suggerisco questo, in particolar modo al punto 4, dal minuto 4.36 al minuto 5.07.


Prendete il sac-a-poche con bocchetta liscia da 8-10mm, versate una quantità di composto riempendola fino a metà circa. Spremete bene il composto fino alla fine della tasca, questa operazione è molto importante (in generale, non solo per i macaron) perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudete con due o tre giri la tasca e fermatela con una molletta.  (io ho usato quelli usa e getta tagliando semplicemente l'estremità, senza bocchetta, ne ho di tutti i tipi ma non liscia da 8-10mm!!)

POCHAGE
Template fai da te:  Prendete un foglio di carta da forno grande quanto le vostre teglie o placche. Utilizzando una matita e il retro di una bocchetta o un bicchierino (non superate mai il diam. di 3,5cm) create una serie di file di cerchietti distanziati circa 2 cm gli uni dagli altri.
A questo punto potete appoggiare il foglio sulla teglia e ricoprirlo con un nuovo foglio di carta da forno oppure girarlo e utilizzarlo al contrario in modo da non venire direttamente a contatto con la matita. Fissate con un pochino di impasto i 4 lati del foglio di carta da forno alla teglia. Tenendo la tasca verticale posizionatevi a circa 2cm sopra la teglia. Iniziate  a formare dei bottoncini di impasto seguendo lo stampo in silicone oppure il vostro template. Spingete la pasta torcendo ogni volta la tasca di un quarto di giro. Continuate sulle altre teglie fino all’esaurimento dell’impasto.  Picchiettate delicatamente con la mano il fondo delle teglie in modo da uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle d’aria.

 CROUTAGE
Lasciate riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno 30 minuti a 2-3hs. (a me sono bastati 30 minuti) Questa operazione è molto importante in quanto serve a creare una pellicola fine, secca e resistente sui gusci, e che diventa poi croccante in fase di cottura. L’umidità solleva il guscio senza screpolarlo e alla base si forma il collarino.
Poiché i tempi di croutage possono variare a seconda della temperatura esterna, per verificare che i gusci  siano pronti per essere infornati, sfiorate delicatamente la superficie di un guscio; la pasta non deve incollarsi al dito.

COTTURA
Infornate a 180° per i primi 2-3 minuti fino a che si forma il collarino e il macaron si solleva leggermente. Dopodiché abbassate la temperatura a 140-150° e cuocete per ulteriori 10-12 minuti.
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno. Infatti: io 170° i primi minuti e 140 gli ultimi. Forno statico.
Una volta cotti, togliete la teglia dal forno e fate scivolare il foglio dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento. E’ importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà la cottura. Staccate i macaron lentamente dal foglio di carta forno  e con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una farcitura più abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta” rivolta verso l’alto. Ops! questo ultimo punto mi è sfuggito!!    I vostri macaron sono pronti per essere farciti. Oppure potete conservarli in frigorifero fino a 48h o congelarli.


CREMA PASTICCERA AL GARAM MASALA E CAROTE
Ingredienti  (dosi abbondanti, non vi sgomentate, potete mangiare a cucchiaiate la crema, anzi attenzione perché se vi piacciono le spezie nei dolci e  l'assaggiate, non arrivate a farcire i macarons!!!)
200 ml di latte
1 carota 80 g
1 tuorlo
1 cucchiaio di zucchero di canna chiaro
1 cucchiaio  di farina
1 cucchiaino  di garam masala

Cuocete al vapore (o nel microonde) la carota, con la pelle, infine spellatela e frullatela con due cucchiaiate di latte, passate al colino per ottenere una purea vellutata. Montate il tuorlo con lo zucchero, incorporate la farina mescolata con il garam masala e diluite col latte freddo, sempre mescolando per non formare grumi. Ponete ad addensare a fuoco dolce mescolando continuamente fino a che si formerà una crema densa. Incorporate la purea di carote, fate raffreddare e infine inserite la crema in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia. Farcite i macarons senza colorante (oppure chi sa gestire i colori potrebbe trovare la nuance marroncino-arancio come la crema) spremendo un po' di crema nel centro di un  guscio, avendo cura di lasciare i bordi liberi perché poi sovrapponendo il secondo disco e schiacciandoli,  la crema si spanderà e occuperà tutto lo spazio, senza debordare.


CREMOSO AL SEDANO RAPA, CIOCCOLATO BIANCO E WASABI

50 ml di latte
80 g di sedano rapa decorticato
50 g di cioccolato bianco
50 ml di panna liquida fresca
8 g ca di salsa wasabi (in alternativa anche rafano grattugiato)
una puntina dello stesso colorante verde dei gusci

Cuocete il sedano rapa al vapore o nel microonde. Frullate con il latte, passate la purea nel colino.
Spezzettate il cioccolato, scioglietelo a bagno mario o nel microonde 20-30 secondi a potenza media  con 20 ml di panna liquida in cui avrete sciolto la wasabi e la puntina di colorante. Montate la restante panna.
Unite 50 g di purea di sedano rapa al cioccolato sciolto, amalgamate bene, fate raffreddare,  infine incorporate delicatamente  20 g di panna montata.  Assaggiate e regolate a piacere, aggiungendo  eventualmente altra wasabi ma senza eccedere perché  la wasabi  ha una componente acida che, in piccola parte equilibra  la dolcezza della crema ma se è troppa, rischia di diventare sgradevole e sbilancia il risultato finale.
Farcite i macarons come sopra.Trasferite i macarons adagiati su un vassoio (possibilmente ricoperto di carta da forno) in frigorifero per circa 24h in modo che i gusci assorbano l'umidità della farcia e si crei quell'amalgama speciale tra delicata friabilità e voluttuosa cremosità della farcia. Prima di servire, lasciateli 2h a temperatura ambiente.

Prova crunch dopo 24h...e son soddisfazioni!! irregolari e di varie misure,  dalla xs alla s alla m, colori così così  ma ogni scarrafone è bello a mamma soja e io sono troppo contenta!!! Grazie Ilaria per aver lanciato questa sfida, per me così difficile e pertanto molto stimolante!




37 commenti:

  1. Piu di una volta ti ho vista rifare preparazioni di Cedroni che e' un caro amico, e ti riescono sempre alla perfezione. Ho letto ieri che dicevi alla Ricciardi che la sua ounta di verde dei macaros alla mela verde era il colore che volevi ottenere tu, ma il tuo tono di verde e' esattamente quello del wasabi! E mi piacciono da morire.mi piace la foto con i due piccoli alambicchi di vetro che contengono le farce, il tessuto stropicciato... e il post meraviglioso per la cui citazione ti ringrazio :) inizialmente avrei voluto sbagliarmi temevo i macaron, ma ora che ho imparato li farei adoltranza!!! Sei bravissima e temibile!!!!

    RispondiElimina
  2. Chi la dura la vince! Sono perfetti e particolarissimi! E se puó consolarti, ho dovuto anche io spiegare cosa fossero i macarons non solo al mio ciclista ma anche ai miei genitori (e sì che il mi'babbo per lavoro è spessissimo a Parigi!)... quindi il tuo occupante del lato destro ha tutte le ragioni del mondo! :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Capricorno con ascendente capricorno, capisci a me? :-D

      Elimina
  3. Il mio primo (e unico) incontro con la wasabi è stato tragico: ci sono andata giù pesante e ne abbiamo pagato le conseguenze per giorni. Sciapò per il tuo dosaggio perfetto e per gli azzeccatissimi abbinamenti. Rimane imbattuto il record dei savoiardi... :-D :-D :-D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh sì, come in tutte le cose, ci vuole misura ed è sempre più facile aggiungere che togliere!
      ps: non ci tengo a battere il record!!!

      Elimina
  4. Sono spettacolari Cristina, dico davvero bellissimi. Mi hai fatto ribaltare dalle risate leggendo il tuo post perché certe situazioni ritornano come la marea. Mio marito alla confessione ritrosa dell'uscita dei Macaron, ha solo esclamato: e che noia! Li conosce benissimo perché mia figlia ed io ne siamo amanti, ma lui li detesta cordialmente quindi....
    Tornando a bomba adoro il ripieno con Garam Masala e carote, originalissimo e più vicino ai miei gusti. Però sarei curiosa di assaggiare anche quelli al wasabi, nonostante lo detesti cordialmente, ma tanto, proprio non posso sentirne neanche l'odoro. Ma nell'ensamble che tu proponi, sembra armoniosamente bilanciato e mi incuriosisce parecchio.
    Dirti che ogni sfida ci regali delle idee pazzesche, ormai è assodato.
    Un fortissimo abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono entrambi molto buoni ma il mio cuore batte per il garam masala con tutte le sue sfaccettature aromatiche, è sontuoso e seducente. Quello al wasabi è più assoluto, netto e, se vogliamo, a senso unico. India e Giappone insomma...;-)

      Elimina
  5. Cristina ma ci credi che prima della carota il mio pensiero era volato al sedano rapa?
    Io non so cosa dirti...questi macarons mi hanno letteralmente fulminata, per non parlare delle grassissime risate del siparietto domestico...
    Macarons? Ci provocate? E noi vi magnamo!
    GENIO PURO
    In bocca al lupo per la sfida :)
    Baci baci

    RispondiElimina
  6. Aspettavo di vedere i tuoi macaron perché sapevo che sarebbero stati fantastici e mi dispiace solo non poterli assaggiare per assaporarne meglio il gusto
    Ammiro come sempre la tua grande bravura di unire gusti e spezie che non è spesso facile bilanciare
    Veramente bravissima e per la cronaca i miei uomini di casa hanno reagito come tuo marito
    Grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. troppo buona, grazie, mi fai arrossire. Bene, riferirò al marito che non è il solo!!

      Elimina
  7. Belli e intriganti le farce bravissima!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie cara e che piacere averti conosciuta al raduno!!

      Elimina
  8. Sono spettacolari !! Sicuramente migliorabili come giustamente dici tu, donna saggia e intelligente, ma portano l'impronta di uno studio dell'essenza. E poi...come l'abbiamo detto in una delle chat durante le preparazioni che sono il plus valore di questa gara, gia il fatto di averli fatti belli e lisci vuol,dire che l'obietivo è stato raggiunto. Bacii 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh, lo sai bene, sì! Son soddisfazioni hahahahaha!!
      Grazie, sono contenta che ti piacciano e io so che non puoi non apprezzare le spezie! Infatti i tuoi "dadi" come li chiama mio marito, che se li centellina, mangiandone uno o due al giorno, sono spaziali anzi speziali!! :-)

      Elimina
  9. OH Cristina come mi rendi orgogliosa!!! Ci hai riprovato, non ti sei abbattuta alla prima, perchè meglio di me sai che si impara sbagliando..meglio che essendo secchioni al primo colpo!! Il colore di quelli verdi è quello del wasabi allo stato pure, sono stata proprio dal produttore in GIappone, vedi un po' tu!!! Io ti ci vedo troppo bene anche come pasticcera!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo che non mi arrendo e che vuoi che sia, dopo i 6 tentativi dei savoiardi, questi alla seconda, sono un successone!!!

      Elimina
  10. Belli sono belli.... buoni non so, bisognerebbe assaggiarli! Io sono disponibile, quando vieni a trovarci?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. non lo so ma in ogni caso, quando decido di venire li programmo e ve li faccio, giurin giuretta :-)

      Elimina
  11. Vedi che ho fatto bene a dirti di riprovarci, che sarebbe andata bene?! E infatti non è andata solo bene, ma in modo sublime! Con due abbinamenti da urlo e dei colori spettacolari, in particolar modo quello verde, sembra uno smeraldo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ora, sublime mi sembra esagerato, diciamo che sono abbastanza soddisfatta per i miei primi macarons dai!!
      Grazie dell'incoraggiamento!

      Elimina
  12. Chi la dura la vince!!!! I tuoi macaron sono bellissimi...I colori mi piacciono tanto e sono stata attraverso subito anche dalla presentazione in foto...Gli abbinamenti mi piacciono molto e mi piacerebbe provarli...Quanto al marito digli che ha un alleato..Qui so sono consumate varie scenette tragicomiche...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hahahahaha poveri mariti ;-)
      grazie caria, e io proverò i capresi e gli anacapresi di sicuro!!

      Elimina
  13. Bene la seconda! Ma davvero, eh!
    Hai realizzato due creme particolari e profumate, decisamente insolita, ma le voglio proprio provare, mi hai incuriosita tanto.
    E poi sono una figata! (vero?) ;-)
    brava, Cri!

    RispondiElimina
  14. andiamo con ordine :)
    1. a colui che e' nato a mezzogiorno di domenica, di' pure che dove mi sono trasferita ora, il postino non arriva :) meno che mai se consegna bollette.
    2. invece, il postino puo' fare viaggi a Castiglioncello o giu' di li, per consegnare spezie e miscele varie, visto l'uso che se ne fa ;)
    Allora, partiamo dagli abbinamenti.
    Sul momento, crema pasticcera al "mio" Garam Masala mi aveva un po' spiazzato, perche' conoscendo bene quel mix, mi lasciava perplessa la nota pungente del cumino. Ora che ho letto la ricetta e ho visto le carote, non solo sono convinta, ma aggiorno la lista della spesa, perche' non vedo l'ora di provarla e farla assaggiare alle amiche di qui che devono prendere le misure ai sapori dolci. Ma davvero le carote sono il veicolo che smorza le punte piu' aggressive del cumino e armonizza il resto. Grandissima idea.
    Su cioccolato bianco e wasabi avevo sprimentato anni fa, con successo: la fonte era knam, ma solo perche' Cedroni per me e' inarrivabile. Il dessert al sedano rapa a cui fai riferimento nel post lo avevo mangiato da lui, anni fa, e da li avevo capito che non ce l'avrei mai potuta fare :) E da qui torno a misurare la tua eccezionalita', se mai fosse misurabile.
    Su tutto il resto (riuscita dei macarons, colori, abbinamenti d'insieme, eleganza etc), solo una cosa: quando finalmente affronterai la pasticceria con la stessa consapevolezza con cui affronti tutto il resto (e che comunque cresce, di volta in volta), posso dire "cosa avevo detto?" :)
    Strepitosa, ogni volta di piu'!

    RispondiElimina
  15. "Finalmente un piatto di pasta" resterà nella storia!!! :-D
    Mi sono sganasciata, ma per tutto il post, compresi quei poveri albumi al freddo del frigo, in attesa del loro crudele destino!
    Però ammetto che allo "sfumature mandorlate tendenti all'amaricante" ho avuto un attimo di cedimento...troppo tutto insieme :-D
    Detto questo, li trovo fighissimi, ovviamente non riesco ad immaginare il gusto, anche perché non ho molta familiarità con i sapori esotici, ma quella crema pasticcera al garam masala non avrò pace finché non l'avrò assaggiata!
    Grandissima come sempre...ma che ti ferma a te, un macaron?! Seee.....

    RispondiElimina
  16. di te, oltre alla bravura, ho sempre ammirato la grande conoscenza che hai della materia prima, del suo uso, di come la si può trattare rispettandola. Non mi stupisco delle tue meraviglie, le conosco, so che trarrai sempre il meglio da qualunque cosa farai, dolce o salata che sia. Quella crema pasticcera mi intriga ma la crema al wasabi molto di più, e te la ruberò sicuramente prima o poi. Grazie, per tutto. Un bacio.

    RispondiElimina
  17. Io ho la mia vincitrice, di fronte alla quale mi inchino. Leggo, cerco di apprendere ma qui c'è troppa arte da imparare! Bravissima!!!

    RispondiElimina
  18. davvero fantastici! sono così curiosa di provare questi gusti così originali e speziati! complimenti per la tenacia e la fantasia!

    RispondiElimina
  19. "E no! Bisogna mettere un freno a questa storia, bisogna stabilire un limite. Impongo anch'io delle regole come all'Mtc, non più di tre tentativi!! Altrimenti dici alla Van Pelt, che le mando le bollette di luce e gas, e sorvoliamo su tutte le uova che sciupi e compagnia bella, t'è capì?"

    IO LO VOGLIO CONOSCERE.
    Non posso commentare i Macarons perché le altre hanno già detto tutto, per me sono FAVOLOSI.

    RispondiElimina
  20. Cristina, ora, dopo le nostre chiacchiere, capisci cosa intendo per macaron regolare? prova, in tutta sincerità, a confrontare i gusci tuoi coi miei e poi ti dai la risposta da sola :-)))
    Non ho ancora ben capito dove ho sbagliato, può darsi che magari un giorni ci riprovi... anche se a me, i macarons italiani (come i francesi chiamano i nostri amaretti morbidi) danno comunque molta soddisfazione, e sono centomila volte più facili!
    Conosco quelli di Nantes, da qualche parte ho la loro scatola :-)))
    Mi intriga la crema alla carota e garam masala, meno l'altra ma solo perchè non amo il wasabi; comunque brava, toglierei i due meno dal tuo 7 !

    RispondiElimina
  21. Mi sono accorta che avevo saltato il commento, nonostante avessi letto ricetta e post svariate volte. Perché io devo capire, e ho riflettuto e riflettuto e sono andata a vedermi Knam (cime dice Ale) e Cedroni e trovo che le tue capacità e possibilità siano infinte, davvero. Penso alla nostra prima chat e vedo quei fantastici macaron di Nantes, che a farli apposta non ti sarebbero venuti così bene. Dici che la pasticceria non è il tuo forte, ma caspita ti sei impegnata, hai studiato, hai pensato e ne abbiamo discusso e wow i tuoi macaron sono dei piccoli gioielli. Bravissima davvero Cristina, grazie

    RispondiElimina
  22. Le tue creme davvero fantastiche Cristina, davvero degne della tua classe culinaria e non solo!

    RispondiElimina
  23. Le tue proposte sono sempre meravigliose e da te c'è sempre da imparare, checché tu dica di non essere maga in pasticceria. Anche solo l'idea dei tuoi abbinamenti, la maestria e la conoscenza degli ingredienti, mi lascia a bocca aperta. Bravissima, come sempre.
    PS. Sarà pensiero comune di noi nati la domenica a mezzogiorno pensare che la palestra al mattino è roba da matti :)

    RispondiElimina