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venerdì 24 maggio 2024

RISOTTO AFFUMICATO NEBBIA ALL'AGLIO NERO E LIME NERO

 


Seconda proposta per il #contestnebbia #theperfectrisotto lanciato da Gli Aironi in collaborazione con il Clan del risotto del venerdì.

Volevo esaltare l'affumicato ma senza ricorrere ad ulteriori affumicature o ingredienti affumicati. Mi stuzzicava l'aglio nero che offre eleganti note di tostatura e torrefazione con un gusto dolce, quasi caramellato e un retrogusto di liquirizia. L'ho accostato altre volte con ingredienti affumicati e mi è piaciuto molto. Non ultimo mi sono concentrata sul brodo che ho realizzato con cipolla bruciata, alloro e una pianta che vedovo bel giardino dei miei vicini: l'incenso!
Ho scoperto che la pianta dell'incenso, nome botanico Plectranthus Coleoides, viene così chiamata perché le sue foglie hanno un profumo che ricorda l'incenso ma non è proprio quello che viene bruciato nelle chiese!! Quello viene prodotto dalla resina oleosa rilasciata da un albero, la Boswellia sacra, diffuso in Africa, India e Medio Oriente.
Nell’uso comune, con la parola “incenso”, ci si riferisce a tutte quelle sostanze di origine vegetale che, bruciando, producono una fragranza. La Plectranthus viene utilizzata da millenni come rimedio naturale grazie alle sue numerose proprietà benefiche per l'organismo, antibatteriche e antinfiammatorie, per contrastare bronchiti, coliti, disturbi digestivi, reumatismi, artriti.
Non ultimo è un insetticida naturale!!

Insomma, avrei potuto usarla tranquillamente per fare il brodo!! Detto, fatto...e il risultato mi ha molto soddisfatta. Poi ho giocato anche con il pepe Penja che viene coltivato su terreni vulcanici in Africa e ha un gusto molto interessante con sfumature sulfuree. Ho rispolverato il black lime, meraviglioso agrumato e balsamico. E anche un tocco dolce acido selvatico con la robiola di capra.

 

RISOTTO AFFUMICATO NEBBIA ALL'AGLIO NERO E LIME NERO


Ingredienti per 4 persone

320 g di riso nebbia Gli Aironi

6-8 spicchi d’aglio nero

1 cipolla dorata o bianca

2-3 foglie d’alloro fresche

8-10 foglie di incenso essiccate- qualche fogliolina fresca per decorare

2 lime neri

Pepe penja bianco e nero in grani

Olio evo, burro qb, sale fino

Caprino o robiola di capra, latte di capra

Per il brodo, tagliare a metà la cipolla e far bruciacchiare in padella antiaderente la sezione tagliata. Metterle in una casseruola, aggiungere l’acqua calda, le foglie d’alloro e le foglie di incenso essiccate, portare ad ebollizione e far andare per 15-20 minuti. Spegnere, lasciare in infusione qualche ora e poi filtrare tutto.

Sbucciare gli spicchi d’aglio nero, scioglierli in una padellina con un filo d’olio e un po’ d’acqua calda, schiacciando con i rebbi di una forchetta fino a che saranno ridotti in crema. Per un risultato più vellutato, frullare o passare al colino

Tritare finemente i lime neri. Mescolare a freddo la robiola di capra con un po’ di latte in modo da ottenere una crema. Portare a temperatura ambiente. Pestare nel mortaio alcuni grani di pepe penja bianco e nero in parti uguali

Avviare il risotto facendo tostare in modo robusto il riso con un po’ d’olio, salare un poco, pepare con un’idea di penja nero e bianco macinati al momento, mezzo cucchiaino di lime nero tritato finissimo, allungare col brodo caldo e portare a cottura. A ca 5-6 minuti dalla fine, unire a cucchiaiate la salsa d’aglio nero , assaggiare, aggiustare di sale e regolare secondo il proprio gusto con la salsa all’aglio nero ma in modo da ottenere un risultato armonioso con il resto degli aromi. Spegnere almeno un paio di minuti prima della cottura ottimale. Togliere dal fuoco, far riposare un minutino.

Mantecare infine con burro freddo. Far riposare ancora un paio di minuti e impiattare.

Cospargere la superficie con qualche tocco di robiola di capra, diluita con il latte, una spolverata di lime nero tritato e ancora un po’ di pepe penja bianco e nero pestati nel mortaio. Completare con foglioline fresche di incenso




sabato 18 maggio 2024

RISOTTO AFFUMICATO NEBBIA NELLA NEBBIA


 

IL NEBBIA NELLA NEBBIA

Volevo avvolgere il risotto in una coltre di nebbia a ricordare le origini padane del riso e perché mi divertiva il gioco di parole. Ho pensato di mimare la nebbia con una schiuma. Il risultato non è proprio quello che avevo in mente, sembra più neve che nebbia ma anche la neve ammanta le risaie d’inverno!  Le ciliegie perché sono irresistibili primizie  e un tocco di dolcezza si sposa a meraviglia con le note affumicate.  Stufate nel barbera per rimanere in Piemonte. Inoltre, la ciliegia fa riferimento al legno di ciliegio con cui viene affumicato il riso NEBBIA. Il sugo d’ arrosto a contorno, omaggia la tradizione piemontese dei plin e strizza l’occhio al mitico risotto alla parmigiana alla Bergese con fondo bruno.

In sintesi è un risotto affumicato alla parmigiana, sfumato con whiskey torbato per sostenere ed esaltare l'affumicatura del riso,  contornato da  sugo d’arrosto, completato da ciliegie stufate nel barbera e spezie e infine coperto con schiuma di acqua di Nebbia e fumo liquido



Il Nebbia senza nebbia


Ingredienti per 4 persone


320 g di riso carnaroli NEBBIA

50 ml di whiskey torbato

80 g di scalogno tritato

80 g di burro

80 g di parmigiano grattugiato

Acqua o brodo di verdura 2 l ca

Sale fino, pepe sarawak affumicato macinato al momento

Fumo liquido qb

Olio evo qb

150 g di ciliegie (peso lordo)

60  ml di Barbera

1 chiodo di garofano, una puntina di cannella macinata o mezza stecca intera

2-3 bacche di pepe sarawak affumicato

1 cucchiaino di sciroppo d’agave

2 scorzette di limone bio

4-5 cucchiai di sugo d’arrosto di vitello

1 cucchiaino di fecola di patate

100 ml di brodo di verdura o acqua

Salsa di soia qb

400 ml d’acqua

80  g di riso NEBBIA 

5 g  di lecitina di soia

Fumo liquido 


Denocciolare le ciliegie, metterle a cuocere  a fuoco dolce con tutti gli ingredienti e le spezie, tranne il pepe,  fino a che il vino si sarà ridotto e le ciliegie risulteranno ammorbidite. Insaporire alla fine con il pepe di sarawak affumicato pestato al momento nel mortaio

Sciogliere  la fecola di patate con un po’ d’acqua o brodo, unire il sugo d’arrosto , emulsionare bene, porre sul fuoco, far addensare. Insaporire, se necessario, con salsa di soia. Mettere in un biberon da cucina

Fate bollire 80 g di riso NEBBIA in 400 ml d’acqua.  Scolare il riso, misurare 150 ml dell'acqua di cottura, far raffreddare, versare l’acqua nel bicchiere di un frullatore ad immersione, aggiungere 4-5 gocce di fumo liquido, 5 g di lecitina di soia in polvere o in grani. Frullare bene fino a che inizia a formarsi una schiumina. Inclinare poi il bicchiere e alzare e abbassare il frullatore per incorporare più aria possibile e formare una schiuma ariosa. Raccogliere la schiuma con un mestolo forato, mettere in un recipiente, continuare a frullare fino ad ottenere la quantità di schiuma desiderata.

Avviare il risotto facendo tostare per un paio di minuti  il riso NEBBIA con un filo d’olio,  salare un pochino e pepare con pepe sarawak affumicato, sfumare con 50 ml di whiskey torbato, lasciar evaporare l’alcol e iniziare la cottura unendo man mano acqua calda o brodo di verdura.  Spegnere 2-3 minuti prima della fine cottura. Togliere dal fuoco. Lasciar riposare un minuto.  Infine mantecare con burro e parmigiano e qualche goccia di fumo liquido. Far riposare ancora un paio di minuti 

Impiattare distendendo il risotto nel piatto, fare un giro intorno ai bordi  con il sugo d’arrosto. Posizionare sulla superficie le ciliegie, meglio se spezzettate, e infine coprire la parte centrale con la schiuma affumicata che riproduce la nebbia.


mercoledì 1 maggio 2024

RISOTTO FAVE, PECORINO E PROSCIUTTO

 


Per la scampagnata classica del 1° maggio, in Toscana non possono mancare  baccelli, pecorino e prosciutto.  Non vuoi provare a metterli in un risotto? A maggior ragione se non si può scampagnare perché piove!!

La sfida consiste nel ricreare la freschezza del piatto. Quindi un pesto di fave a crudo e inserito all'ultimo proprio per non farlo cuocere troppo e perdere il gusto delle fave fresche. Il pecorino poteva stare sopra a scagliette ma ha vinto la voglia della fonduta e il prosciutto sbriciolato che si amalgama meglio con tutti gli altri sapori. Che ne dite?

Personalmente non sono proprio una fanatica delle fave, ma questo risotto mi ha sorpresa e mi è piaciuto moltissimo proprio per la sua freschezza in contrasto con la sapidità del formaggio e del prosciutto. 

Riso carnaroli bio Olga di Tenuta San Carlo, Grosseto, per rispettare la toscanità!

Provare per credere......


RISOTTO FAVE, PECORINO E PROSCIUTTO

Ingredienti per 2 persone

170 g di riso carnaroli bio "Olga"  Tenuta San Carlo
30 g di cipolla dorata
1, 5 l di brodo fatto con i baccelli delle fave e gli scarti della cipolla
olio evo, sale fino, pepe sarawak qb

Pesto di fave : 150 g di fave, 15 g di farina di mandorle, aglio in polvere, qualche fogliolina di menta basilico e origano,  2 cucchiaiate di olio evo, una spruzzatina di limone, un goccio d'acqua, sale e pepe penja bianco

Fonduta di pecorino:  50 ml di latte, 30-40 g di pecorino toscano stagionato grattugiato

2 fette di prosciutto toscano dop fatto essiccare in forno o abbrustolito in padella antiaderente e tritato finissimo. 

Favette per decorare

Prima di avviare il risotto, prepariamo il pesto di fave (mettendone da parte una manciata di quelle più piccole per la guarnizione finale). Frulliamo tutti gli ingredienti  fino ad ottenere una crema. Regoliamo alla fine con poco sale e pepe. Per un effetto vellutato, passare al setaccio. A me non dispiace  la nota rustica quindi un po' granulosa.

Mettiamo su il brodo con l'acqua, i baccelli delle fave ben lavati, gli scarti delle cipolle 

Tostiamo il prosciutto in forno o in padella antiaderente e tritiamolo finissimo.

Facciamo sudare la cipolla con olio in padella antiaderente fino a che sarà morbida. Tostiamo a secco il riso, saliamo  e pepiamo un poco, uniamo la cipolla cotta, facciamo insaporire, versiamo un primo mestolo di brodo e iniziamo la cottura, continuando ad aggiungere il brodo man mano. Uniamo il pesto di fave negli ultimi 5 minuti di cottura. Spegniamo a ca 3 minuti dalla cottura ottimale. Togliamo dal fuoco, lasciamo intiepidire. Mantechiamo con olio evo. Regoliamo di sale, tenendo conto che poi si aggiungerà il prosciutto che è molto sapido.

Mentre il risotto è in cottura facciamo fondere il pecorino con il latte. Teniamo in caldo.

Impiattiamo il risotto, nappiamo con la fonduta di pecorino e cospargiamo con le briciole di prosciutto. Completiamo con alcune favette fresche ed eventuale macinata di pepe sarawak o altro pepe nero a piacere