Lunedì 18 marzo, nonostante alcune difficoltà, ritardi e incertezze, la giuria alla fine si è riunita all'Osteria Tripperia Il Magazzino, ospiti dello squisito Luca Cai e del suo socio, il simpatico finto-burbero-fiorentino Caldini Alessandro. Leonardo Romanelli in forse fino all'ultimo ci ha infine fatto una gradita sorpresa unendosi al gruppo.
E, non ultima, a metà dell'opera, fa la sua apparizione anche l'adorabile Annamaria Tossani, la conduttrice di Aspettando il Tg, Italia7, che aveva appreso della riunione e passava a salutarci!
Sabrina, Annamaria, Leonardo, Cristina
Sabrina ed io finalmente ci siamo conosciute di persona. E' incredibile come quando incontri de visu una persona con cui hai chattato, parlato al telefono, scambiato sms e mail per mesi e ti sembra ormai di conoscerla, quasi non ci si emoziona nemmeno e si continua con disinvoltura la conversazione che avevamo interrotto magari al telefono un'ora prima come vecchie amiche! Beh questo succede quando c'è sintonia fra le persone e con Sabrina mi sono trovata bene subito. Durante la formulazione del contest eravamo sempre d'accordo, se nasceva un problema o un'incertezza e una proponeva una soluzione strategica, per non dire diplomatica, l'altra confermava la scelta, si argomentava tranquille, trovando sempre un punto d'incontro ragionevole fino al verdetto, quindi non posso che ringraziarla per la disponibilità e la correttezza e la sua frizzante loquacità e simpatia! Adoro la sua parlata romagnola (abita a Bologna ma è di Imola, bada ben!) e mi diverte troppo sentirla esclamare Sorbole!
Sentimentalismi a parte, veniamo al backstage del verdetto.
Non è stato facile scegliere e non sono parole di circostanza. C'erano molte ricette allo stesso livello, se la sono giocata per piccoli dettagli. Non siamo riusciti a provare tutte le finaliste selezionate, effettivamente ci sarebbe voluta una giornata intera. Qualcosa abbiamo sperimentato e assaggiato ma abbiamo valutato il resto virtualmente. Non dimentichiamo che avevamo due tecnici di tutto rispetto che hanno decretato senza dubbi né incertezze cosa funzionava e cosa no già in teoria.
Ci eravamo consultati qualche giorno prima, io e Sabrina avremmo fatto delle cosine facili ma soprattutto trasportabili, con i fegati, e avremmo lasciato strategicamente le cose più difficili allo chef.
Non ci crederete ma sono partita per Firenze in treno con un trolley pieno di cocottine, ciotoline, tupper con semi-lavorati e ingredienti vari, nonché regalini, bottiglie di vino e olio. Un'emigrante d'altri tempi!
Sabrina ed io ci siamo trovate alla stazione, abbiamo preso un taxi e siamo arrivate dal Cai a metà mattina, abbiamo stabilito la scaletta dei piatti, chi fa cosa, incominciato a frullare, a impastare, a farcire.....
Ha partecipato alla riunione anche Erika, la donna di Luca, cuoca e persona raffinata, che conosco dai tempi della sua partecipazione al primo contest di Poverimabelliebuoni TUTTI PAZZI PER LE ACCIUGHE in cui si piazzò al 3° posto con le sue Acciughe in foglia di limone. Ci ha preparato infatti un piattino a sorpresa coerente con il contest, peccato che non abbia partecipato perché era una delizia!!
Si fa mezzogiorno in un batter d'occhio. Il ristorante è aperto, appaiono i primi giapponesi e poi è un continuo affluire di avventori abituali e occasionali. Un piacere vedere questa bella osteria riempirsi di gente fino a straripare in strada ma noi vediamo sfumare i nostri piani.......
Giretto per Firenze e poi si torna all'attacco, il ristorante si sta lentamente svuotando, verso le h 13.45, possiamo finalmente sederci e procedere all'assaggio di quel poco che abbiamo fatto oltre alle estemporanee del Cai e di Erika:
Erika: Lingua bovina grigliata, tartare di gambero rosso siciliano e gambero intero, riduzione all'arancia e germogli di sesamo (matrimonio inimmaginabile eppure funziona, elegantissimo e sorprendente!!)
I rocher di fegatini del Cai con acciughe di Piombino marinate allo zucchero e sale e poi messe sott'olio (specialissime). Idem come sopra, matrimonio inimmaginabile ma perfetto!!! Gusti forti, senza compromessi, li rifarò con una sorpresina all'interno, concordata con Luca!!!
50 le ricette pervenute, i fegati sono stati i più gettonati e protagonisti di preparazioni veramente sfiziose. Ed ecco le mie finaliste che più o meno coincidevano con quelle di Sabrina, Les Madeleines di Proust e dei giudici :
Acquaviva scorre, ravioli di polmone, rape e formaggina di capra al profumo di zenzero, prezzemolo e maggiorana
Beuf à la mode : Spring rolls di milza - Nuvole di trippa su vellutata di cannellini e parika - Brioches con gelato ai fegatini e uvette
Le originali polpette di Corrado preparate da Sabrina e fritte al momento dai ragazzi in cucina, buone ma sfortunatamente surclassate dagli altri piatti in finale. Per quanto riguarda i cannoli, mi scuso con Mariella, probabilmente non ho fatto consumare bene il liquido di cottura del fegato, la crema è risultata un po' moscina infatti, come si vede nella foto, scappa fuori...ma era molto buona, quel gusto di lampone che tanto mi lasciava perplessa mi ha e ci ha conquistati!
La crème brûlée preparata dalla sottoscritta e bruciacchiata al momento dal Cai, no dei giudici e degli altri, sì da me e Sabrina. Per me però sicuramente meglio senza pancetta. Ricetta perfetta nelle dosi.
Il verdetto, ripeto, è stato difficilissimo ma bisognava scegliere. Abbiamo deciso di non decretare 1°, 2°e 3° ma 3 vincitori tutti a parimerito e abbiamo estratto a sorte fra i finalisti il biglietto per l'evento Chef al Massimo. E allora.......
NUNTIO VOBIS MAGNUM GAUDIUM: i 3 vincitori de Il libro delle Frattaglie di Leonardo Romanelli (con autografo dell'autore naturalmente):
Vince il biglietto per 1 menu a Chef al Massimo 2013
Le motivazioni:
Il filone (midollo) è piaciuto moltissimo a tutti, insolito, particolarissimo, magari di difficile reperibilità, un piatto ben composto ed articolato.
I cannoli sono sfiziosissimi, il connubio fegato-lampone sorprendente, i giudici raccomandano che sarebbe meglio proporli in versione mignon, Sabrina e io ce li siamo pappati di gusto grossi com'erano, però siamo d'accordo coi giudici.
Le nuvole di trippa, sobrie, simpatiche, gustose, facili ma perfette! Al Cai sono piaciute particolarmente perché ricordano molto i suoi Totani di bosco, cioè striscioline di trippa fritta!!!
Siamo inoltre felici che la sorte abbia premiato proprio la Crème Brûlée , unico piatto che ha visto divisi noi e i giudici!!!
Ringraziamo i nostri giudici: Luca Cai per l'ospitalità e disponibilità, Leonardo Romanelli per il suo giudizio critico affilato come una lama d'acciaio e per aver messo a disposizione i libri e ringraziamo anche La Macelleria Zivieri per il biglietto omaggio di Chef al massimo!
Che altro aggiungere, ci siamo veramente divertiti e idealmente daremmo un premio anche a tutti gli altri finalisti e a tutti coloro che hanno partecipato, spero vi bastino i nostri ringraziamenti, i complimenti dei nostri giudici e un caloroso abbraccio virtuale e continuate a rivoluzionare il quinto quarto, a sperimentare e a condividere!!!!
Grazie
Cristina
ps: preghiamo i vincitori di mettersi in contatto con noi e fornirci gli indirizzi a cui spedire i premi,
poverimabelliebuoni@gmail.com per i libri e maddadiproust@gmail.com per il biglietto Chef al massimo