Caro Sig. Scaturchio,
lei non lo sa, ai suoi tempi non usavano queste cose ma dai primi di marzo il suo nome passa di blog in blog (moderni diari virtuali pubblici), chi la osanna (suoi compaesani, maghi dei lievitati) chi impreca sul suo Danubio (imbranati o neofiti come me) che è oggetto della sfida fra un gruppo di foodbloggers (quelli che scrivono i diari, fanatici di cucina che fanno un uso smodato della tecnologia) che non vincono niente se non la soddisfazione di lanciare la sfida il mese successivo.
Ebbene, io mi chiedo : ma non aveva altro di meglio da fare lei quel giorno che ha inventato 'sto Danubio? Lo sa che ha visitato i miei sogni/incubi per diverse notti?
Però giuro che, pur essendo neofita di questo genere di lievitati, pur non essendo munita di macchina impastatrice, mi sono fatta un mazzo per impastare e "incordare" a mano l'impasto ("incordare"? oh sì incorderei volentieri qualcuno....) non ho mai imprecato contro di lei, pace all'anima sua, se non chiedendomi se magari quel giorno non avesse potuto regalare una stramaledettissima banalissima catenina d'oro alla sua fidanzata anzichè dedicarle uno strano brioscione così difficile da fare; ho smoccolato invece a voce alta pensando a Tery e all'MTC mentre, tutta sudata, impastavo e incordavo accanita.
Quindi, Sig. Scaturchio, lei continui a riposare in pace, se ci riesce perchè temo che si rivolterà parecchio quando vedrà il mio misero tentativo di interpretare il suo Danubio.
Però le devo delle spiegazioni. Allora, deve sapere che sono allergica a seguire scrupolosamente le ricette e in pasticceria e panificazioni, lei lo sa bene, bisogna essere molto precisi, anzi scientifici.
Quindi accingermi a preparare un Danubio per me è stata una sfida nella sfida.
Ho seguito scrupolosamente la ricetta di Tery, senza sgarrare di un grammo e senza dimenticare neanche un ingrediente. Sono riuscita anche a fare la prova della trasparenza ma ero sola, avrei dovuto programmare l'autoscatto per immortalare il momento ma....avrei fatto notte e mi volevo mangiare il Danubio a cena, quindi mi deve credere sulla parola. Bene, ho impastato e incordato e fino alla prima lievitazione è andato tutto liscio, è stato faticoso ma ci sono riuscita. Poi ho formato le palline, le ho spiaccicate per porvi il ripieno, le ho fatte lievitare ancora un po', non so forse non abbastanza, poi ho portato il forno alla temperatura di cottura e me ne sono stata lì come facevo da piccola che era fantastico guardare dentro il forno mentre la torta gonfiava, sì ammiravo le mie palline gonfiarsi ed attaccarsi, c'ero quasi.....
Però, come al solito, sono stata una presuntuosa, nonostante non avessi mai fatto un lievitato così, ho preteso anche di sbizzarrirmi col ripieno, anzi con più ripieni per essere originale per l'MTC che altro?
Non ho calcolato che il ripieno un po' bagnato avrebbe compromesso sia la lievitazione che la cottura, oppure nel chiudere le palline non sono riuscita a lisciare bene la congiunzione dei lembi e si è formata una piega spessa, insomma la parte sottostante il ripieno non è cotta perfettamente, l'abbiamo (mio marito ed io) scartata per evitare scompisciamenti di pancia e abbiamo mangiato tutto il resto che ci è sembrato buonissimo anche se sicuramente imperfetto.
Allora, gentilissimo Sig. Scaturchio, prima di dare qui di seguito gli ingredienti dei ripieni, la prego di intercedere presso Tery, la sfidante e le signore dell'MTC che accettino la mia modesta prova.
Grazie,
in fede,
Cristina (Poverimabelliebuoni/Insalata Mista)
Ingredienti dell'impasto come da prescrizioni di
Tery, ho diviso il quantitativo in due infornate da 6 palle ciascuna, con una teglia ci abbiamo mangiato per due giorni, l'altra l'ho sbologn...cioè omaggiata ai suoceri.
Ho riempito le palle con 3 ripieni diversi, 2 palle ogni ripieno e cosparso la superficie con semi vari:
. salmone affumicato, carciofi saltati al rosmarino e arancia, superficie cosparsa con semi di papavero
. baccalà affumicato, prugne secche , semi di coriandolo, superficie cosparsa con semi di sesamo
. burrata, alici sott'olio, pomodorini semi-secchi sott'olio, superficie cosparsa con pepe rosa (questa maledetta è risultata la più bagnaticcia)