giovedì 25 maggio 2023

RISOTTO AL LATTE DI COCCO, SALSA THAI AGRODOLCE PICCANTE E FINTO WASABI



Quanti errori abbiamo fatto? Quante decisioni sbagliate abbiamo preso e poi ci siamo pentiti? Inutile piangere sul latte versato, quel che è stato è stato, bisogna trarre insegnamento dagli errori.

Potrei  scrivere un libro, sono una vera esperta!! Ma lasciamo perdere e concentriamoci sul risotto.  Volevo provare ad interpretare l'espressione "PIANGERE SUL LATTE VERSATO" in modo molto semplice : cottura del riso nel latte e poi qualcosa di piccantissimo che facesse piangere, HAHAHAHA!!! Non bevendo latte vaccino, in dispensa ho sempre dei latti alternativi che uso soprattutto a colazione, ma anche per cucinare.  L’attenzione cade sul latte di cocco e da quello inizio ad elaborare e gli ingredienti di ispirazione thai si impongono su altri e i ricordi vanno alle decisioni sbagliate legate alle due volte che siamo stati in Thailandia, quindi recidivi!!!

La prima volta è stata nel 2015, quando, su consiglio dell’agenzia di viaggi, scegliemmo Bangkok come tappa di mezzo per spezzare il volo per l’Australia. Pessima decisione, una città infernale, con un traffico pazzesco, un caldo umido soffocante, e siamo pure capitati  nel bel mezzo di un tifone. Un incubo. Unica nota positiva, un hotel meraviglioso con uno dei ristoranti più fighi di tutta la città dove abbiamo avuto il primo approccio con l’infuocata cucina thai. Nonostante avessimo chiesto piccantezza moderata, mi hanno portato due scodelle di riso per placare il fuoco che avevo in bocca e calmare le lacrime!!!

La seconda volta, quando invece abbiamo  fatto un viaggio solo in Thailandia, a Bangkok proprio non siamo andati, abbiamo solo toccato l’aeroporto in transito per le altre destinazioni. Alcune decisamente sbagliate, come le isole....  Avevamo il miraggio delle isole thailandesi,  abbiamo beccato di nuovo tempo pessimo, stagione sbagliata, sfortuna?  Boh…Anche le riserve naturali, meravigliose, snaturate da migliaia di imbarcazioni e gente maleducata che lasciava sporco ovunque, sull’acqua cristallina galleggiava di tutto, anche chiazze d’olio lasciate dai motori.  Che scempio!!

La parte continentale invece ci è piaciuta, grazie ad un bel programma di visite a città d’arte e templi antichi stupendi, e una guida simpaticissima!! E anche col cibo, siamo riusciti a destreggiarci meglio…


RISOTTO AL LATTE DI COCCO, SALSA THAI AGRODOLCE PICCANTE E FINTO WASABI = (NON) SI PIANGE SUL LATTE VERSATO 



170 g di riso carnaroli classico Azienda Agricola Le Colombare (Vr)

1 cipollotto fresco

Olio evo qb

Brodo di pollo 500 ml

Latte di cocco + due cucchiaiate di panna di cocco 500 ml

1 cucchiaio di crema di anacardi

salsa di soia o oyster sauce qb

Salsa al peperoncino agrodolce  (sciroppo d’agave o miele acacia + pasta di peperoncino rosso)

Salsa finto wasabi : sedano frullato con mandorle spellate, olio evo, un pizzico d’acqua, sale, rafano grattugiato qb

Foglie di coriandolo fresco

Ricordo di pollo e anacardi e zuppe piccantissime da lacrima!!

Cipollotto rosolato con un filo d’olio evo, tostato il riso, portato a cottura con brodo di pollo e latte di cocco e panna di cocco. Insaporito con  salsa di soia (meglio ancora se trovate la Oyster sauce). Mantecato con la crema di anacardi. 

Sopra al risotto qualche punto di salsa agrodolce piccante,  salsa verde piccante, gambi di cipollotto tagliati a rondelle, foglioline di coriandolo fresco.

 

venerdì 5 maggio 2023

RISOTTO SEMI MALINCONICO ALLA CAMOMILLA AL BURRO

 


Titolo strano? Mò vi spiego...

Malinconico perché sono andata, a colpo sicuro in un punto preciso dove sapevo di trovare la camomilla, sulle colline dietro Castiglioncello, dove andavo spesso a fare delle lunghe passeggiate prima dell’intervento al ginocchio. Ora ci sono arrivata con la macchina. 
Il panorama sul mare, di fronte alla Gorgona era spettacolare, quasi struggente: il blu acceso del mare e la macchia e i prati verdissimi punteggiati dai variopinti colori dei fiori di campo di stagione: fiori di sulla, margherite gialle, senape selvatica, gladioli, fiori di cardo, fiori di pisello selvatico e i primi papaveri!! Da un lato mi sono emozionata a quella vista, da un lato mi sono intristita perché ancora non sono a posto, dopo ben 6 mesi e non riesco a fare le mie amate passeggiate in mezzo alla natura, come vorrei.


Rientrata a casa col mio bottino, elaborando il risotto e cercando qua e là, ho trovato un burro aromatizzato alla camomilla della chef Antonia Klugmann e mi è venuto in mente un personaggio dei fumetti : Cocco Bill, il pistolero creato da Jacovitti che beveva camomilla, al posto del whisky, anzi, entrava nel saloon e lasciava tutti attoniti ordinando una camomilla al burro! E mi è tornato il sorriso…ecco il perché del semi-malinconico :-)



Anche il risotto mi ha fatto sorridere di compiacimento. Un gusto delicato, insolito e molto piacevole.
Per il risotto ho preso spunto da un articolo interessante sull'uso della camomilla in cucina di chef Giuseppe Capano a cui ho chiesto anche qualche consiglio.


RISOTTO  ALLA CAMOMILLA 


160 g di riso Sant'Andrea Dop Baraggia Riso Goio

20 g di scalogno

5 g di fiori di camomilla essiccati per l’infusione + 2 g per il burro

50 g di burro leggermente salato

1 cucchiaino di miele millefiori

1 cucchiaio di succo di lime

40 g di robiolina di capra

Parmigiano grattugiato qb

Pepe di Assam

Scorza grattugiata di lime bio qb

Fiori di camomilla freschi per guarnire



Ho fatto essiccare una bella manciata di fiori a 50° C per un paio d’ore. Altrimenti si possono acquistare in erboristeria o utilizzare dell’ottima camomilla in busta con i fiori interi.

Ho fatto sciogliere dolcemente il burro, ho amalgamato 2 g di fiori tritati finemente, ho unito il miele e il succo di lime e passato in frigorifero a rassodare.

Ho avviato il risotto facendolo tostare a secco e poi unendo lo scalogno fatto sudare, a parte, con un poco d’olio evo. Portato a cottura con l’infuso di camomilla (5 g per 1,5 l d’acqua). Ho spento lasciando il risotto molto lento e al dente. Fatto riposare un minutino e poi mantecato con il burro alla camomilla ben freddo, la robiolina e una cucchiaiata abbondante di parmigiano. Fatto riposare ancora un minuto o due e poi impiattato. Ho cosparso la superficie con del pepe di Assam macinato al momento e una grattugiata di scorza di lime, guarnito con fiori freschi di camomilla.