Ritengo di poter definire il mio palato “avventuroso”, anche
se mancano ancora molti assaggi arditi alla mia esperienza gastronomica, ho
assaggiato la carne di coccodrillo in Africa, i grilli fritti in Messico, le
meduse in Giappone, mi piacciono rane e lumache, adoro le frattaglie di animali
terrestri e acquatici, eppure ho sempre avuto una forte avversione verso un
cibo che per molti è confortevole, il riso latte, in ogni sua forma, dolce e
salata che fosse. Nessuna intolleranze o particolare ideologia alimentare e il problema non è il riso ma il latte, il semplice gusto del latte pretto, l'alimento che ci riporta tutti bambini, che non si può non amare e proprio per questo ho sempre provato un certo imbarazzo nel dichiarare la mia antipatia. Sono sempre stata invece golosa di tutti gli elaborati a base di latte,
aromatizzati e abbinati ad altri ingredienti come besciamelle, creme pasticcere
e creme inglesi o budini, gelati e tutti i suoi derivati caseari.
Questa mia particolare avversione è stata superata
soltanto in età adulta, grazie alla mia curiosità gastronomica che mi ha
aiutato a cancellare i tabù condizionati dai ricordi.
Ricordi che rimandano ad un innocente gioco di bambine
dall’epilogo che aveva rischiato la tragedia. Io non andavo ancora a scuola, avevo cinque anni e mia sorella due. Giocavamo con le bambole e lei voleva lavare i vestitini della sua bambola. Mia nonna non le voleva dare l'acqua perché si sarebbe tutta bagnata. E lei ha pensato bene di andare in lavanderia e prendersela da sé. Solo che non arrivava all'acquaio e ha trovato dei flaconi che, secondo la sua piccola mente, sicuramente contenevano liquidi. Infatti, solo che i liquidi erano candeggina e acido muriatico. Ha preparato una bella miscela versando i liquidi in un secchio, ma proprio nell'istante in cui si stava accingendo ad immergere i vestiti della bambola, mia nonna l'ha scoperta e ha sventato la tragedia. Aveva fatto in tempo però a respirare gli effluvi dei malefici liquidi. Chiamato il dottore, niente di irrimediabile, solo tanto spavento e tanto latte da bere. Lei non lo voleva bere e io che ero la sorella maggiore avrei dovuto dare l'esempio. Ecco che trangugiare tutto quel latte al naturale, controvoglia, me l'ha fatto detestare. Per molti anni solo la vista del latte mi infastidiva e non sopportavo l'odore dei gran piatti di riso e latte che mio padre si scodellava con gran gusto in alcune sere invernali.
Ancora oggi non bevo latte pretto però il tabù del riso latte l'ho superato, grazie allo straordinario Club del 27 di cui faccio parte che ripropone temi del mese di sfide Mtchallenge precedenti, ricollegate a quelle attuali
Il riso latte è uno dei piatti a base di riso collegati alla sfida n. 41 Mtchallenge sul riso lanciata da Annalena de Bartoli del blog Acquaviva e riproposto per quella appena conclusa, la n. 65 Il Sartù. di Mademoiselle Marina
L'introduzione al tema è riportato nel bell'articolo di Mtchallenge "Le ricette col sor-riso" con il banner opera della mitica Mai, Il Colore della Curcuma che incorona sua maestà il chicco di riso!!
Dalla lista di preparazioni a base di riso fra cui scegliere, ho rotto gli indugi e mi sono dedicata al riso latte scoprendo che si può fare proprio il giro del mondo, come ci descrive Simonetta di Glufri!
Mi ha ispirato quello indiano il Kheer Rice Pudding e ho optato per la versione che prevede, oltre all'aromatizzazione col cardamomo, anche lo zafferano.
L'India è forse la nazione più golosa di dolci al mondo e una delle poche in cui il gusto dolce è una prerogativa maschile più che femminile e tantissimi dolci sono a base di latte e zucchero. Il riso latte è una ricetta quasi sacra, spesso dedicata proprio alle festività religiose. Il riso utilizzato è naturalmente il basmati.
Ingredienti per 4 porzioni
4 tazze* di latte io 1000 ml di latte parzialmente scremato
1 tazza di riso a grani lunghi (basmati) - 120 g di riso basmati
2 semi di cardamomo - 4 bacche di cardamomo (il mio è un po' vecchiotto e meno profumato) 1/4 di cucchiaino di zafferano (in molte ricette non è previsto) - 3-4 pistilli di zafferano messi a macerare nel latte fredda per una notte 3 cucchiaio di zucchero - 2 cucchiai di zucchero + 1 cucchiaio di miele allo zafferano Mandorle, uva passa, pistacchi, anacardi (o altra frutta secca a scelta) - Pistacchi, uva passa, mandorle
* Io non ho rispettato alla lettera le misure inglesi espresse in "cup" ma sono andata a sentimento e a mio gusto. Mi è piaciuto moltissimo e il tabù del riso latte è crollato!!
Unite i semi delle bacche di cardamomo e le bacche stesse al latte aromatizzato con lo zafferano. Cuocete il riso nel latte per circa 40-45 minuti, deve risultare tra il cremoso e il fluido. Rimuovete le bacche di cardamomo, addolcite con zucchero e miele. Unite una manciata di uvetta passa ammollata in acqua calda e ben strizzata. Servite tiepido o a temperatura ambiente cosparso di pistacchi e mandorle tritate.