giovedì 20 febbraio 2014

STRUDEL DI ZUCCA, ARANCE CANDITE E AMARETTI PER L'MTC DI FEBBRAIO 2014


Fatto ieri sera con 38° di febbre!!! La febbre dell'MTC???


Non sto scherzando e non sto cercando scuse per giustificare lo sgorbio che è venuto fuori....comunque questa è la mia proposta per la sfida MTC nr 36 sullo STRUDEL lanciata dall'adorabile Mari Lasagnapazza, prendere o lasciare...
 
Lo strudel è uno dei miei dolci preferiti  e che ho iniziato a fare da ragazzina, solo che, ignara e ingenua, ho sempre usato la sfoglia surgelata. Erano anni che non lo preparavo e quando ho letto della sfida ho gioito!!
Per me lo strudel è dolce. punto! Dolce, gusti classici, conosciuti, niente di esotico o di strano.
Il primo pensiero è andato subito  alla zucca che uso spesso nei dolci e ci faccio pure le marmellate alle quali ho provato ad aggiungere succo e scorze d'arance da qui l'abbinamento con le arance candite e per quanto riguarda gli amaretti, non ci sono dubbi, zucca e amaretti rappresentano un matrimonio ben consolidato. Ho visto altre proposte, come quelle di Patty e Mapi e non so chi altri, con la zucca ma non ho cambiato idea.
Ieri sera era la serata programmata per lo strudel, stavo male, avevo la febbre ma chissenefrega!!
Ho persino inaugurato la spianatoia di legno che finalmente mi ero decisa a comperare subito dopo i famigerati pici, quando, in mancanza della spianatoia, feci una gran sudata tirandoli sul tagliere del pane!


Nonostante la febbre mi sono programmata con grande precisione, stampato e studiato bene la ricetta, pesato tutti gli ingredienti....che manca? ops! la tovaglia! e dove la trovo una  tovaglia bianca e immacolata, possibilmente di lino?? .........lampadina accesa!! se lo sa mia mamma che ho tirato fuori un tovagliolo (alla faccia del tovagliolo misura 60x60 cm) della tovaglia di fiandra che ho avuto in dote e che era della sua nonna, quindi la mia bis, che si tramanda in famiglia a chi ha le stesse iniziali C G. Un tovagliolo di  almeno 150 anni usato come canovaccio!!!


Tutti pazzi per l'MTC!!! Oh yeah!!

STRUDEL DI ZUCCA, ARANCIA CANDITA E
AMARETTI CON CREMA ALLA VANIGLIA E ROSMARINO




Ingredienti
Per la pasta matta come da istruzioni e consigli di Mari:
150 g di farina Manitoba
100 ml d'acqua
1 cucchiaio d'olio evo
un pizzico di sale
Per il ripieno:
300 g di zucca gialla mantovana decorticata
40 g di amaretti
una manciata di scorze d'arancia candite
2 cucchiai di zucchero di canna
burro qb
Per la crema:
1 tuorlo d'uovo
2 cucchiai rasi di zucchero bianco
1 cucchiaio di fecola di patate
200 ml di latte fresco parzialmente scremato
20 ml di panna fresca
una scorzetta di limone bio
1 rametto di rosmarino
1/2 stecca di vaniglia

Per le arance candite:
1 arancia grande bio
acqua e zucchero di canna qb

Il  giorno prima preparo le arance candite. Lavo bene l'arancia, tolgo la buccia che taglio a strisce di 1-1,5 cm, elimino parte della pellicina bianca. Le faccio sbollentare per 3 volte in acqua, cambiando acqua ogni volta. Poi le candisco con uno sciroppo di acqua e zucchero nella proporzione 1:2 in quantità tale da coprire appena le scorzette. Appena lo sciroppo inizia ad asciugare, le tolgo, non devono caramellare. Le appoggio su carta assorbente per farle sgocciolare e poi le dispongo su un vassoio rivestito con foglio d'alluminio e le lascio asciugare un giorno intero.
Per lo strudel, affetto la zucca a tocchettini fini fini, sbriciolo nel mixer gli amaretti e preparo tutto il resto per la pasta secondo le istruzioni di Mari. Temo di non essere stata impeccabile nella fase finale, ho ottenuto una bella sfoglia sottile ma i bordi non mi si appiattivano completamente. Ho farcito lo strudel con gli amaretti sbriciolati sul fondo, poi ho steso i tocchetti di zucca, ho cosparso con una parte delle arance candite, cosparso di zucchero di canna (altro errorino, avrei dovuto mescolare il tutto con lo zucchero in una zuppiera e poi disporlo sopra agli amaretti, infatti un po' di zucchero si è concentrato in alcuni punti  creando  una strato caramelloso sul fondo niente male ma non corretto),  poi ho arrotolato lo stesso la sfoglia che nei punti di congiunzione infatti, a cottura ultimata, è risulta un po' gnucca.
Ho spennellato con burro fuso la superficie e ho  messo a cuocere  in forno a 180°C per 40 min. 
Mentre lo strudel cuoceva ho preparato la crema lavorando il tuorlo con lo zucchero, a cui ho aggiunto la fecola continuando a rimestare e diluito con latte, dove ho sciolto i semini ricavati dall'incisione della mezza bacca di vaniglia. Ho aggiunto la scorzetta di limone, il rametto di rosmarino e messo ad addensare a fuoco dolce continuando a mescolare fino a che la crema non si è rappresa. Da ultimo ho unito anche un po' di panna fresca per un effetto più vellutato. Ho lasciato raffreddare e prima di servire ho tolto rosmarino e limone.
Il mio strudel era pronto, era bruttino, un po' gobbo, largo in un punto, stretto in un altro ma spolverato con zucchero a velo e un'idea di cannella si camuffava un po'! In ogni caso era buono, ero contenta del risultato anche se non impeccabile ma al gusto era ottimo e ben equilibrato, esattamente quello  che avevo in mente. Stamattina lo abbiamo mangiato a colazione ripassato un poco nel fornino  e nonostante la nottata insonne a causa del mal di testa  e del naso gocciolante, mi ha messo di buon umore!!
Grazie Mari, grazie MTC!
CG

martedì 18 febbraio 2014

PANNA COTTA AL DATTERINO E CIOCCOLATO BIANCO E NEWS PER DOLCE POMODORO

 
 
UDITE....UDITE......per il gran finale di  IN CUCINA CON IL CUORE, DOLCE POMODORO, il 21 marzo, presso la sede di Mediterranea Belfiore, avremo come ospite d’onore, nonché presidente di giuria, la talentuosa  pasticcera Loretta Fanella, nota per le sue tecniche d’avanguardia, per le sue creazioni fantasiose e ludiche che hanno conquistato Carlo Cracco, Ferran Adrià e l’Enoteca Pinchiorri!
 
La giuria tecnica, presieduta da Loretta Fanella,  sarà composta da noti giornalisti enogastronomi quali Eleonora Cozzella, Espresso Food&Wine, Irene Arquint, Il Tirreno, Gambero Rosso, Giuseppe Calabrese, Repubblica, Le guide del gusto e la chef Deborah Corsi, La Perla del Mare 
 
Alle h 18, dopo la premiazione dei vincitori, Loretta si esibirà in un cooking show e il pubblico avrà l’esclusiva opportunità di assaggiare la sua interpretazione di DOLCE POMODORO!
 
Coraggio! Che aspettate ad inviare le vostre ricette? La scadenza è il 15 marzo
Altre info: DOLCE POMODORO
 
Mi ci sono cimentata anch' io ma non posso concorrere, per ovvi motivi, collaboro e promuovo l'evento. Ma anche se potessi partecipare, so di non avere grandi chance, è nota la mia negazione per la pasticceria, però ogni tanto ci provo. Vedi un esempio precedente di cui sono piuttosto orgogliosa: SWEET DAISY, ovvero MARGHERITA DOLCE, una vera pizza con tutti i suoi ingredienti ed attributi ma dolce! 
 
 
Stavolta ho prodotto una cosina molto elementare ma gustosa, presentata in tre varianti: nella prima foto ha la forma di un cilindro ed è guarnita semplicemente da zucchero a velo e bacche di pepe rosa; nella seconda foto ha la classica forma tronco-conica, guarnita con sciroppo d'amarena, zucchero a velo e pepe rosa; nell'ultima varia la composizione, è guarnita con caramello, bocconcini di cioccolato bianco e pomodoro candito, ciliegie secche rinvenute nel cognac. 
 
PANNA COTTA AL DATTERINO  E SPEZIE, CAPPELLO DI CIOCCOLATO BIANCO E POMODORI CANDITI
 
 



Ingredienti per 6 porzioni
 
200 ml di panna fresca
1 baccello di vaniglia
3-4 chiodi di garofano
1/2 stecca di cannella
100 g di zucchero bianco
1/2 cucchiaino di agar agar in polvere
250 ml di passata di pomodoro Datterino Mediterranea Belfiore
1/2 tavoletta di cioccolato bianco
Zucchero a velo qb
Caramello
Sciroppo di amarene
Cognac
Ciliegie secche o sciroppate


Prima di tutto prepariamo i pomodori canditi. Tagliare a listarelle spesse 1 cm i filetti di pomodoro privati dei semini interni. Mettiamoli su una placca da forno rivestita di carta da forno, infariniamoli con abbondante zucchero a velo e facciamo candire in forno a 100° C per almeno un'ora o fino a che si saranno ben asciugati e caramellati senza seccare completamente.
 
In un pentolino mettiamo la passata di pomodoro datterino, uniamo lo zucchero e le spezie (la stecca di cannella intera, i chiodi di garofano in una garza in modo da rimuoverli facilmente in seguito, e i semini della vaniglia precedentemente estratti dalle bacche), facciamo asciugare la salsa fino a farla diventare una purea, uniamo la panna in cui avremo stemperato l'agar agar, portiamo a bollore, lasciamo andare per 2-3 min. Eliminiamo chiodi di garofano e cannella, versiamo il composto in stampini da crème caramel o della forma che più ci piace. Immergiamo gli stampini in bacinelle contenenti del ghiaccio per abbatterle velocemente di temperatura e poi passiamo in frigo.
 
Stemperiamo il cioccolato bianco a bagno maria. Appoggiamo un coppa pasta della misura del top dello stampino della panna cotta su un foglio d'alluminio steso sopra un vassoietto, preleviamo con un cucchiaio il cioccolato fuso e facciamolo colare all'interno del coppa pasta in uno spessore di pochi millimetri, in modo da ottenere un disco. Estraiamo immediatamente il coppa pasta e passiamo ai successivi. Non appena il cioccolato inizia a rapprendersi, guarniamo la superficie con i pezzetti di pomodoro candito e poniamo in frigo ad indurire definitivamente. Con il cioccolato che avanzerà coprire i tocchetti di pomodoro e formare dei mini-cioccolatini irregolari.
 
Impiattiamo la panna cotta con il top di cioccolato bianco e guarniamo a piacere con caramello e ciliegie secche rinvenute nel cognac oppure ciliegie sciroppate e i cioccolatini al pomodoro, con dello sciroppo di amarene e pepe rosa o semplicemente pepe rosa e zucchero a velo. Quest'ultima è proprio spartana, una salsetta ci sta bene. A ognuno la sua insomma.....