venerdì 21 febbraio 2025

RISOTTO ALLA ZUCCA E ZENZERO CON INSALATINA DI CAVOLO VIOLA ALL'ACIDULATO DI UMEBOSHI

 

Ebbene, ho finalmente scoperto l'acidulato di umeboshi!! Conoscevo già la famosa prugna fermentata giapponese, l'umeboshi,  ma l'acidulato, mi mancava. 
È un condimento ottenuto scolando il liquido acidulato e salato che si produce dalla stagionatura delle prugne giapponesi umeboshi, note per le loro straordinarie proprietà benefiche e probiotiche

Stimola il fegato, aiutandolo ad eliminare le tossine, favorisce la digestione, rinforza l’intestino, ed è antiossidante. Un altro interessante effetto è quello alcalinizzante  

Ho iniziato ad utilizzarlo per condire semplicemente un'insalata o delle verdure, sia cotte che crude al posto di sale e aceto o sale e limone. Ha un gusto interessante, salato e acido.

Insomma, mi si è riacceso l'interesse per gli  "alimenti fermentati", sto sperimentando, e leggendo qua e là, su pagine di nutrizionisti seri che seguo, ho visto degli "insalatini" - cioè verdure crude/insalate tagliate a striscioline e macerate per qualche ora con sale fino, oppure sale/acidulato di umeboshi/aceto di riso. Non sono fermentate ma perdono umidità, pertanto si ammorbidiscono un pochino e sono molto gustose.

Ho già provato a fare i crauti e i limoni sotto sale con buoni esiti. Il kefir invece ho sbagliato e sciupato tutto.... Il kimchi per ora l'ho acquistato pronto in un negozio bio, mi piace ma ha un gusto potente. Devo ancora abituare stomaco ed intestino all'impatto. 

Ma veniamo a questo risotto. Mi sono divertita tantissimo. Diciamo che sono partita da zucca e cavolo viola, in primis per il contrasto di colore e, secondariamente, mi sono chiesta come creare un bel contrasto anche di sapore. Faccio spesso il cavolo viola o bianco, da soli o insieme ad altre verdure, in agrodolce, più o meno speziato,  e mi piace molto. Ma volevo qualcosa di diverso, di più potente ed ecco che ho pensato agli "insalatini" 

L'aggiunta di zenzero, curcuma, cardamomo e salsa di soia nel risotto sono venuti spontaneamente mentre mi apprestavo a cucinare. Intuizione veramente estemporanea e riuscitissima. Sono proprio contenta del risultato. Un risotto dai gusti insoliti ed orientaleggianti ma che, se ben calibrati, possono sorprendere!  E nonostante tutte le sfaccettature aromatiche delle spezie, la zucca rimane protagonista con tutta la sua dolcezza, esaltata dal contrasto, sia con l'acidulo/salato del cavolo che il piccante dello zenzero, e la marcata aromaticità del cardamomo. Un insieme divertente per il  palato ma anche per la masticazione, dove si alternano il cremoso del risotto (seppur con un chicco consistente) e il croccante del cavolo crudo.    


Il riso è l'ottimo baldo classico dell'azienda laBalocchina, che ho conosciuto all'ultimo Taste a Firenze, propostomi da ragazzi simpaticissimi, orgogliosi dei loro prodotti e del loro packaging.  E'  il primo riso italiano che vanta un packaging eco-friendly e anti spreco, grazie alla totale eliminazione della plastica nel confezionamento, sostituita da carta/cartone e vetro. Simpatico e ben studiato anche l'utile tappo dosatore come si vede nella foto. L'azienda si trova in un territorio d'eccellenza, la Baraggia biellese, ed è gestita dalla stessa famiglia da tre generazioni seguendo principi di qualità, tradizione e sostenibilità.

RISOTTO ALLA ZUCCA E ZENZERO CON INSALATINA DI CAVOLO VIOLA ALL'ACIDULATO DI UMEBOSHI


160 g di riso baldo laBalocchina
20 g di cipolla rossa di Tropea, 1/2 spicchio d'aglio rosa
acidulato di umeboshi
salsa di soia
aceto di riso o di mele
un pezzetto di radice di zenzero e di curcuma
1 bacca di cardamomo verde
250 g di polpa di zucca, al netto della buccia
80 g ca di cavolo viola
barbe di finocchio e foglioline del cuore di sedano
olio evo
sale fino

Affettate finemente il cavolo viola. Cospargete con un cucchiaino di sale, due cucchiai di umeboshi e uno di aceto di riso o di mele. Conditelo bene, mescolando con le mani. Lasciate macerare per almeno 2-3 h

Tagliate a fettine la zucca, fatela cuocere in microonde a potenza massima per 7-8 minuti e infine frullatela.

In una casseruola mettete a stufare la cipolla e l'aglio tritati finemente con olio e un goccio d'acqua e i semi schiacciati di una bacca di cardamomo. Quando si saranno appena ammorbiditi, aggiungete il riso, fate tostare a fuoco vivo per qualche minuto. Sfumate con un cucchiaio di acidulato di umeboshi. Condite con 1 cucchiaio di soia e iniziate la cottura aggiungendo acqua bollente man mano. Unite un po' di zenzero grattugiato e di curcuma grattugiata. A 5-6 minuti dalla fine, unite la polpa di zucca frullata e riscaldata.
Spegnete 2-3 minuti prima della fine della cottura ottimale. Unite un'altra grattugiata di zenzero fresco, regolate di sale o con altra salsa di soia, senza eccedere. Mantecate fuori dal fuoco con un po' d'olio evo. Lasciate riposare un paio di minuti coperto.

Scolate bene l'insalatina, strizzandola con le mani e conditela con un filo d'olio. Distendete il risotto nei piatti, sopra al risotto mettete un mucchietto di insalatina di cavolo, qualche barba di finocchio, foglioline del cuore del sedano e gustatevi il risultato!









sabato 1 febbraio 2025

APERISOTTO: RISOTTO AFFUMICATO AL SAKE' NERO E ARACHIDI

 


Che ne dite di un "aperisotto" ? Un aperitivo in un risotto! È stata la prima idea, dopo aver assaggiato Nero de gliAironi, originale "saké nero" italiano, che fonde elementi nipponici e piemontesi. Nasce dalla fermentazione del riso nero Penelope dell'azienda, unito a botaniche aromatiche, nella più pura tradizione della miscelazione piemontese. Al naso e al primo impatto gustativo ricorda infatti un vermouth, prevale la fresca balsamicità delle botaniche, nel finale invece, sorprende la rivincita del cereale, con morbide note tostate, quasi torrefatte e sentore di liquirizia
L'ho usato per sfumare il riso affumicato Nebbia, della stessa azienda, che uso da tempo e poi lo volevo anche  pretto a completamento. Niente riduzioni o salse, volevo sentire bene tutta la sua alcolicità. 
Le opzioni potevano essere: o bermelo semplicemente insieme al risotto   oppure  usarlo in forma di gel. Addensato dunque a freddo con xantana, che non richiede cottura come l'agar agar e non si perde, appunto, l'alcool. 
Risotto mantecato con crema di arachidi al naturale bio. Per completare : pezzettini di olive verdi di Cerignola e anacardi al wasabi, oltre alle irrinunciabili scorzette di limone che in un cocktail sono quasi onnipresenti
Un insieme insolito per un risotto ma azzeccato e appagante. Chi lo prova?


Ingredienti per 2 persone

170 g di riso carnaroli Nebbia (affumicato al legno di ciliegio) Az. Gli Aironi
Crema di arachidi al naturale
Olive verdi bella di Cerignola o olive ascolane
anacardi al naturale o mandorle pelate 
wasabi in polvere o pasta
sale fino qb
fiocchi di sale integrale o sale maldon
120 ml di Nero, saké Gli Aironi
polvere di xantana
olio evo
limone non trattato

Diliuite la punta di un cucchiaino di xantana in polvere in 50 ml di saké nero + un paio di cucchiai d'acqua, frullate e, se necessario, aggiungete altro liquido (saké e acqua). Risulterà una sorta di gel un po' bavoso ma poi messo in un biberon da cucina e cosparso sopra al risotto, andrà bene

Sminuzzate gli anacardi o le mandorle, spennallateli con un filo d'olio, passateli nella polvere di wasabi e fate tostare in forno a 120° C per 15-20 minuti. In alternativa, se usate la pasta di wasabi, non è necessario spennellarli d'olio, semplicemente cercate di avvolgere la frutta secca con la pasta e fate tostare in forno come sopra. Appena tolti dal forno, cospargete con scagliette di sale

Tagliate a spicchietti e poi a tocchettini anche le olive verdi

Avviate il risotto facendo tostare il riso con un filo d'olio. Sfumate con il restante saké nero, portate a cottura con acqua. Mantecate con 2 generose cucchiaiate di crema di arachidi e un pochino d'olio.

Distendete il risotto nel piatto, fate una spirale con il gel di saké, contornate con gli anacardi al wasabi, le olive e una grattugiatina di scorza di limone