sabato 20 ottobre 2012

FILETTO DI MAIALE FANTASY E SENZA FOTO

Ma sì....che ossessione 'ste foto!!
Non è necessario immortalare tutto, soprattutto piatti che non sono propriamente belli a vedersi no?
E poi questo è un diario, mi appunto una ricetta inventata così so come rifarla una prossima volta e stop.
Ieri sera sono tornata a casa stanca, affranta e incazzata, aggiungiamoci anche offesa e delusa!
Ero stata a Montalcino per una visita in una cantina con cui collaboro, una giornata meravigliosa, un gruppetto di visitatori deliziosi, peccato però che si siano  bevuti   tutto il Brunello, era avanzata solo una mezza di rosso, me lo pregustavo per la cenetta serale, avendo professionalmente sputato durante la degustazione.
Sono andata a comperarmi il filetto di cinta in una macelleria del centro storico senza avere idea di come l'avrei cucinato.

Sant'Antimo



Ulivi e crete senesi

Mentre scendevo lungo la bellissima strada panoramica che porta a Sant'Angelo scalo, ogni due minuti mi fermavo a fare le foto perchè in questo momento i vigneti hanno colori meravigliosi (non così spettacolari e multicolor come nelle Langhe ma sempre suggestivi).


Poi una sosta imprevista, un dialogo inatteso che mi sorprende e delude e l'incanto svanisce, rientro all'ovile, mi faccio una doccia e mi preparo ad anebbiarmi la mente a cena col rimasuglio del rosso di Montalcino e un'altra bottiglia di quello che trovo nella mia minuscola cantina, non prima di essermi fatta un aperitivo con una schifezza pronta e un po' di focaccina riscaldata!
Ok sono pronta per il mio filetto con patate arrosto d'ordinanza naturalmente, mio marito ci andrà  a nozze!
Mi sono ispirata alla ricetta di Gio del blog Symposium, CHIC MA NON IMPEGNA ma non avevo lo sciroppo d'acero, nè tante altre cose, beh forse le uniche somiglianze con quella di Gio sono il maiale e le pere, no, anche la senape!

Ho affettato della cipolla rossa di tropea, l'ho rosolata con olio evo e una foglia di alloro, ho aggiunto le pere tagliate a tocchetti, un cucchiaio di miele e un cucchiaio di senape, ho diluito il tutto con un dito di panna, regolato di sale e pepe e fatto restringere. Non sono di quelle che criminalizzano la panna, trovo ridicolo strafogarsi di gelati, semifreddi e dolci pannosi e poi inorridire per due cucchiai di panna in un sugo o in un piatto come questo, è chiaro, non amo i piatti stile Île-flottante , cioè filetti di carne o tortelloni che galleggiano nella panna, ma quando ci sta bene, ci sta bene, punto! Se poi non si hanno problemi di colesterolo, tanto meglio!
Personalmente la uso raramente ma  ne era avanzata un pochino dall'ultimo semifreddo  che avevo preparato, in questo piatto non ci sarebbe stata male per legare la salsa, ricordo vagamente un filetto alla Waronof o Woronof, boh, molto simile a quello che stavo facendo, non so, non ho voglia di controllare.....
Allora dicevo, taglio il filetto a tocchetti, lo rosolo in un'altra padella vivacemente  neanche un minuto per parte solo con olio evo, sfumo con del cognac e poi trasferisco tutto nel sughetto con cipolle, pere, miele, senape etc..
faccio insaporire per qualche minuto e via in tavola con le patate arrosto che erano a cuocere nella terza padella!!
3 padelle per 2 persone non male....
Spettacolare comunque! Improvvisato, fatto da incazzata, senza neanche tanta cura, perfetto con il mio rosso di Montalcino, peccato ne è venuto un solo bicchiere per uno,  il secondo vino l'abbiamo  aperto per inerzia ma non andava bene col filetto,  ce lo siamo gustato però con una fettina di provolone silano tanto per completare l'opera e stamattina un bel cerchio alla testa ma ne valeva la pena.

Come nella più alta poesia lirica che scaturisce quasi sempre da momenti di disagio, tristezza, paura o dolore, non voglio dovermi incazzare di nuovo per tirar fuori un piattino così!!! Per fortuna, riesco a realizzare cose discrete anche da serena e soprattutto da sobria!
Beh...l'incazzatura è un po' passata, la delusione meno, rimane una piccola ferita ma c'est la vie!

4 commenti:

  1. beh niente male! e il miele poi ci sta benissimo secondo me, anch'io non criminalizzo la panna e anche l'uso discreto che ne hai fatto mi piace
    peccato solo per quel bel Brunello :P

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  2. A quanto pare noi due quando ci scontriamo con i porci poi li cuciniamo.... io mi consolo pensando che quello che ha fatto andare fuori di testa me cena in mensa...
    Un abbraccio, Sara

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  3. però...se professionalmente hai sputato il vino, potresti "sputare" anche le foto fatte tra Montalcino e Sant'Angelo Scalo. Conosco quei posti e a Sant'angelo vado spesso a mangiare "Al Pozzo" ma non ho mai visto quel panorama in questa stagione (sempre e solo in primavera ed estate). Ti prego, postale!!! Il filetto, il Rosso di Montalcino, il Brunello....so di cosa parli....mmmmmhhhhh

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