Ogni sfida Mtc è una sfida con se stessi in un crescendo di emozioni e gioie provate nello sperimentare nuove ricette affrontando imprese e difficoltà che sembrano insormontabili o interpretare un tema esprimendosi al meglio per onorare degnamente il gioco più bello del web l'Mtchallenge.
Questo mese il tema dell'MTC n. 54 è IL MIELE, lanciato in tandem dai due bravissimi vincitori della sfida precedente sulle zuppe e minestre: Eleonora e Michael, blog Burro e Miele . Nel loro splendido post il dr Michael Ilan Meyers, nuovo acquisto Mtc, compagno di avventura di Eleonora, ci erudisce sugli aspetti nutrizionali e salutari di questo prezioso nettare naturale; Eleonora ci offre ben tre esempi di come utilizzare il miele in cucina, sia a crudo che in cottura in piatti salati e dolci.
Sono una discreta estimatrice di mieli ma grazie a questa sfida che offre lo spunto per approfondimenti e materiale interessantissimo grazie alle nozioni degli sfidanti stessi e grazie alle rubriche del sito MTC, ho scoperto di conoscerne ben pochi.
Presa dalla frenesia della conoscenza e dalla febbre emmeticina, ne ho comperati diversi tipi e sono arrivata a 10 ma non sono nulla!
In dispensa tengo regolarmente quello di castagno, in assoluto il mio preferito (e anche del marito) e quello di acacia. Poi prendo spesso anche quello di tiglio che adoro, con quella nota di noce e quello di fiori d'arancio (che ho usato per la mia proposta agrodolce) e il passe-partout millefiori.
I nuovi arrivati sono: trifoglio, erica, edera, girasole, coriandolo, eucalipto.
Dopo i vari assaggi, confermo la mia predilezione per quelli aromatici o con una connotazione precisa (e conferma pure il marito)
Detto questo, volevo proporre anche un dolce per l'Mtc n. 54. Brancolavo nel buio totale e intanto vedevo arrivare meraviglie, frutto di grandi virtuosismi a cui non posso aspirare ma non demordo.
Per l'occasione ho acquistato un libro di cui avevo letto su La Cucina Italiana: "Un cucchiaio di MIELE" di Hattie Ellis, edizione italiana Guido Tommasi Editore oltre a THE FLAVOR BIBLE, Karen Page ed Andrew Dornenburg, consigliato dalla nostra signora dell'Mtc Alessandra Gennaro.
Consultando entrambi i libri ma soprattutto il primo citato, fra i tanti dolci illustrati, rimango folgorata da una sciocchezzuola, dolce/non dolce come piace a me: popcorn con caramello al miele. Scatta l'amarcord e il neurone: ripenso ad un dessert sconcertante assaggiato ben sei anni fa, agli albori del blog, dall'amico chef Cristiano Tomei dell'Imbuto di Lucca, ovvero bavarese alla birra, gelatina di gazzosa e popcorn (non caramellati però, in seguito li avrebbe riproposti anche caramellati in uno dei suoi straordinari dolci non dolci). Mi stuzzicava molto l'idea del popcorn caramellato ma non vedevo un legame soddisfacente tra miele e birra. Ma il bavarese ("il" sì, è maschile, o meglio dovrebbe essere maschile ma poi è in uso anche e soprattutto al femminile; precisazione tratta dal sito Bavarese.it, per la gioia della Van Pelt) ormai mi si era conficcato nella capoccia e anche il popcorn era difficile da far uscire.
Come al solito, arriva il momento in cui o ti si accende la lampadina definitivamente o il neurone si spegne e stop.
Proprio lunedì, dopo una estenuante riunione di lavoro con l'amica chef Deborah Corsi e l'agenzia eventi per l'organizzazione della prossima manifestazione san vincenzina Un Mare di Gusto, in programma fine aprile/primi di maggio, Deborah ci invita a rimanere per "mangiare qualcosa insieme", leggi : pranzo dall'antipasto al dolce, inclusa piccola pasticceria col caffè, il tutto annaffiato da un ottimo spumante naturalmente". La chef era arrabbiata, si è sfogata così e noi ne abbiamo approfittato allegramente onorando la tavola. E che mi prepara la mia dolce amica? Un bavarese alla ricotta. Lampadina! Ci sono.
Decido di sfruttare il più semplice e classico degli abbinamenti: formaggio e miele, a cui, strada facendo, poi aggiungo anche le pere, inutile spiegare il perché giusto?
Voglio però utilizzare il mio amato miele di castagno, lo so che andrebbe su formaggi tipo pecorino un po' stagionato ma perché no con un caprino che anche se giovane e cremoso, ha un carattere forte e un gusto netto e intenso. Del resto, io il miele al castagno lo metto anche sulla ricotta perché mi piace il contrasto deciso. Il caramello al miele che ho trovato sul libro è più una salsa mou, il burro stempera un poco il gusto marcato del miele di castagno che ha già note caramellate proprie quindi non deve realmente "caramellare" come lo zucchero. Inoltre rende il miele più consistente e divertente per fare i ghirigori sui dolci :-)
Per quanto riguarda le pere, ho scelto le williams poco mature, che hanno una buona acidità che sostiene quella del caprino. Le ho semi-caramellate con poco miele di trifoglio dal gusto più dolce e neutro, con un'idea di spezie, una spruzzata di limone e qualche scorzetta per profumare.
E i popcorn? Ci ho rinunciato, li ho sostituiti con del farro soffiato, più toscano, per dare un tocco di lieve croccantezza.
Last but not least, visto che il titolo diventava una "lista della spesa", ho deciso di rinominarlo chèvre caramel!
Last but not least, visto che il titolo diventava una "lista della spesa", ho deciso di rinominarlo chèvre caramel!
CHEVRE CARAMEL
(bavarese al caprino, pere semi-caramellate, farro soffiato, caramello al miele di castagno)
Ingredienti per 4-6 porzioni (bavarese al caprino, pere semi-caramellate, farro soffiato, caramello al miele di castagno)
(stampi di forma e dimensioni a piacere e secondo la ghiottoneria)
bavarese
250 ml di panna liquida fresca (220 per il bavarese + 30 per decorare)
150 g di caprino fresco
40 g di miele di trifoglio (o acacia)
4 g di colla di pesce in fogli
pere
1 pera tipo Williams non troppo matura (200g)
1 cucchiaio di miele di trifoglio (o acacia)
1 limone non trattato, scorza e succo
2 chiodi di garofano, una puntina di cannella in polvere
acqua qb
caramello al miele
20 g di burro
2 cucchiai di miele di castagno
1 cucchiaino di zucchero di canna chiaro
Farro soffiato qb
Mettete a bagno in acqua fredda i fogli di colla di pesce per 10-15 minuti. Sciogliete il miele di trifoglio in 80 ml di panna a fuoco basso, scolate e strizzate la colla di pesce, unitela alla panna, fate sciogliere. Togliete dal fuoco, lasciate intiepidire prima di unire il caprino, schiacciandolo con una forchetta, da ultimo frullate brevemente il tutto per amalgamare bene il composto e trasferitelo in una ciotola che avrete messo precedentemente a raffreddare in frigorifero.
Semi-montate la restante panna ben fredda (tranne i 30 g per decorare che monterete completamente a parte) e incorporatela delicatamente al composto. Infine versatelo in stampini di forma e dimensione a piacere. (io ho riempito uno stampo in silicone da 160 ml e 5 stampini da 70 ml cad; fate le debite proporzioni per calcolare le porzioni in base agli stampi che avete o vice versa)
Ponete il bavarese in frigorifero a rassodare per qualche ora.
Nel frattempo preparate le pere. Sceglietele ben sode e non troppo mature, anzi piuttosto indietro di maturazione, in modo che non si spappolino cuocendosi e anche perché avranno una maggiore acidità che sosterrà il caprino del bavarese.
Pelatele e tagliatele a tocchetti, mettetele in un padellino con qualche cucchiaiata d'acqua, una spruzzatina di limone, i chiodi di garofano, una puntina di cannella in polvere, qualche scorzetta di limone e il miele, fate semi caramellare, cioè appena accenna a schiumare, togliete dal fuoco. Devono insaporirsi, ammorbidirsi ma non cuocere completamente, inoltre devono rimanere un po' bagnate.
Fate raffeddare.
Per il caramello, fate sciogliere in un pentolino a fuoco minimo il burro, aggiungete il miele e lo zucchero, fate sciogliere, alzate un pochino la fiamma, lasciate sobbollire 30 secondi e poi togliete dal fuoco. Appena inizia a rapprendere, trasferite il caramello-mou in una siringa da pasticciere.
Montate ben soda la panna per la decorazione.
Sformate il bavarese direttamente nel centro di un piatto da portata, guarnite con ciuffi di panna montata, alternati alle pere fredde con le scorzette di limone semi-candite, scartando i chiodi di garofano, nappate con il loro sciroppo di cottura. Mettetene un mucchietto al centro del bavarese. Cospargete con farro soffiato, infine siringate un po' di caramello sopra al dolce facendolo filare.
Un impiattamento classico, un po' vintage per un dolcetto semplice, praticamente for dummies ma che bontà! E che felicità quando quello che hai in mente poi si materializza esattamente come volevi e al gusto non ti delude!! Il caprino si sente bene e tutti gli annessi e connessi si armonizzano in un gioco dolce-agro-aromatico-speziato, voluttuosamente cremoso, con piccole note croccanti a contrasto, molto divertente e soddisfacente sia per chi lo prepara che per chi lo mangia!!
Leggermente retrò ma è proprio questo quel qualcosa in più...impercepibile ma c'è. Quella nuvola immaginaria delle spezie che avvolge la spuma leggera che a sua volta si fa accarezzare dalla salsa al miele morbida e vellutata...perfetto !
RispondiEliminaesatto! è tutto dosato in toni sommessi fra tenui contrasti, un dessert delicato, vellutato, hai detto bene!
EliminaAnche io preferisco il miele di castagno a tutti i mieli che posseggo!!! E pure io adoro quelli con carattere e connotazione ben precisa, probabilmente perché un po' mi rispecchiano. ;-)
RispondiEliminaQuesta bavarese è un dolce sontuoso, un po' rétro di sicuro, ma rivisitato alla perfezione. Raffinato e delicato, è la chiusura ideale per una cena importante... ma io me lo scofanerei felicemente anche a merenda, in un normale giorno della settimana!!!
grazie Mapi, vedo che anche tu hai apprezzato il concetto come sopra Marina, mi fa piacere!!
Eliminaps: noi ce lo siamo mangiati pure a colazione :-)
Cri, altro che for dummies! Il punto di partenza, cioè l'abbinamento formaggio-miele, sarà anche scontato,ma tu sei andata oltre, finendo con l'elaborare un dessert complesso e raffinato, con un bel gioco di contrasti e consistenze.
RispondiEliminae tre! che bello sentirsi capita, grazie anche a te :-)
EliminaIdem. Non puoi dire for dummies perché è pensato, articolato, ben costruito, con attenzione ai bilanciamenti tra i vari ingredienti e cura dei dettagli. Non è proprio alla portata di tutti, eh! 😉
RispondiEliminaA me piace moltissimo, per il caprino, per il miele di castagno...e per l'impiattamento, to'! 😁
Ti ho spiegato cosa intendevo, "for dummies" è la tipologia di dolce, tecnicamente facile come la panna cotta. Per il resto.... non posso autolodarmi :-D
Eliminanon amo molto il caprino ma credo che questo dessert lo divorerei in un lampo
RispondiEliminaWOW! questa è una soddisfazione, far cambiare idea a qualcuno invitandolo a provare cose non proprio amate!!
EliminaGrazie!
Meraviglioso questo dolce-non dolce come lo chiami tu....bravissima come sempre!
RispondiEliminaGrazie Ilaria e tu puntuale e carina come sempre!
Eliminaeh beh..vedi un po' chi va in giro a parlar di mielizie...e poi ne tira fuori una di quelle indimenticabili
RispondiEliminaSMACK SMACK SMACK
EliminaIntanto grazie per la dritta riguardo al genere del bavarese!! Non lo sapevo proprio!! Son corsa a correggere prima ancora di aver finito di leggere il tuo post! :) Comunque, maschietto o femminuccia che sia, sul tuo bavarese mi ci fionderei a tutta velocità, spazzolandolo in un batter d'ala d'ape!! Poi ti dico solo che la mia ricetta dolce avrà il miele di trifoglio bianco come protagonista...e avevo pensato proprio ad un caramello!!...ma sai una cosa? ora che l'ho visto qui da te, sono ancora più convinta. Chissene del doppione!! Ti abbraccio Cri. Post sublime, dalla prima all'ultima riga!
RispondiEliminami fai gongolare tutta, aspetto la tua versione caramellosa!!
EliminaAnch'io ho fatto acquisti (un patrimonio!), quello di erica uno dei preferiti. Mi piace tutto, anche il farro al posto dei pop corn. Perfetto
RispondiEliminagrazie cara, detto dalla Chef blanche che fa gli éclairs e i craquelins, è un onore!! ;-)
EliminaOk, abbiamo creato dei mostri. L'altro giorno dicevi otto mieli, alla pubblicazione dle post sono dieci. e adesso? :))
RispondiEliminaHo imparato una cosa nuova, che si dicesse il bavarese non ne avevo idea. Annotato, se mai decidessi farne uno.
Mi rendo conto che abbiamo un po' lo stesso gusto, anche io adoro i dolci non dolci e credimi, questo, appena riesco a trovare un caprino degno di questo nome e delle pere che non sembrino di plastica, lo provo, sacrificando il farro soffiato, che trovarlo qui, è un po' come chiedere pere al melo :)) Però senza dubbio lo preferirei ai pop corn. Dici che con il riso soffiato funzionerebbe?
Senti, sarà for dummies, sarà vintage, come vuoi, ma a me piace un sacco. Gli abbinamenti sono classici riabilitati da te in chiave modernissima.
Adoro. Grazie :)
certo che funziona col riso soffiato! sono contenta che ti piaccia :-)
Eliminaboh... a me sta gente come la galliti che ha delle idee fantastiche e dice for dummies mi fa venire ridere :-)
RispondiEliminaalla fine penseremo che sei fishing for compliments...
scherzi a parte, questo dolce è proprio come piacciono a me. adoro le bavaresi, e tutto il can can che le hai costruito attorno è degno di una regina. bravissima!
Bellissima ricetta, adoro il caprino e sicuramente la tua bavarese deve essere eccezionale!
RispondiEliminaUna sola volta mi sono cimentata con bavarese al caffè (ed è stato un successo) ma poi non ho più replicato. Questa tua proposta me la segno e, a costo di sbafarmela tutta da sola, la vorrei provare.
RispondiEliminaPerle di contorno anche le chicche di farro soffiato.
Un Gallata...come sempre
Nora
Fortunato il Bavarese su cui si fionderanno tutte (e la sua identità la scoprirete nei premi). A te dico solo una cosa-e cioè che se continui così (e ormai è un trend che dura da anni), la sfida è giocoforza con te stessa, visto il livello stellare a cui sei approdata. Una sorta di onanismo mtchallengesco, insomma (che intanto Corrado non passa più :-) Ma cos'altro posso dire ,di fronte a 'ste robe, me lo spieghi?
RispondiEliminaaltra galassia...
Un acquisto fatto bene ti premia nel tempo. Prova il miele millefiori. Vai su http://www.vitalbios.com/A/MTQ2NDkwMzkyNSwwMTAwMDAxMixtaWVsZS1taWxsZWZpb3JpLTFrZy5odG1sLDIwMTYwNjMwLG9r
RispondiEliminaTu mi stai trascinando sulla via della perdizione. Da fare anche questo dolce/non dolce, però tutto sommato cacio e pere è un classico, come mettere il dessert tutto in un piatto. Quando mi farò la mozzarella dolce sarà un sintomo grave!!!
RispondiEliminaEbbene sì, voglio trascinarti sulla via della perdizione! Beccati la mozzarella in un dolce, anzi due:-)
Eliminahttps://insalatamista-poverimabelliebuoni.blogspot.com/2017/05/semifreddo-di-bufala-cioccolato-e-olive.html
http://insalatamista-poverimabelliebuoni.blogspot.com/2013/07/sweet-daisy-for-siena.html
Eh, si’ li ho visti, specie il semifreddo, la bufala l’adoro!!!!
EliminaAdesso pero’ voglio provare il tuo m e r a v i g l i o s o profiterole.