Questa settimana si mantecano i risotti del
CLAN DEL RISOTTO DEL VENERDI' con l'olio extravergine qb, cioè "quello buono" (cit. uno chef buffissimo che impazza sul web), cercando di curare al meglio l'abbinamento con gli ingredienti del risotto.
Sono una grande sostenitrice dell'olio extravergine d'oliva, ho fatto anche corsi di degustazione e ho partecipato a varie manifestazioni in giro per la Toscana, ho anche vinto qualche contest, quando ancora partecipavo ai contest!!
Non si parla mai a sufficienza di olio extravergine d'oliva e sono felice di contribuire a diffonderne la cultura. In cucina l'olio dovrebbe avere pari dignità degli altri ingredienti. Non basta elencare negli ingredienti olio evo...bisognerebbe sempre specificare la tipologia o le caratteristiche che dovrebbe avere per abbinarsi al piatto proposto. (purtroppo anch'io a volte me ne dimentico, pur scegliendo gli oli con criterio). Se per il vino è più facile perché anche in un semplice supermercato, si trova una vasta scelta di vini da tutt'Italia, per l'olio la selezione è sempre molto limitata magari a quelli del luogo + qualche riferimento di altre denominazioni ma sempre troppo poche. Purtroppo i grandi marchi industriali dettano legge e la qualità non è sempre delle migliori!!! Sono anche poche le "oliteche" che offrono etichette da ogni regione italiana.
Ho avuto la fortuna di attingere ad un bel giacimento d'oli italiani grazie all'amica Francesca di Bolgheri Wine Tours che ha curato le traduzioni della guida agli oli extravergini italiani di Fausto Borella, Maestro d'Olio che conosco bene anch'io da anni. Avevamo già dedicato una giornata di degustazione e di abbinamenti con i crudi di pesce a febbraio di quest'anno e avevamo attinto alla selezione che Francesca aveva in dotazione grazie al lavoro di traduzione. Per questo risotto, abbiamo utilizzato quello che è rimasto, c'era meno varietà ma abbiamo trovato quello che serviva. Vedrete il risotto di Francesca nel clan.
Per quanto riguarda il mio risotto, avevo in mente un risotto al pomodoro per poter usare un olio siciliano che adoro, l'elegante Nocellara del Belice che si contraddistingue per un netto sentore di foglia di pomodoro. Equazione facilissima. Non avendo a disposizione la Nocellara, ma solo degli oli a base di Tonda Etnea e Biancolilla, forse già affievoliti nel gusto, che non mi soddisfacevano, ho ripiegato su una cultivar che conoscevo solo di nome e all'assaggio mi ha catturata perché aveva la fragranza e il gusto di cui avevo bisogno: l'olio biologico dell'azienda agricola Scici cultivar peranzana.
La cultivar
PERANZANA è una varietà che, sebbene di arcaica origine francese, ha trovato nell’alto tavoliere delle Puglie, e in particolare nell’area circoscritta dai tre comuni di San Severo, Torremaggiore e San Paolo di Civitate, la propria zona d’elezione.
E' un olio che sorprende per l'equilibrio tra il fruttato, l'amaro e il piccante con note olfattive e gustative armoniose che spaziano dal pomodoro, al vegetale del sedano, alle erbe aromatiche come basilico e menta e a volte rucola. Piuttosto versatile, viene impiegato anche nella pasticceria pugliese.
Quindi perfetta per il mio
RISOTTO POMODORO PARTY!
all'extravergine Peranzana
Ingredienti per 2 persone
160 g di riso Carnaroli Il Riso di Magenta
250 g di pomodori datterini rossi
250 g di pomodori datterini gialli
6 pomodorini ciliegia gialli
2-3 pomodori camone o altri pomodori verdi
30 g di cipolla fresca di Tropea
una spruzzata di vino bianco secco fruttato, tipo vermentino
1 foglia di alloro
olio evo cultivar Peranzana o Nocellara del Belice/Tonda Iblea (preferire oli con note vegetali aromatiche e sentore di pomodoro o foglia di pomodoro, poco amari, buon frutto e piccante leggero)
sale fino, zucchero di canna qb
basilico, timo e origano secchi
basilico e origano freschi
parmigiano reggiano grattugiato qb
Lavate bene e asciugate tutti i pomodori. Tagliate a metà qualche datterino rosso e giallo, disponete le metà su una teglia da forno, mettete anche i ciliegini gialli interi con il loro picciolo. Cospargete con zucchero e sale in parti uguali, un po' di mix di origano, timo e basilico secchi, irrorate con l'olio e fate appassire in forno a 150° C per 35-40'
Con i restanti datterini fate due pummarole mettendo semplicemente a cuocere i pomodori tagliati a metà in due pentoline separate, senza odori né olio o sale. Appena saranno ben cotti, frullate o passate al passaverdura. A me piacciono frullati che mantengono tutto il buono della buccia e la salsa è più cremosa e compatta.
Fate rosolare e cuocere dolcemente con un po' d'olio e una foglia d'alloro la cipolla tritata finemente in una padellina a se stante.
Avviate il risotto facendo tostare il riso a secco per qualche minuto, unite la cipolla con il suo olio, fate rosolare un poco, salate un pochino il riso, unite una spruzzata di vino bianco fruttato, fate evaporare l'alcol e infine bagnate con un mestolo di acqua bollente. Poi continuate la cottura unendo altra acqua a poco a poco. A 5-6 minuti dalla fine della cottura separate il quantitativo di riso in due parti e trasferite una parte in un'altra padellina che avrete riscaldato. Ad una parte unite 2-3 cucchiaiate di salsa di pomodoro rossa, all'altra 2-3 cucchiaite di salsa di pomodoro gialla.
Fate cuocere 2-3 minuti. Assaggiate e regolate di sale, valutate la cottura. Spegnete a 2-3 minuti dalla fine della cottura lasciando il riso abbastanza morbido. Togliete dal fuoco. Fate riposare un paio di minuti e infine mantecate con due generose cucchiaiate d'olio e una manciata di parmigiano grattugiato. Fate riposare ancora un minuto.
Impiattate alternando mucchietti di risotto giallo e rosso e infine date dei colpetti sotto al piatto per farlo distendere. Guarnite il risotto con i pomodorini appassiti in forno e alcune mezze fettine di quelli verdi a crudo. Irrorate i pomodorini cotti e quelli crudi con il sughetto di cottura dei pomodori in forno. Mettete anche qualche fogliolina di basilico e origano freschi.
Portate in tavola e gioite perché è un risotto veramente gustoso, divertente e colorato. Una vera festa per gli amanti dei pomodori. Un pomodoro party appunto!!
Ho scoperto da poco i pomodori gialli e sono tutt’altra cosa! Qui li glorifichi proprio. Non sapevo che si potesse osare il vino con il pomodoro. Buono a sapersi appunto.
RispondiEliminaQuesto è il mio riso della settimana:
http://pellegrinablog.blogspot.com/2021/06/per-nicola-il-riso-delle-fragole-duna.html
Grazie Cristina. Pensa che ieri ero così presa dalla storia che ho perfino dimenticato due particolari del riso. Stamattina li ho aggiunti.
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