Il Ristorante Stefani vanta una lunga storia. Nasce nel 1888 come osteria e locanda, immerso nella splendida campagna, pochi chilometri a sud di Lucca. Offriva ristoro ai viandanti ed era una sosta gradita dai pastori che nel periodo della transumanza scendevano dall’appennino e, passando dalla Garfagnana, scendevano fino al mare
Era stato creato da Pietro Stefani, capostipite della famiglia che tutt'ora lo gestisce,di generazione in generazione. Sono Benedetto Stefani e la moglie Caterina che ampliano e ammodernano la struttura negli anni '60, trasformando quella che era una conosciutissima osteria tradizionale in un ristorante al passo coi tempi. Dal 2001 riprende vita anche la locanda con la creazione della B&B Il Borgo
Da circa tre anni, la gestione è passata nelle mani del figlio Gian Marco, cresciuto tra tavoli e fornelli, che già aveva iniziato a prendere parte attiva alla vita del locale sin dal 2011 e che ricopre ora il ruolo di chef, dopo un'adeguata formazione professionale alla prestigiosa scuola di cucina Alma e varie esperienze e confronti con chef importanti.
Foto Claudio MolloAppena arrivata, Gian Marco, che avevo già scoperto con piacere quando mi trovai in giuria
alla gara per giovani chef al Desco di Lucca nel 2016, mi accompagna subito a scoprire la bellissima e ampia tenuta con spazi interni ed esterni molto articolati e vari: importanti aree dedicate a cerimonie e banchetti, sale ristorante classiche e salette private come "la cantinetta", pergolati e verande esterne. Tutto contornato da un giardino ben curato.
Mi mostra orgoglioso il frutteto dove sperimenta anche la coltivazione di more e lamponi, la giovanissima oliveta, non ancora in produzione, e il suo prezioso orto ed erbario da cui attinge ovviamente per le proprie creazioni.
Gian Marco nell'orto
E' "Momo" che coltiva e cura con passione campi, orto e giardino e si lascia ritrarre volentieri
Gian Marco con mamma Caterina
Dopo il tour è ora di mettersi a tavola!! Pronta con reflex, cellulare, taccuino per appunti e appetito!
Il menu è vario, spazia tra proposte di carne e pesce, con alcuni capolavori tradizionali come i mitici tordelli di carne lucchesi dalla ricetta di famiglia del 1888, e piatti contemporanei ben calibrati, senza forzature o fronzoli modaioli dove lo chef esprime il suo stile e la sua filosofia di cucina improntata sul mantenimento e sulla valorizzazione delle caratteristiche organolettiche degli ingredienti per arrivare a sapori autentici, netti e riconoscibili. Grande importanza è data ovviamente anche alle verdure che provengono dall'orto personale coltivato con sistemi naturali!!
Anche la cantina segue di pari passo le proposte del menu con una buona selezione di vini locali ed etichette da tutt'Italia ed estere anche inusuali con un occhio rivolto al rapporto qualità-prezzo. Una sommelier, in servizio la sera, consiglia i clienti e affianca Gian Marco, sommelier a sua volta e appassionato di vini, nella scelta dei vini da mettere in carta.
Sauvignon blanc friulano fresco e piacevolissimo per accompagnare quasi tutto il pasto, mi concederò solo un pochino di rosso col piccione del gran finale!!
Si aprono le danze con un bel gamberone avvolto in pasta kaifi fritta, su crema di ceci. Croccante fuori, succoso dentro e dal sapore intenso di mare, col bel tocco di terra dei ceci, non potevo iniziare meglio
Tre piacevoli stuzzichini: polpettina di tonno, cubo di cecina e salsa d'acciughe, baccalà mantecato (da manuale) con porri fritti
Entusiasmante il carciofo violetto toscano alla giudìa, nappato generosamente con un ragù saporitissimo e tagliato finissimo (carne, salsiccia e vino rosso) e completato da una rinfrescante salsa al prezzemolo
"una questione di attenzioni" è il titolo di questo piatto composto da ravioli con ripieno di ortica e ricotta su crema di zucchine (dell'orto celà va sans dire) e tartare di gamberi rosa. Consistenza tenace per la pasta fresca, morso divertente. Sapori delicati, netti e gustosi
Il risotto ormai per me è una missione! E' un piatto con cui si misura volentieri anche chef Gian Marco che, venendo dalla scuola di Marchesi, non poteva che raccoglierne l'eredità! Una vera delizia di gusti classici ben rielaborati ed orchestrati e perfettamente calibrati fra dolcezza, sapidità e delicata acidità, morbidezza e croccantezza. Non manca niente. Bellissimo anche il piatto che lo contiene, vero?
Cubo di tonno alalunga panato con sesamo, cottura tataki (rosa al cuore), salsa di fragole e balsamico, zucchine dell'orto. Altra prova di equilibrio e buon gusto con una salsa indovinatissima, raffinata e golosa.
Adoro il piccione, è la prima cosa che ho scelto dal menu!!! Qui lo chef esibisce cotture impeccabili: super fondente e rosa al punto giusto il petto dal gusto netto e naturale. Morbide, succose e saporite anche le coscette, disossate e arrotolate, farcite delle frattaglie del nobile pennuto e avvolte nel rigatino. Salsa di zucca gialla e carciofi completano l'armonia del piatto.
A pranzo è il momento migliore, a mio avviso, per conoscere un locale, godersi un menu degustazione con calma, la cucina non è trafelata e si riesce a chiacchierare un po' con lo chef che, per il caffè si siede al mio tavolo , mi racconta il suo percorso e le sue idee, mi presenta il suo bravissimo sous chef e si mettono in posa per il mio obbiettivo esibendo scherzosamente le loro ragguardevoli stazze!!!
Gian Marco con il suo bravissimo sous chef Sebastian e qui sotto con babbo Benedetto, inossidabile e preziosa presenza in sala
Dimenticavo, non sono riuscita ad assaggiare un vero dessert ma un "chicchino" per accompagnare il caffè è d'obbligo per concludere in bellezza. Gian Marco improvvisa un mignon di un dolce che ha in carta : semifreddo alla nocciola (non poteva scegliere meglio, è il mio preferito) fondente al cioccolato e croccante salato. Semplicemente perfetto sia nel gusto che nella porzione.
Tra una chiacchiera e l'altra mi congedo alle h 16.00!! Ma il tempo è trascorso piacevolmente, immersa nel bel verde del giardino, cullata da una fresca brezza di maestrale, con musica rilassante di sottofondo ma soprattutto deliziata da piatti molto piacevoli e da un'accoglienza famigliare e schietta ma professionale, non sempre facile da coniugare!
Ristorante Stefani dal 1888
Via del Borgo 259, San Lorenzo a Vaccoli ( Lu)
0583 379031 - 3280371039 - 3887561800
info@ristorantestefani.it
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