E pensare che dopo il tour
de force dell’Mtc n. 67 come sfidante, avevo giurato che mi sarei riposata perché
dovevo disintossicarmi!!!
Le ultime parole famose……e anche
mio marito non ci avrebbe scommesso mezzo euro!!
Allora gli spiego: come si fa a resistere al richiamo dell’Mtc?
Ha assaporato anche lui la bella atmosfera che c’è fra noi, è venuto alla
presentazione di Crêpes is the new black a Firenze a fine settembre (perché c'era la Van Pelt!!) ha rivisto alcuni mtcini e ne ha conosciute altre, inclusa la bionda dea Kannolì, che però non si era ancora meritata l’appellativo con tanto di
disegno di rito, frutto della spiritosa fantasia della sua omonima FrancescaCarloni. Ma io quella sera già sapevo
che sarebbe stata lei la vincitrice della sfida sulla pasta col pesce!
Ebbene la dea Kannolì ha
proposto una sfida per me irresistibile: i cannoncini di pasta sfoglia, per l'Mtc n 68.
Irresistibile perché anche senza leggere le regole e la richiesta di Francesca
di legare i nostri cannoncini alle emozioni e dedicarli a qualcuno, all’annuncio
della sfida, mi era già scattato l’amarcord
e le emozioni riaffioravano inarrestabili; avrei prodotto dunque, pensando a quel qualcuno. Pensando e ripensando, si sono aggiunti altri destinatari e le dediche si sono moltiplicate nei limiti comunque imposti di tre coppie
di cannoncini, due gusti diversi per ogni coppia.
I cannoncini, rigorosamente a forma tubolare e con le due estremità aperte, per me hanno il
sapore di una festa speciale, la mia festa, il mio compleanno. Sono nata in un giorno sfigatissimo, il 26 dicembre, che è già festa e arriva dopo la festa di tutte le feste e normalmente
tutti partono per le vacanze di fine anno e sono talmente satolli dalle abbondanti
libagioni del Natale che non hanno più voglia di festeggiare. Ma fino ai 10-12 anni non era così bensì era un
proseguimento della festa natalizia con l’adunata dei parenti, zii, cugini e
amichetti quasi cugini, tutti a casa nostra. Un vero rito che iniziava la
mattina, quando uscivamo dalla messa e andavamo dall’unico pasticcere del
paese, il mitico Remo, a comperare la St Honoré e un vassoio pieno di
pasticcini fra cui primeggiavano cannoncini e bigné.
L’unico aspetto che mi
guastava un po’ la festa era che dovevo dividerla con mia sorella più piccola,
Stefania, che festeggiava l’onomastico e non mi andava giù che il suo
onomastico fosse importante come il mio compleanno!! Sorella maggiore stronza
vero? Se ci penso ora mi viene da ridere ma da piccoli siamo un po’ più pestiferi
probabilmente..
Beh, tutti agghindati per la
festa, mia sorella ed io per mano al mio bel papà, anche lui vestito a festa,
tornavamo trionfanti con il nostro ricco bottino verso casa, dove ci aspettava
la mamma che stava imbastendo il pranzo con i resti del Natale, per stare un po’
leggeri (...) e per strafogarsi poi di paste e torte, a cui si aggiungevano anche i
panettoni e i pandori, nel pomeriggio,
quando sarebbero arrivati tutti gli altri. La nostra casa, non grandissima, era
invasa da quasi venti persone. Quanto si giocava noi bambini e quanto ci si
litigava cannoncini e bigné, i più gettonati. Rigorosamente due gusti: crema
pasticcera alla vaniglia e al cioccolato. Stop. Ma almeno la festeggiata n. 1,
cioè la sottoscritta, aveva la
prelazione e il cannoncino alla crema vaniglia era assicurato!
I sapori delle feste di
infanzia, indimenticabili e irripetibili. Fine dell'amarcord perché mi scende la
lacrimuccia…
Ed ecco le mie proposte per l'Mtc n. 68 , la sfida sui cannoncini o cannoli di sfoglia, lanciata da Francesca Geloso del Blog 121 gradi:
In alto: cannoncini alla crema di liquirizia e zafferano, in basso da sinistra a destra : crema di semolino come una sfogliatella, apple curd o Melizia, curd al kiwi e mousse di cachi.
Ok! Ho esagerato e ho giocato tutte le carte possibili e ammesse, cioè 6 gusti in totale! Per ricordare la varietà del vassoio di paste del mio compleanno.
Ed ecco le mie proposte per l'Mtc n. 68 , la sfida sui cannoncini o cannoli di sfoglia, lanciata da Francesca Geloso del Blog 121 gradi:
Ok! Ho esagerato e ho giocato tutte le carte possibili e ammesse, cioè 6 gusti in totale! Per ricordare la varietà del vassoio di paste del mio compleanno.
Quindi se permettete, i
primi cannoncini me li auto dedico, anche se non è il mio compleanno. Non
potevano essere che alla crema pasticcera; però, crescendo, ho allargato e diversificato i miei
orizzonti gustativi, anche se non disdegno vaniglia e cioccolato
ma tanto per variare un po’, vado di liquirizia e zafferano. Niente di
trascendentale, solo due gusti che amo molto.
Gli altri cannoncini li
dedico al mio papà, senza nulla togliere alla mamma, ma è con lui che s’andava
dal Remo a prendere le paste, e a mia
sorella per farmi perdonare solo il pensiero di essere stata così egoista da bambina a volere la festa
tutta per me. Ora, invece col passare degli anni, quando ci penso, penso alla “nostra”
festa perché, in fondo, eravamo sfigate entrambe!! (lei, inoltre, compie gli
anni il 20 dicembre!).
Cachi e Kiwi perché sono i frutti graditi di autunno/inverno del giardino di casa mia, quella padana, anche se questi li ho presi qui in Toscana, dove abito, al mercato da Occhi Belli (ma non c'è storia coi cachi di casa mia.....). Cachi per il papà che è un golosone e gli piacciono le
cose dolci dolci. Kiwi invece per la sister che se li mangia la mattina a
colazione.
E in ultimo, ma non d’importanza…non
poteva mancare l’occupante del lato sinistro del letto, per dirla con Francesca!.E sì perché quando stavo raccontando al marito del nuovo Mtc, di cosa ho elaborato mentalmente e
le dediche etc.....prima che finissi la frase, esclama “e io? Non conto nulla?”
“ma certo che ci sei,
stupidone!!”
Per lui, appassionato di
torte di mele in tutte le sue possibili varianti, da quella più semplice e casalinga, alla
tarte tatin, all’apple pie, allo strudel fino alla Melizia dell’Autogrill..un
cannoncino con un apple curd di mia invenzione che ricorda ironicamente la Melizia e un cannoncino ispirato ad un altro dolce che gli piace molto ma che ci
divide, solo nella forma, non nella sostanza: la sfogliatella napoletana.
Riccia per lui, frolla per me. Quindi tagliamo la testa al toro, la farcia
della sfogliatella la mettiamo in un cannolo. E vissero tutti felici e
contenti!
Vai con la sfoglia. Ho seguito passo passo le dettagliatissime istruzioni di Francesca descritte nel suo bellissimo post. Ho solo ridotto le dosi degli ingredienti a 2/3 delle quantità indicate. E poi ho utilizzato solo mezzo panetto per i cannoli, ottenendone 15. Mezzo panetto l'ho congelato, ci farò un millefoglie, mai fatto prima perché questa è la mia seconda sfoglia; la prima, un po' diversa perché lievitata, è stata quella dei croissants. E anche questa volta come allora, sono stata felicissima di esserci riuscita!
Ingredienti
Sfoglia:
235 g di burro (bavarese il mio)
100 g di farina 00
Pastello
235 g di farina 00
100 g di burro (bavarese il mio)
6 g di sale
6g di malto - facoltativo (io l'ho omesso)
34 g di acqua fredda
40 g di vino bianco freddo (io aceto di mele)
Vai con la sfoglia. Ho seguito passo passo le dettagliatissime istruzioni di Francesca descritte nel suo bellissimo post. Ho solo ridotto le dosi degli ingredienti a 2/3 delle quantità indicate. E poi ho utilizzato solo mezzo panetto per i cannoli, ottenendone 15. Mezzo panetto l'ho congelato, ci farò un millefoglie, mai fatto prima perché questa è la mia seconda sfoglia; la prima, un po' diversa perché lievitata, è stata quella dei croissants. E anche questa volta come allora, sono stata felicissima di esserci riuscita!
Ingredienti
Sfoglia:
235 g di burro (bavarese il mio)
100 g di farina 00
Pastello
235 g di farina 00
100 g di burro (bavarese il mio)
6 g di sale
6g di malto - facoltativo (io l'ho omesso)
34 g di acqua fredda
40 g di vino bianco freddo (io aceto di mele)
Ho utilizzato il burro ancora freddo di frigorifero e l'ho amalgamato con la
farina.
Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Ho dato una forma rettangolare al panetto (fig. 1), l’ho avvolto nella pellicola e l’ho fatto riposare in frigorifero due o tre ore perché nel frattempo sono andata a farmi un bel bagno al mare!! (basterebbe un’ora e mezza come da istruzioni di Francesca ma stare al fresco male non gli fa).
Il composto non va lavorato troppo a lungo, deve essere omogeneo ma il burro deve mantenere una discreta plasticità. Ho dato una forma rettangolare al panetto (fig. 1), l’ho avvolto nella pellicola e l’ho fatto riposare in frigorifero due o tre ore perché nel frattempo sono andata a farmi un bel bagno al mare!! (basterebbe un’ora e mezza come da istruzioni di Francesca ma stare al fresco male non gli fa).
Prima di andare al mare però
ho preparato anche il pastello lavorando a mano sulla spianatoia la farina con
il burro freddo di frigorifero a tocchetti, l’acqua e l’aceto freddi, in cui
avevo sciolto il sale. Ho lavorato poco l’impasto, quanto basta a renderlo
compatto ma ancora un poco grumoso, la pasta si liscerà nei successivi passaggi
al matterello. Conferito la forma rettangolare anche al pastello, avvolto in
pellicola e via in frigo anche lui insieme al panetto.
Tornata dal mare, ho steso
il pastello nello spessore di 1 cm ca e ho appiattito il panetto, posto fra due
fogli di carta da forno (fig. 2), prima con piccoli colpi con il matterello e
infine steso rollando il matterello cercando di ottenere il lato lungo appena
inferiore all’altezza del lato corto del rettangolo di pasta (capito tutto?) .
Ho posizionato il panetto al centro della sfoglia di pastello (fig. 3) e
richiuso i due lembi destro e sinistro verso il centro cercando di farli
combaciare, non sormontare in una piega a 3 (fig. 4). Poi ho steso la sfoglia
col matterello mantenendo il lato corto aperto verso di me, lato chiuso a
destra, e procedendo in verticale con piccole aggiustature in orizzontale (la
sfoglia si deve stendere sempre nello stesso senso). Infine l’ho ripiegata a 4
(fig. 5). Avvolta in pellicola e messa a riposare in frigorifero per circa un’ora
perché sono andata a farmi una passeggiata..
Ma il bello inizia ora, ancora quattro round di pieghe e stesure! Due volte a 3 e due volte a
4 ad intervalli di 30-40 minuti con riposo in frigo della pasta avvolta in
pellicola. Ad ogni round mi segnavo sul foglio della ricetta a che step ero e l’orario. Qualcuno contrassegna direttamente la pasta con l'impronta della punta di uno due tre quattro dita a seconda del numero di round.
Nelle foto degli ultimi giri
a 3 e a 4 si nota come la pasta si sia stesa dopo i vari passaggi.
Una volta eseguiti tutti i giri, la sfoglia sarebbe pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora ma anche tutta una notte, non può che giovare all'impasto. Come suggerito da Francesca, l’ho fatta riposare tutta la notte, anche perchè li avrei voluti cuocere e fotografare di giorno e tra una piega e un bagno e una passeggiata avevo fatto l’ora di cena.
Una volta eseguiti tutti i giri, la sfoglia sarebbe pronta per essere cotta, deve fare solo un ultimo riposo in frigo di minimo un'ora ma anche tutta una notte, non può che giovare all'impasto. Come suggerito da Francesca, l’ho fatta riposare tutta la notte, anche perchè li avrei voluti cuocere e fotografare di giorno e tra una piega e un bagno e una passeggiata avevo fatto l’ora di cena.
La mattina successiva dunque ho tagliato in due il panetto e fotografato la sezione, come da regolamento, per mostrare (più o meno) gli strati che si sono formati.
Una parte l’ho rimessa in
frigo. Una parte l’ho stesa fino a 3 mm ca in un rettangolo lungo ca 28 cm e alto 23
da cui ho ricavato 15 strisce da 1,5 cm di larghezza per tutta la lunghezza e
ho avvolto quindi 15 tubi (9 di metallo a cui ho rimpicciolito il diametro semplicemente con uno schiaccianoci) e 6 fatti da me con carta da forno e
stagnola, di 1,8 cm di diametro e di lunghezza variabile, e ho ottenuto dei cannoncini di 4-5 cm (si vede
che qualcuno lo sormontavo di più, qualcuno di meno, non sono stata molto
precisa). Li ho fatti riposare ancora 30 minuti in frigorifero, poi li ho
spennellati con tuorlo sbattuto con un po’ di latte, spolverati di zucchero a
velo e cotti in forno (nel mio forno) a 180° C per 18 minuti esatti (I know my
oven ;-) i 190-200° prescritti li
avrebbero bruciati in 10 minuti!!)
Li ho sformati senza
difficoltà. Qualcuno, soprattutto sui tubi di metallo, non era stato chiuso bene e in cottura si è aperto nelle
estremità. Ho tagliato l’eccedenza e li ho pareggiati!! Pronti per le farce!
Ed ora le farce…che tour de
force!! Mi pento di non aver diluito la preparazione nei due giorni. Il giorno
in cui ho preparato la sfoglia ho preparato solo il semolino. Le altre cinque,
tutte la stessa mattina in cui ho cotto anche i cannoncini. In cucina dalle h
8.30 alle h 12.00. Dopo pranzo, li ho riempiti, fotografati e assaggiati
trionfante!! Un’altra ora abbondante!! Ma son soddisfazioni! E anche il consorte ringrazia. Per papà e sorella, ho il mezzo panetto in freezer, la prossima volta che torno al paesello glieli preparo come feci per i baci, sempre Mtc naturalmente :-)
Dall'alto in basso: cachi, kiwi, apple curd, crema di semolino, pasticcera alla liquirizia e allo zafferano
Per i cannoncini di papà e
sorella: mousse di cachi e curd di kiwi
Mousse di cachi:
180 g di polpa di cachi
molto maturi, di quelli che si spappolano
60 ml di panna liquida
fresca da montare
1 cucchiaio di zucchero a
velo
½ cucchiaino di xantana in
polvere
Ho frullato la polpa di
cachi con la xantana e lo zucchero a velo. Ho montato la panna ben soda e l’ho
incorporata delicatamente alla polpa di cachi con una spatola e con movimenti
circolari dall’alto verso il basso. Ho messo in frigorifero a rassodare.
Curd di kiwi
150 g di polpa di kiwi
30 ml di succo di limone
15 g di burro
1 tuorlo
1-2 cucchiai di zucchero
semolato
½ cucchiaino di agar agar
Ho frullato la polpa di kiwi
con il limone e l’agar agar. Ho lavorato un poco il tuorlo con un cucchiaio di zucchero,
ho incorporato la polpa di kiwi e ho cotto la crema a bagno maria fino a
raggiungere 87° C. Poi l’ho raffreddata in una boule di acqua e ghiaccio fino a
50° C. Infine ho incorporato il burro ammorbidito fino a completo scioglimento,
ho assaggiato e regolato di zucchero. Ho messo in frigorifero a rassodare
Per i cannoncini della
festeggiata : crema pasticcera alla liquirizia e crema pasticcera allo
zafferano
Per la crema pasticcera alla
liquirizia:
125 ml di latte parzialmente
scremato o intero
1 tuorlo
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di zucchero
semolato
1 cucchiaino di liquirizia
in polvere
Ho lavorato il tuorlo con lo zucchero e la polvere di
liquirizia, unito la farina e iniziato a diluire con il latte freddo. Ho messo
sul fuoco e fatto addensare a fiamma
dolce.
Per la crema pasticcera allo
zafferano:
125 ml di latte parzialmente
scremato o intero
4-5 pistilli di zafferano
1 tuorlo
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di zucchero
semolato
Ho lasciato a macerare i
pistilli di zafferano nel latte tutta la notte in frigorifero. Poi ho filtrato
ed eliminato i pistilli. Ho lavorato il
tuorlo con lo zucchero, unito la farina e iniziato a diluire con il latte
freddo. Ho messo sul fuoco e fatto addensare
a fiamma dolce.
Per i cannoncini dell’occupante
il lato sinistro del letto: Apple curd e
Crema di semolino come una sfogliatella
Per l’apple curd
120 g di polpa di mele golden o renette, peso a crudo, al netto della buccia
50 ml di centrifugato fresco
di mele golden o renette (o succo di mela senza zucchero)
15 g di burro
15 g di uvetta sultanina
1 tuorlo
1 cucchiaio di scorze di
limone non trattato + 1-2 cucchiai di succo
di limone
1-2 cucchiai di zucchero
semolato
½ cucchiaino di agar agar
Ho ammollato l’uvetta in
acqua calda e infine strizzata. Ho cotto la polpa di mela al microonde per 3
minuti con una spruzzata di succo di limone, le scorze e un cucchiaio di
zucchero. Ho tolto le scorze, le ho messe da parte e ho frullato la polpa
cotta.
Ho lavorato un poco il
tuorlo con un cucchiaino di zucchero e l’agar agar, ho incorporato la polpa di mele
e il succo e ho cotto la crema a bagno maria fino a raggiungere 87° C. Poi l’ho
raffreddata in una boule di acqua e ghiaccio fino a 50° C. Infine ho
incorporato il burro ammorbidito e le scorze di limone messe da parte, ho
assaggiato, era sufficientemente dolce, non ho aggiunto altro. Al limite, non sarebbe
stata male un pizzico di cannella (in
ricordo anche dello strudel) ma era talmente buona al naturale che non l’ho voluta
mettere. Anzi, ero titubante se mettere anche le uvette perché era buonissima
da sola. Ma l’uomo della dedica ha voluto le uvette!! Ho amalgamato anche le uvette e messo in frigorifero a rassodare
Per la crema di semolino
come una sfogliatella
250 g d’acqua
50 g di semolino
50 g di ricotta vaccina
freschissima
50 ml di panna liquida fresca
da montare (mia aggiunta)
40-50 g di zucchero a velo
20 g di cedro candito
Scorza di limone grattugiata
1 cucchiaino di estratto di
vaniglia
1-2 cucchiaini di cannella in polvere
Ho portato a bollore l’acqua,
ho versato il semolino e fatto cuocere per 10 ‘. Infine l’ho addolcito con lo
zucchero a velo e speziato con cannella e vaniglia. L’ho fatto raffreddare, ho
unito il cedro a dadini piccolissimi, ho
amalgamato la ricotta e infine la panna
montata ben ferma. Ho messo in frigo a riposare.
Da figlia unica non riesco neanche a immaginare le dinamiche che stai raccontando perché i figli unici sono della serie "piglio sempre tutto". Però mi rendo conto di aver perso, o meglio, non aver avuto, uno stress che adesso a 50 suonati mi manca. Ma quella è ....
RispondiEliminaOvviamente hai fatto le meraviglie che solo,tu riesci a sfornare: fra tutti scelgo la crema al semolino che potevo rischiare di fare perché mi ricorda tanto l'infanzia e l'apple curd...quello lo rifaccio !! Complimenti pestifera e a presto !
Vedi donna, tu hai un problema, non riesci a fare le cose in maniera buona, tu eccelli, sempre. tu non fai una pasta sfoglia buona tu fai una pasta sfoglia meravigliosa, dorata al punto giusto, e non ti limiti a due creme, ne fai sei, con 6 preparazioni diverse ed impeccabili che abbracciano tutte le possibilità del gusto, la freschezza di cachi e kiwi declinata in modi diversi, l'intensità della liquirizia e dello zafferano, la trasformazione di una torta di mele in un cannolo e di una sfogliatela che diventa cannolo! C'è del poetico nella tua cucina, come nelle dediche eleganti che hai fatto.
RispondiEliminaIo sempre più felice di averti conosciuta.
mi ha rubato l'incipit. E' la stessa cosa che penso io. E anzi, considerato che ti conosco da più tempo, ho più ragione. Ergo, hai un problema, Cri :)
EliminaE no, non vale, pigrona! Pur di non scrivere tre post diversi! Io ti manderei fuori gara :-D Per me vince la liquirizia, che mi parla di casa mia. Ma anche sulle mele un pensierino ce lo faccio ;-)
RispondiEliminacaspiterina Cris!! Meravigliosi, la perfezione è nel tuo dna, la ritrovo in ogni cosa che fai. Ammirazione totale.
RispondiEliminaAnche io scelgo la liquirizia, come AnnaLaura qui sopra.
Sei un mito...ma quante ne hai fatte?! Io vorrei tanto provare quella alla liquirizia, che non è un sapore che amo ma secondo me solo perché non gli ho mai dato una possibilità... E a seguire tutte le altre, ovviamente :-D
RispondiEliminaE comunque, io anche adesso non voglio dividere il mio compleanno con nessuno, non sia mai! :-D
E io che mi consideravo "sfigata" perchè il mio compleanno è in piena estate..... :D :D :D
RispondiEliminaIl 27 luglio, chi vuoi che ci sia a Genova. Comunque non c'ero nemmeno io perchè per quell'epoca eravamo in vacanza. Mio padre, che ancora non era in ferie, però ci raggiungeva per far festa e quando...non ha potuto più raggiuncerci :/, però la festa c'era, era con i parenti ed era tutta per me. Anzi, devo dire che poi mia madre mi ha sempre permesso di fare una festa all'anno, con gli amici, durante l'inverno. In questo modo, anche se non festeggiavo il compleanno, recuperavo pienamente il giusto equilibrio ;). I tuoi cannoli, come al solito, sono interessantissimi. I miei...vedremo cosa ne sarà.
Che bei ricordi, la nostra torta del TUO compleanno :-). I cannoncini sono uno spettacolo, grazie per la dedica. Aspetto di "vederli" dal vivo. Baci
RispondiEliminaChe bei ricordi, la nostra torta del TUO compleanno :-). I cannoncini sono uno spettacolo, grazie per la dedica. Aspetto di "vederli" dal vivo. Baci
RispondiEliminaCara la mia nostalgicona.
RispondiEliminaMi viene da ridere pensando a te e a tua sorella: i nostri genitori amavano divertirsi in primavera per farci nascere tutte in inverno e sotto le feste!
Che ti devo dire: dediche meritatissime per dei cannoli che sono spaziali. Non eri tu quella de " a me i dolci non vengono"?
Ti dirò, i tuoi gusti mi piacciono tutti tranne il kiwi per cui non vado pazza. Ma sul primo gusto, il mio preferito in assoluto, ovvero zafferano e liquirizia, avevo pensato anche io di fare una crema allo zafferano e rifinire il bordo del cannolo con polvere di liquirizia. Ma tu sei stata più sottile.
Comunque nel tuo racconto mi ritrovo in tutto, anche sulla preferenza del cannolo: crema vaniglia anche per me, please.
Cannoncini perfetti! Sempre brava, sempre grandissima. Un forte abbraccio.
io son nata il 27 gennaio e mia sorella il 30 :)
Eliminamio marito il 16 dicembre, mio padre il 1 gennaio, mia suocera il 7
E potrei andare avanti per intere genalogie :)
Esagerata!!! SEI...
RispondiEliminaOra che ho un minuto per "fare un giro di giostra" tra i vostri cannoli ho visto che hai usato liquirizia anche tu ma nella crema pasticcera.
Era stato anche un mio pensiero ma temevo non venisse apprezzata dai miei XY quindi ho cercato un'alternativa.
Brava. I tuoi "gusci" sono PERFETTI!
Nora
sono perfetti! e che tripudio di creme, ma la mia preferita è l'apple curd, chissà che profumo! :-D
RispondiEliminaWow! Per essere la signora del pesce, mi sembra che te la cavi benino anche con i dolci! Tutte quelle belle cremine invitano proprio all'assaggio!!! Ho adorato l'occupante del lato sinistro del letto, preoccupato perché gli mancava il dolcino! Troppo tenero!!!
RispondiEliminaCri, cosa diamine posso dirti, che non ti abbia già detto in questi anni di assolute meraviglie? Pure il vocabolario si arrende, di fronte alla tua perfezione. E alla tua costanza. E al tuo migliorare sempre, di volta in volta. Io mi arrendo, guarda :) Ma sono tanto tanto tanto felice di poter contare su di te, nelle varie avventure intraprese sul web. E non solo per l'eccellenza, in cucina. Ma per la persona che sei, che si intravvede in questo post (e in molti altri) e che mi fa sentire fortunata per averti incontrato e onorata per esserti amica. E prometto che non ti faccio rivincere, giurin giuretto :)
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