Siamo già a metà settembre e non ho ancora fatto niente con i fichi!! Rimedio subito.
Ultimamente, grazie a Sara di Pixelicious, ho scoperto un produttore di balsamico e altri condimenti acetosi, De Nigris 1889. Ho acquistato on line alcuni prodotti. Il rosé di Modena è già stato utilizzato nella panzanella in saor, da un’idea della stessa Sara. C’erano tanti altri condimenti originali che mi ispiravano, come l’aceto al mango o al frutto della passione e mi sono pentita di non averli presi…prossima volta!! Per questo primo ordine ho optato per il condimento agrodolce Rosé di Modena appunto e due glasse. Fuori la prima: glassa al balsamico e vaniglia. La prima idea era quella di usarla per un dolce e non è detto che non lo faccia ma poi ha prevalso la voglia di risotto.Un risotto semplicissimo, che sfrutta il matrimonio felice tra le note erbacee piccanti degli erborinati e la dolcezza della frutta ma nella sinfonia entrano in gioco anche le seducenti sfumature della glassa al balsamico e vaniglia che sostengono la dolcezza del fico e aggiungono tenue acidità, e non ultimo la maggiorana essiccata, che esalta l’erborinato.
Ho scoperto il felice connubio erborinato- maggiorana (e nocciole) grazie ad una squisita pizza di Apogeo che mi aveva fatto proprio riconciliare con la maggiorana che fino a quel momento non sopportavo. Da allora ne sono dipendente. Quale migliore occasione per riproporlo.
Il riso è un vialone nano di un'eccellenza italiana Riserva San Massimo, top! Il gorgonzola è del classico novarese Igor , una garanzia
Ingredienti per 2 pesone
170 g di riso vialone nano Riserva San Massimo
80 g di gorgonzola piccante Igor
30g di scalogno
2 cucchiai d’olio evo
20 g di burro
Brodo di verdura leggero
Aceto di mele
Fiori di maggiorana essiccati
Fichi freschi
Glassa all’aceto balsamico e vaniglia De Nigris 1889
Ho fatto appassire lo scalogno tritato finemente in due cucchiaiate d’olio e un goccino d’acqua fino a che si è ammorbidita, ho unito il riso, un pizzichino di fiori di maggiorana essiccati, fatto rosolare bene, sfumato con un’idea di aceto di mele (in mancanza di vino bianco aperto), portato a cottura con brodo di verdura. Spento 3 minuti prima della cottura indicata. Fatto riposare un minuto, mantecato con il gorgonzola tagliato a dadini e il burro. Altro riposino e poi disteso nel piatto, ghirigori con la glassa al balsamico e vaniglia, fettine di fichi freschi e altra spolveratina di fiori essiccati di maggiorana.
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