lunedì 24 novembre 2014

MUFFIN NERO A META'

 
 
Nero a metà è un leggendario disco di Pino Daniele, un grande musicista che amo da sempre, dai suoi esordi, quando lo vidi, per la prima volta, esibirsi in un campo da calcio in un paese della periferia milanese, era il 1980, anno di uscita proprio di questo disco.
 
Ho già dichiarato sulle pagine di questo blog la mia smisurata passione per Pino, vedi SWEET DAISY per Siena&tStars : provo per Pino Daniele e per la sua musica quasi una venerazione. Potrebbe fare da  colonna sonora della mia vita. Non c'è un suo pezzo che non mi ricordi un episodio vissuto, sia esso gioioso o doloroso. L'ho ammirato e ascoltato  in concerto quattro o cinque volte, sin dagli esordi, quando, giovane e poco conosciuto, un po' freak e con una montagna di capelli ricci e gonfi,  si esibiva nei campi sportivi delle periferie italiane fino al suo "imborghesimento" musicale e stilistico che lo vide abbandonare gli stadi per entrare nei teatri e poi riuscire a riempire ancora i grandi spazi,  a volte è scivolato un po' nel commerciale ma con l'anima sempre rivolta a  Sud, al  Sud del mondo ma fortemente legata alla sua Terra. Ha fatto rivivere la musica napoletana antica con le sue sonorità arabeggianti, dai madrigali alle canzoni popolari,   l'ha condita con sfumature etniche, dall'Africa all'America Latina, ha spaziato dal blues al rock al jazz, collaborando e duettanto con musicisti straordinari, con quella voce un po' stridula, unica, inimitabile che mi emoziona sempre.
 
Pino Daniele è "nero a metà", la sua anima è per metà mediterranea e per metà black, come l'uomo di quel sud emarginato che si sente  nero a metà e come la sua musica che spazia appunto dai madrigali rinascimentali partenopei alla musica popolare, alle sonorità africane e latino-americane, al blues, jazz, rock ma soprattutto blues, cioè nera. 
 
Nero a metà è anche il titolo del tour che, dopo il grande successo del concerto-evento dello scorso 1° settembre all’Arena di Verona, toccherà 6 tappe italiane fra cui Napoli. In questi nuovi appuntamenti, che vedranno la partecipazione di un ospite speciale per ogni concerto, PINO DANIELE sarà accompagnato dalla band originale del 1980, composta da James Senese (sax), Gigi De Rienzo (basso), Agostino Marangolo (batteria), Ernesto Vitolo (piano), Rosario Jermano (percussioni), mentre l’Acoustic Set vedrà sul palco Rino Zurzolo (contrabbasso), Elisabetta Serio (piano) e la partecipazione di Tullio De Piscopo. Eravamo molto tentati di andare all'eccezionale concerto all'arena di Verona ma con tutto l'amore che proviamo per Pino, non ce la sentiamo più di partecipare a questi mega raduni di folla...sigh...
 
Ci sono molti pezzi di Pino che racchiudono ed esprimono la sua anima nera a metà, soprattutto agli esordi, vedi Nun me scuccià, un blues tiratissimo, Yes I know my way, pieno di ritmo,  o il più recente scatenato Boogie boogie man ma forse la canzone che più rappresenta la sua anima nera a metà e lo esprime anche a parole, è A ME ME PIACE O BLUES, contenuto proprio nello storico album dell'80.
 
Per chi vuole provare a fare anche il karaoke, qui c'è un video col testo, nella versione originaria dell'album: http://www.youtube.com/watch?v=Khx6YYxDrHk
 
A me me piace 'o blues e tutt'e journe aggio cantà'
pecchè so stato zitto e mo è 'o mumento 'e me sfucà'
sono volgare e so che nella vita suonerò
pe chi tene 'e complessi e nun 'e vò
A me me piace 'o zucchero ca scenne dinto 'o cafè
e cu 'na presa d'annice ma chi è meglio 'e me
tengo 'a cazzimma e faccio tutto quello che mi va
pecchè so blues e nun voglio cagnà'
Ma po nce resta 'o mare
e 'a pacienza 'e suppurtà'
'a gente ca cammina
miezo 'a via pe sbraità'
i' vengo appriesso a te
pecchè so nato ccà
sai che so niro
ma nun te pozzo lassà'.
A me me piace chi da 'nfaccia senza 'e se fermà'
chi è tuosto e po s'arape pecchè sape c'adda dà'
aiza 'o vraccio 'e cchiù pe nun te fa 'mbruglià'
e dalle 'nfaccia senza te fermà'
A me me piace 'o blues e tutt'e juorne aggio cantà'
pecchè m'abbrucia 'o fronte 'e 'na manera aggio sfugà'
sono volgare e so che nella vita suonerò
so blues astregne i diente e sono mo
Ma po nce resta 'o mare
e 'a pacienza 'e suppurtà'
'a gente ca cammina
miezo 'a via pe sbraità'
i' vengo appriesso a te
pecchè so nato ccà
sai che so niro
ma nun te pozzo lassà'.
E sona mo, sona mo, sona mo…
 
Il mio muffin nero a metà per l'MTC n. 43, lanciato da  Francesca Carloni di Burro&Zucchero,  si ispira a questa musica, alle sue parole e al concetto di nero a metà, di sud. Sud e nero=liquirizia di Calabria a cui ho abbinato dei limoni di Sorrento, granella di mandorle di Sicilia e il cioccolato bianco? beh...se è nero a metà, significa che un po' di bianco ci dev'essere no? E alla fine poi il muffin è davvero nero a metà perché non è proprio nero, è risultato marrone!!
 
PS: anche a Poverimabelliebuoni si è accesa una lampadina per un muffin nero a metà versione ittica....
 
 
Ingredienti per 6 mini muffins* + 3 medi (metà dosi della ricetta di Francy)
 
150 g farina 00
4 g lievito istantaneo in polvere
un pizzico di bicarbonato
80 g yogurt bianco naturale
50 g di zucchero di canna
35 g burro
1 uovo
1 cucchiaio di liquirizia in polvere
1 limone di Sorrento o a buccia spessa, non trattato
acqua e zucchero semolato qb
30 g cioccolato bianco
1 cucchiaio di panna liquida fresca
granella di mandorle qb
 
* a dire la verità volevo fare dei mini muffin o puffi come li chiama mio marito, usando i pirottini piccoli da piccola pasticceria (tartufini), solo che non avevo una teglia con i buchi piccoli, li ho posizionati nella stessa che ho usato per gli altri, di misura media, quindi in cottura si sono un po' allargati prendendo questa forma a fungo e alla fine non sono né mini né medi, mini muffin a metà praticamente!
 
Innanzitutto, anche il giorno prima, anzi meglio, prepariamo il limone candito. Sbucciamo il limone, tagliamo a strisce di 1-2 cm, eliminiamo metà strato di bianco sotto la buccia. Sbollentiamo le bucce per tre volte in acqua e cambiamo l'acqua ogni volta. Infine rimettiamo al fuoco e facciamo candire in uno sciroppo di acqua e zucchero 1:1, in uno strato che copra sufficientemente le bucce. Quando lo sciroppo inizia a schiumare e a restringere, togliamo dal fuoco, non devono caramellare. Appoggiamo le bucce su un piattino, lasciamo raffreddare e asciugare per qualche ora, poi copriamo con pellicola e poniamo in frigorifero. Dopo un giorno di riposo, tagliamole a dadini piccoli e spolverizziamole con altro zucchero.
 
Per il muffin: miscelare gli ingredienti secchi come da istruzioni di Francy. Unire i dadini di limone candito.  Lavorare il burro a crema con lo zucchero, unire l'uovo mescolando e lo yogurt in cui si è sciolta la polvere di liquirizia*. Unire gli ingredienti liquidi a quelli secchi, mescolare brevemente, riempire i pirottini e passare in forno pre-riscaldato a 190° C, abbassare a 180°C e cuocere per 20' ca. (se sono proprio mini, anche meno)
 
*La polvere di liquirizia si può indifferentemente mescolare alla farina e alle altre polveri o stemperare nello yogurt, in questo caso ci si può regolare meglio sul gusto perché si può assaggiare lo yogurt, la farina è più difficile. Io ho assaggiato l'impasto finale a crudo, anche se è una porcata da non fare.
 
Sciogliere a bagnomaria il cioccolato con un cucchiaio di panna liquida; tostare la granella di mandorle in una padellina antiaderente. Togliere i muffin dal forno, spennellare la superficie con il cioccolato fuso e cospargere con la granella.
 
 
Il muffin "a metà"
 
 
Con questi muffins partecipo all'MTC N. 43
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

9 commenti:

  1. Il blues è un richiamo incontrastabile per me che vorrei la pelle nera! Ma anche noi italiani quest'anima nera un po ce l'abbiamo. Pino insegna. E ispira anche. I muffins sono perfetti. Neri a metà ma golosi a tutto tondo.
    Anch'io volevo fare i minimuffins. Ho trovato la teglia all'Ipercoop ma sul momento non l'ho presa. Ovviamente quando poi son tornata a cercarla non l'avevano più. Un classico.
    Sai che io non resisto a non leccare la ciotola dell'impasto crudo delle torte? So che non fa tanto bene ma è troppo buono. La leccapentole di casa sono io! E pensare che poi sgrido mio figlio quando lo fa. ;-) ciao e buona settimana.

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    1. grazie Manuela! anch'io trovo l'impasto crudo delle torte irresistibile anche se poi ti fa venire il mal di pancia :-)

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  2. Ma tu vedi se doveva arrivare una lombarda a fare il muffin "terrone"! :-D Io, con la liquirizia di Amarelli ci son cresciuta, perché la producono nel paese di origine della famiglia di mia madre. Quindi, non posso non adorare questi muffin!

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  3. Belli e buoni questi muffin!!!Complimenti

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  4. anche io lo adoro...da sempre!! non capisco perchè non sia venuto in mente a che a me!!! mi flagellerò per questo...
    il muffin lo ricorda bene...la anima black soul/liquirizia e la sua fresca e solare napoletanità/limone...bello e buono e sicuramewnte nero a metà!

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  5. Nero a metà ma bello TUTTO! Mi intriga il contrasto tra liquirizia e limone.
    Mi sa che ci provo e li rifaccio...... e ad Arc piaceranno sicuramente!
    Bravissima, come sempre un passo avanti a tutti!
    Nora

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  6. li rifarò mi piacciono molto, ho della liquirizia liquida ci provo e poi ti dico, complimenti cara

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  7. Pino Daniele.. che mito. La sua voce ha un timbro inconfondibile e molto particolare, che ti entra dentro e ti emoziona anche se cantasse la Bella Lavanderina.
    Adoro questo genere di musica, il blues, il jazz, le sonorità intense e calde.
    Pino è un grande che ha saputo reinventarsi continuamente, senza perdersi fra logiche commerciali ma seguendo il suo istinto, il suo grande talento e la sua incredibile voce.
    Muffins molto ispirati i tuoi! Liquirizia per shockare, il limone candito in onore della meravigliosa terra di Pino che regala un contrasto sia visivo che di gusto molto bello, e quel topping candido di mandorle e cioccolata bianca.. wow! Complimenti Cristina!!!! sei sempre tu.. :-)

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  8. Mai mi sarei aspettata questa passione per Pino Daniele da te!!!
    Da partenopea, adoro Pino Daniele ma fino ad un certo punto cioé ho il vuoto degli ultimi 5 o 6 anni in cui l'ho abbandonato. Ma conosco a memoria tutte le vecchie canzoni e nero a metá é sicuramente uno degli album che preferisco. Questi muffins lo rappresentano alla grande!

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