Risotto dolce? perché no? Come ho scritto nel precedente post, ispirato ad un dolce iconico della cucina italiana per il solito IL CLAN DEL RISOTTO DEL VENERDI'...
Io ho scelto vie facili, riconducibili ai dolci al cucchiaio, vedi il risotto bianco mangiare e poi la zuppa inglese. Mi stuzzicava anche il castagnaccio, avevo anche delle castagne in freezer avanzate dal risotto alle castagne e aringhe ma tutto non si può. Ci hanno pensato due membri del clan che hanno fornito due interpretazioni diverse ma divertenti.
Per il mio risotto- zuppa inglese, niente di più semplice e facile : ho usato un arborio del Delta del Po, anche se sarebbe stato più adatto un originario ma sono piena di risi e ho sfruttato quello che avevo.
Praticamente ho fatto due riso-latte, uno alla vaniglia e uno al cioccolato. Una parte di riso cotto nel latte di riso, profumato alla vaniglia e scorza di limone con tuorlo lavorato con zucchero di canna come per fare una crema inglese ma messo a metà cottura, una parte sempre nel latte di riso con cacao e cioccolato al 70%. Mantecati entrambi con una noce di burro. Serviti a cucchiaiate alternate, nella scodella con pezzettini di pan di spagna bagnato in un finto alchermes di mia invenzione in mancanza di quello vero : succo fresco di melagrane, raccolte personalmente, e un ratafià alle ciliegie, eppure funziona!! Ho cosparso il tutto con delle grue di cacao.
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