venerdì 10 febbraio 2012

PIZZA E CHAMPAGNE? PERCHE' NO

Pizza e champagne, rustico e chic, povero e ricco ma sì!!!
Ma anche bollicine italiane, dal prosecco al miglior Franciacorta o spumante  trentino.
Ho accompagnato spesso la pizza con lo spumante, lo preferisco alla classica birra. L'acidità e l'effervescenza sgrassano e quindi compensano l'untuosità dovuta alla mozzarella o formaggi vari e all'olio, assecondano la delicata acidità del pomodoro e se sulla pizza c'è qualche ingrediente sapido come le acciughe, prosciutto o salame, allora meglio scegliere spumanti morbidi, sicuramente non eccessivamente strutturati,  anche un semplice prosecco è l'ideale su pizze semplici.
Qualcuno potrebbe considerare un delitto sciupare uno champagne su una pizza, non sono d'accordo primo perchè uno fa come gli pare, secondo perchè trovo che sia un connubio valido non solo da un punto di vista gustativo ma anche da un punto di vista economico.
Sono d'accordo infatti  sulla simpatica ed intelligente iniziativa che mi ha fatto scaturire queste considerazioni.
Ieri sera ero alla Locanda Vigna Ilaria, di Lucca di cui ho scritto abbondantemente a proposito della fantastica Cena dei numeri 1
Alla Locanda hanno ripristinato il forno a legna e deciso di promuovere la nuova attività pizzaiola proponendo serate PIZZA E CHAMPAGNE dove si sfornano diversi tipi di pizze a go go abbinati ad un calice di  champagne  ad un prezzo giustissimo: pizza no limit, dessert, 1 calice di champagne, acqua e caffè € 25, un affare!! E non solo, per l'occasione, per chi non si accontenta di un calice  tutti gli spumanti e champagne in carta vengono offerti con sconti dal 20 al 40%. Un'opportunità quindi per bere vini importanti a prezzi  interessanti e comunque  compensati dal basso costo della pizza.

L'ambiente è caldo e informale, l'Oste Andrea Maggi, cordiale, simpatico,  energico, entusiasta del suo lavoro, gira fra i tavoli salutando e scherzando con gli amici e raccontando e spiegando ogni singolo ingrediente ai nuovi avventori che ancora non conoscono la sua filosofia di cucina fatta di materie prime sceltissime!
Le pizze escono in continuazione, vengono divise a spicchi ed Elena,  la dolce compagna di Andrea,  li distribuisce fra i commensali che si divertono a commentare e a socializzare decretando qual'è la migliore assaggiata e facendo pure qualche bis! Si parte con un importante test, una semplice Margherita che si dimostra impeccabile e poi si prosegue con una golosissima Mozzarella e Guanciale, Tonno e cipolle (buona ma non fra le mie favorite), ai Würstel, alla carbonara, incredibile, insospettabile bontà!ai formaggi e  il pane arabo.....annaffiati al nostro tavolo da uno strepitoso  blanc de noir di Bouzy, George Vesselle grand cru scelto da Andrea per noi (l'unica pizza su cui non era l'ideale era quella ai formaggi per via della presenza di qualche erborinato e formaggi un po' piccantini, ma si sa un vino non può coprire tutte le portate, la pizza era buona buona buona....) 

Le pizze, come tutti i piatti preparati nel ristorante, sono realizzate con ingredienti che hanno una vera carta d'identità, farine biologiche speciali del Mulino Sobrino di La Morra, Cuneo (che conosco e compro in un panificio della mia zona che le utilizza per la propria produzione), le mitiche insalatine della Lia, le uova, il guanciale e il prosciutto cotto e persino i würstel del noto  Paolo Parisi, i formaggi del caseificio Naturalmente Lunigiana, l'olio DOP delle colline Lucchesi

A proposito di questo straordinario prosciutto cotto, me ne aveva elencato le qualità un amico giornalista e non ero ancora riuscita ad assaggiarlo. Ieri sera era utilizzato per farcire il pane arabo, squisito, però io il cotto lo volevo assaggiare crudo cioè al naturale non dentro alla pizza e cotto-cotto!
Andrea mi accontenta e mi porta un piattino di prosciutto da assaggiare. Avendo già ingurgitato una discreta quantità di colesterolo, mi trattengo e scarto il grasso, il prosciutto conferma la sua fama, non contiene addensanti o compattanti o tutte le porcherie che mettono in quelli industriali. Insomma un signor prosciutto. Andrea: "ma come? e scarti il grassino? ma è il suo buono, lo dovevi mangiare insieme, provalo, sentirai che roba". E come si fa a resistere.....insomma mi sono pentita di non averlo provato insieme alla parte rosa ma non ho osato chiedere altro prosciutto! E i vicini ridevano guardandoci, perchè ovviamente anche mio  marito non si è tirato indietro. Avevano notato la scena sin dall'inizio e senza tanti preamboli dimostravano grande interesse nei confronti del grassino scartato. "Prego, se non vi formalizzate, è tutto vostro" e gli allungo il piattino e loro se lo pigliano tutti contenti e poi abbiamo iniziato a ciacolare e a commentare in un'atmosfera veramente molto piacevole, speciale direi come ogni serata a Vigna Ilaria.

E bravo Andrea! Pure Pizzaiolo!!

Purtroppo questa è l'unica foto che ho, fatta col blackberry in condizioni di luce minime ma mi piace anche così un po' fumosa.....




1 commento:

  1. fantastico abbinamento! alla prossima pizza farò così anch'io, altro che birra...! bravissimi, non vi siete fatti mancare proprio nulla :)))

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